Finisce l’anno breve: il pallone è quasi sgonfio. Il 2021 non sarà più semplice: i buoni propositi della Serie C

28.12.2020 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Finisce l’anno breve: il pallone è quasi sgonfio. Il 2021 non sarà più semplice: i buoni propositi della Serie C
TMW/TuttoC.com

Eric Hobsbawm definì il Novecento come il Secolo breve. I principali avvenimenti del secolo, del resto, erano avvenuti tra il 1914 e il 1991. Così il 2020 può definirsi come l’anno breve: volenti o nolenti, tutto quello che è accaduto prima della pandemia ha perso di significato, ci sembra lontanissimo dalla nostra attualità, e il mondo è in effetti cambiato. Sarà deformazione professionale, ma il primo ricordo di quest’anno breve è legato a una partita di calcio, di Serie C per la precisione: quando il 21 febbraio è stata rinviata Piacenza-Sambenedettese, è diventato chiaro che stavamo vivendo qualcosa di diverso. Di inedito e di preoccupante. Nessuno forse immaginava così tragico, ma il fatto che sia una gara non giocata, la prima di molte poi rinviate, a ricordare l’inizio della pandemia dà anche il segno di quanto il pallone conti nelle vite di molti di noi. Un po’ come Hornby che legava al calcio tutti i principali eventi della sua vita. Sarebbe bene che se ne ricordi chi fa finta che sia solo un gioco. Ma lasciamo correre.

L’anno breve finisce tra pochi giorni. Tempo di tracciare bilanci? Più che altro di guardare allo stato dell’arte. Inutile stare a ricordare quanto sia stato complicato e lo sia ancora, lo vivete ogni giorno sulla vostra pelle. Il calcio ci arriva in debito di ossigeno, soprattutto quello di Serie C. La Lega Pro, a cui va dato atto di aver compreso prima e meglio di tanti altri quali fossero i rischi, annaspa aspettando i sempre promessi e mai veramente arrivati aiuti dal governo. Storia vecchia, perché tornarci? Perché siamo a tanto così dal default, e qui si gironzola ancora attorno alla questione. Forse è il tempo di misure e azioni eclatanti, perché il 2021 sarà ancora più difficile e pesante per le società, almeno sotto il profilo economico.


Quali sono i buoni propositi della Serie C per il nuovo anno? Intanto, eleggere il proprio nuovo presidente: chiunque sia, avrà tantissimo da lavorare. C’è da mettere mano a una riforma vera del settore: finora tante promesse e tante proposte, poco di concreto. E non parlo della C, ma di tutto il sistema, perché è quella l’unica via: mai visto un palazzo che venga rifatto soltanto nei suoi piani bassi. Le prossime elezioni saranno un’occasione per discuterne seriamente, al di là di qualche idea bislacca maturata negli ultimi mesi: così non si va avanti, e non ci si andava granché bene già prima del Covid. Poi, visto che si parlava di soldi, c’è da bussare seriamente alla porta della Serie A, quasi presa per la gola da CVC ma che comunque intascherà non pochi denari di qui a breve. Senza rumore, senza chiedere la carità, ma è sempre lo stesso discorso: il sistema va bene se tutti stanno bene. Continuiamo: adottare ulteriori misure per prevenire situazioni al limite o anche oltre. Trapani e anche Livorno insegnano che le regole attuali sono un discreto antidoto ma non ancora perfetto. E in altre zone d’Italia ci sono personaggi che in questo 2020 hanno fatto il balletto da una società all’altra, senza arte né parte: i famosi requisiti di onorabilità sembrano ancora troppo vaghi. Guardiamo poi al solo orticello della C: tra i buoni propositi del 2021 deve esserci quello di far giocare i giovani perché bravi e non soltanto perché giovani. Più facile a dirsi che a farsi, lo so, ma sarebbe un traguardo importante. E per cortesia, far vedere le partite ai tifosi che non possono andare allo stadio: è stato un anno disastroso anche per questo. Se poi fossero arbitrate da direttori di gara un po’ meno scarsi di quelli che abbiamo visto negli ultimi mesi, tanto di guadagnato. Insomma, c’è tanto da fare. Il che non vuol dire che tanto non sia stato fatto: in un anno da incubo, la Lega Pro è stata tra le leghe che ha meglio navigato in un mare a dir poco agitato (credo solo la B abbia fatto meglio, su Lega A e LND meglio sorvolare). Visto che un nuovo anno inizia, e ne finisce uno da dimenticare per tutto il mondo, meglio concentrarsi sul futuro. Presenta tante sfide, e l’augurio è di vincerle tutte.