IL CALCIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: MEGLIO FERMARE TUTTO? PER LA STUPIDITÀ INVECE NON C’È CURA

24.02.2020 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
IL CALCIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: MEGLIO FERMARE TUTTO? PER LA STUPIDITÀ INVECE NON C’È CURA
TMW/TuttoC.com

Nei giorni in cui tutti si rivelano epidemiologi ed esperti di sicurezza cercheremo di evitare lo stesso errore. E vi consigliamo di tenervi aggiornati su altre fonti per tutte le ultime notizie, senza farvi prendere dal panico. Di coronavirus ne dobbiamo parlare per ovvie ragioni, perché l’allerta a livello nazionale, come sapete, ha coinvolto anche il calcio e anche la Serie C. Come premesso, lasciamo agli esperti le considerazioni sulle misure più opportune, ci limitiamo a qualche domanda sul lato sportivo. Cosa succederà nella prossima giornata? Senza alcuna pretesa di capirne più delle autorità preposte, un conto è l’emergenza dovuta a un’escalation più o meno rapida. Ma a questo punto, se il rischio è considerato troppo alto (e dubitiamo si trovi una soluzione entro il prossimo weekend), sarebbe preferibile fermare l’intero campionato anziché farlo giocare con 4-5-6-10 gare a giornata in meno, andando in modo inevitabile a falsarlo. L'alternativa delle porte chiuse? Serve un supporto del governo, soprattutto nelle serie minori, perché i mancati introiti avrebbero un effetto devastante sulla casse dei club. Aspettiamo il consiglio federale di oggi. Per quanto, per carità, non sia certo “colpa” delle nostre istituzioni, politiche e sportive, non facciamoci rovinare anche il gioco più bello del mondo.

Contro il coronavirus, prima o poi, una cura si troverà. Ci sono malattie ben peggiori, purtroppo. Come la stupidità umana, o in qualsiasi modo si voglia chiamare ciò che porta degli pseudo tifosi ad assaltarne altri incontrati per caso, per strada, senza neanche giocarci contro in questa giornata. È quello che è successo in Puglia. È su questo che possiamo chiedere alle autorità, in primis sportive, di intervenire con decisione, individuando e punendo i responsabili. Per una volta niente noi impersonale: da barese, mi vergogno di essere accostato a chi si rende protagonista di certe vicende. E se non li battiamo usando il pugno duro non li batterei mai.

Il campo, infine. Difficile da commentare, l’unico girone normale è quello del sud. Dove i punti tra Reggina e Bari diventano sempre più pesanti. I biancorossi inciampano ancora fuori casa: la sensazione è che la volata a due stia per sfumare del tutto, lasciando il posto a una cavalcata in solitaria. Dalle altre parti: il Vicenza risponde come meglio non potrebbe ai nostri dubbi sul braccino, il Monza non vince da tre partite e qualche timore ce l’avrà pure ma la squadra di Brocchi è troppo avanti rispetto alla concorrenza, può permettersi di rifiatare. Noi aspettiamo la prossima giornata, quando ci sarà.