Il fatto della settimana - Scatta l'ora dei verdetti: welcome Back Reggiana! E la D riaccoglie l'Aquila Montevarchi

16.04.2023 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Scatta l'ora dei verdetti: welcome Back Reggiana! E la D riaccoglie l'Aquila Montevarchi
TMW/TuttoC.com

Correva il 12 marzo, la Virtus Entella era reduce - 24 ore prima - dal blitz in casa della Reggiana. La classifica recitava granata a quota 68, biancocelesti a quota 65. Il presidente Antonio Gozzi cavalcava l'entusiasmo riaccesosi nell'ambiente con queste parole: "Ricordo a tutti che la vittoria [di Reggio Emilia, ndr] in realtà vale quattro punti, non tre, perché essendo davanti alla Reggiana negli scontri diretti a noi basta fare tre punti e siamo in Serie B". 

Tre settimane dopo quella profezia sembrava concretizzarsi: i liguri vincevano infatti contro il Pontedera, mentre gli emiliani pareggiavano in casa contro la Recanatese e il sorpasso in classifica era servito, proprio grazie ai 74 punti condivisi e agli scontri diretti a favore dell'undici di Volpe.

Cinque settimane dopo è invece la Reggiana - con una giornata di anticipo - a festeggiare il ritorno in cadetteria dopo due sole stagioni in Serie C, giocate entrambe ai massimi livelli (ricordiamo che l'anno scorso è stato un testa a testa fino all'ultima giornata con il Modena, poi ai playoff gli uomini di Diana hanno dovuto soccombere alla Feralpisalò) e grazie al 2-1 in casa dell'Olbia e il contemporaneo 1-1 della Virtus Entella in casa contro la Recanatese (piccola postilla: i liguri dal sogno B sono pure scivolati al terzo posto, visto che i 76 punti conquistati si equivalgono con il Cesena, che però vanta un pesante 4-0 ai danni dei biancocelesti). 

Celebrare il capolavoro granata è celebrare - oltre a tutta la società, ai giocatori e allo staff - mister Aimo Diana che in due anni ha raccolto la bellezza di 166 punti (che potrebbero diventare 169 all'ultima giornata, contro l'Imolese), frutto di 49 vittorie, 19 pareggi, 7 sconfitte (solo 2 la scorsa stagione). Giusto che al fischio finale abbia voluto autoincensarsi con una dedica a sé stesso: essere rimasto ha significato coraggio ma soprattuto veder portare a compimento ciò che era cominciato 24 mesi fa.

Il rovescio della medaglia di questa giornata di festa è quanto accaduto, invece, all'Aquila Montevarchi: anch'essa dopo due stagioni saluta la Serie C, ma per sprofondare nuovamente tra i dilettanti. I toscani non riescono a ripetere la bella salvezza della scorsa stagione (quando si piazzarono dodicesimi, ad un passo addirittura dai playoff, solo alla classifica avulsa dovettero infatti arrendersi) e ad una giornata dal termine la Serie D è nuovamente realtà a causa - di fatto - dell'1-2 patito ad opera dell'Alessandria (6 i punti di distacco dall'Imolese penultima), ma sicuramente più prosaicamente di una stagione maledetta, tra i problemi di salute di mister Malotti (dimessosi ad inizio dicembre dopo il ko interno nel derby col Pontedera), l'avvento di Banchini, la conferenza di fine febbraio per ribadire la fiducia in lui e nel suo staff e il suo esonero ad inizio aprile ed infine la promozione di Coppi. La società - nella persona di Andrea Romei, vicepresidente e amministratore delegato - a fine febbraio aveva, però, avvertito: "Se in 120 anni abbiamo fatto solo 15 anni di professionismo è perché è una categoria difficile: non voglio dire che retrocederemo quest'anno o l'anno prossimo, ma se le risorse restano queste non può essere sempre un miracolo". E il miracolo non è arrivato...