IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - FELICE EVACUO, BOMBER SENZA ETA'

24.02.2019 00:00 di  Marco Pieracci   vedi letture
Felice Evacuo
TMW/TuttoC.com
Felice Evacuo
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

36 anni (saranno 37 ad agosto) e non sentirli. Il tempo passa inesorabile ma Felice Evacuo continua a segnare con la regolarità che ha contraddistinto tutta la sua prolifica carriera vissuta perlopiù sui campi di Serie C. Lunedì sera il centravanti del Trapani è entrato nella storia del calcio italiano. Grazie al calcio di rigore, da lui stesso procurato e trasformato nel posticipo sul campo del Rieti, ha raggiunto infatti quota 163 reti nella terza serie nazionale, eguagliando il record stabilito nel 2009 da Gianni Califano, che ai microfoni di TuttoC.com ha fatto sfoggio di signorilità: "I record sono fatti per essere battuti. Inoltre questa caccia al record permette di rimarcare il fatto che l'ho detenuto io: è stato un orgoglio averlo fatto per un decennio, ora sono contento per Felice. E anche per me, visto che è un orgoglio esser stato raggiunto da un giocatore così importante che ha segnato tanto anche in B. Senza quelle stagioni in cadetteria, sarebbe arrivato già anni fa a quota 163". 

Quella Serie B nella quale Evacuo punta a tornare, prima di appendere le scarpette al chiodo. "E' stato un regalo dei compagni, sono venuti col pallone per farmelo calciare. E' stata una bella responsabilità ma l'ho colta volentieri. Ho raggiunto un record che inseguivo da tanto tempo: è stato il momento propizio". Così il bomber originario di Pompei ha commentato un primato al momento condiviso, ma destinato a diventare ben presto solitario perchè il bomber campano non ha alcuna intenzione di fermarsi e vuole trascinare la formazione granata verso la promozione, a suon di reti. Se raggiungesse i dieci centri a fine campionato (ora è a 6) questo sarebbe il suo decimo campionato di Serie C in doppia cifra e nelle ultime tredici stagioni soltanto due volte è rimasto sotto le dieci marcature. Numeri impresssionanti, che parlano da soli. Un cammino iniziato quasi 20 anni fa con la maglia della Turris e che lo ha visto vestire la bellezza di quattordici maglie (compresa quella della Lazio per due volte in Serie A) con un solo comune denominatore: il gol.