IL TRAPANI IN B CHIUDE LA STAGIONE E SI SALVA.TANTI MERITI SUL CAMPO E MOLTI PROBLEMI FUORI. IL FUTURO? FRA UNA SETTIMANA LA DEADLINE PER LE ISCRIZIONI E I PROBLEMI NON MANCANO

17.06.2019 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
IL TRAPANI IN B CHIUDE LA STAGIONE E SI SALVA.TANTI MERITI SUL CAMPO E MOLTI PROBLEMI FUORI. IL FUTURO? FRA UNA SETTIMANA LA DEADLINE PER LE ISCRIZIONI E I PROBLEMI NON MANCANO

Si è chiusa con la promozione del Trapani in Serie B la stagione 2019/2020 di Lega Pro. Una promozione difficile, ma meritata per la formazione di Vincenzo Italiano. Difficile perché la società siciliana oltre alle problematiche di campo ha dovuto affrontare anche quelle societarie, che dopo mesi claudicanti sono sfociate nel comunicato della scorsa settimana a firma della squadra che ha portato alla luce il mancato pagamento degli stipendi da parte della proprietà.

Un copione, questo, tristemente noto a chi segue il mondo della Lega Pro. Pro Piacenza, poi Matera, Lucchese, Cuneo e, infine, Trapani. Con una differenza: il salto di categoria. Probabile, infatti, che il Trapani riesca a risollevarsi dalla situazione attuale grazie proprio alla Serie B e al conseguente cambio di orizzonti economici. La cadetteria, a differenza della Serie C, porta con se più sponsor, più mutualità e più diritti tv, tutte cose che incidono in maniera decisa sul bilancio di un club, così come sull'appetibilità della stessa società nei confronti degli investitori come Giorgio Heller, azionista di maggioranza della compagine granata da ieri.

La promozione del Trapani, però, come detto è stata anche ampiamente meritata. Sia per il lavoro di Raffaele Rubino, ds che ha costruito la squadra salvo andarsene sul finire della stagione, che per quello del tecnico Vincenzo Italiano, corteggiatissimo da alcuni club di Serie B, ma anche per quanto fatto dal collettivo. Dalla squadra. L'unica in stagione regolare a tenere testa per quasi tutto l'anno alla cavalcata della Juve Stabia, nonostante gli infortuni che hanno bloccato alcuni elementi importanti. L'unica a valorizzare sia il talento di giocatori ancora in cerca di consacrazione come Mbala Nzola, sia l'esperienza e le qualità di senatori come Felice Evacuo. Tutto questo ha regalato al Trapani la B. Di nuovo. Due anni dopo. Bravi.

<b>IL FUTURO -</b> Se il 2018/2019 è ufficialmente diventato il passato, il presente si chiama 2019/2020 e c'è già molto di cui parlare. Fra sette giorni esatti le 60 squadre aventi diritto a partecipare al prossimo campionato di Lega Pro dovranno presentare la loro domanda d'iscrizione. Corredata di documenti, fidejussione e della disponibilità di un impianto a norma per la disputa delle gare. Tutte cose che sembrano normali, quasi banali, ma che in Serie C non lo sono. Ecco allora che a sette giorni dalla deadline per il via al nuovo campionato ci troviamo già a dover affrontare molteplici situazioni tutt'altro che semplici. Da Siracusa e Arzachena le cui proprietà hanno annunciato di non essere più in grado di affrontare l'impegno di un campionato professionistico, passando per l'Imolese che, nonostante una società solida e dei risultati sportivi tutt'altro che deficitari, rischia di non potersi iscriversi per le problematiche legate allo stadio 'Galli', fino alla Viterbese che rischia di salutare il professionismo per la volontà di chiudere col mondo del calcio di Piero Camilli. Imprenditore vulcanico, a volte sopra le righe, ma del quale un po' tutti sentiremmo la mancanza se davvero decidesse di salutare questo mondo. Tutte situazioni diverse, ma che rischiano di far iniziare subito col piede sbagliato la nuova stagione. In barba ai proclami e agli intenti.

Fortunatamente, però, c'è anche qualcosa di cui rallegrarsi. Come la nuova proprietà del Teramo (benvenuto e in bocca al lupo al dottor Iachini) e l'iscrizione già definita della Sicula Leonzio. Zero proclami ma tanta voglia di fare. Due aspetti che piacciono tanto a tutti. Pure a noi.