Lega Pro, segnali di speranza: tra progetti internazionali e un campionato che prosegue. Spadafora tuteli il calcio: dalla A ai Dilettanti

19.12.2020 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Lega Pro, segnali di speranza: tra progetti internazionali e un campionato che prosegue. Spadafora tuteli il calcio: dalla A ai Dilettanti
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Vogliamo aprire il nostro editoriale con due buone notizie che, sicuramente, riportano serenità al termine di un periodo particolarmente complesso e tremendamente complicato per chi si è trovato a gestire situazioni del tutto inimmaginabili. Partiamo dal Livorno e dal miracolo targato Spinelli: al netto del ricorso della Pro Vercelli (che reputa irregolare la posizione di alcuni tesserati amaranto, la questione sarà più chiara nei prossimi giorni), i labronici ritrovano un minimo di tranquillità grazie al pagamento di tutte le spettanze arretrate. Ci sono le basi per completare la stagione, naturalmente con obiettivi sportivi diversi rispetto a quanto si sperava dopo la retrocessione, ma con la consapevolezza che ci sarà tanto tempo a disposizione per mantenere la categoria ed eventualmente trovare imprenditori facoltosi realmente interessati ad un club storico e che, pochi anni fa, otteneva ottimi risultati in massima serie. Un pubblico del genere non meritava un epilogo come il fallimento, ma il fatto che abbia risolto tutto un presidente molto contestato deve dar vita ad una riflessione: i tifosi devono fare i tifosi, senza entrare troppo in vicende societarie specialmente in tempi di crisi economica che certo non agevolano nessuno ad investire nello sport. La seconda buona notizia è che il campionato va avanti con meno ostacoli rispetto ai mesi di ottobre e novembre. Abbiamo sempre detto che Ghirelli, all’epoca considerato da qualcuno eccessivamente coraggioso (tanto per usare un eufemismo) avesse fatto bene a battersi per la non interruzione del torneo, il modo migliore per tutelare quei club che hanno investito milioni di euro e certo non potevano imbattersi nello stesso triste scenario della passata stagione.Facciamo tutti gli scongiuri del caso, ma negli ultimi tre turni non ci sono stati rinvii causa. Il calcio, non ci stancheremo mai di ripeterlo, può restituire speranza in un contesto sociale e psicologico di rara complessità. Ai meriti di Ghirelli aggiungiamo quelli di senza un professionista come Gabriele Gravina, innovatore aperto al dialogo che speriamo possa restare ancora per tanto tempo alla guida della FIGC. Manca soltanto l’aiuto del Governo che, tra un decreto e l’altro, dovrebbe ricordarsi che il calcio ha un ruolo importante sul PIL italiano e dà lavoro a migliaia e migliaia di persone. Le società, condannate a non avere tifosi forse fino a settembre del 2021, senza sponsor e con introiti per i diritti tv irrisori, non possono andare avanti così e, per tanti, lo spettro del fallimento è dietro l’angolo. E’ arrivato il momento di abbinare la salute alla tutela economica, a distanza di un anno non si riesce ancora a capire che il calcio è un veicolo sociale determinante per il nostro Paese e va salvaguardato Dalla A ai Dilettanti. L’appello è per il Ministro Vincenzo Spadafora che, nel recente passato, talvolta ha dato l’impressione di sottovalutare questa tematica al pari di tutti questi esperti che da mesi decidono per le sorti di ciascuno di noi alimentando fondamentalmente ansie e confusione.

Per quanto riguarda il campionato, siamo al giro di boa e si stanno delineando le varie situazioni. Nel girone A altro ribaltone a Novara pronta una rivoluzione a gennaio che potrebbe comportare la partenza di quegli elementi che, appena tre mesi fa, venivano presentati come autentici colpi di mercato. Si è ripresa l’Alessandria di Gregucci, ma con quella rosa era palese che si potessero scalare posizioni in classifica settimana dopo settimana. Nel raggruppamento B non funziona la cura Pillon a Trieste: eravamo tutti d’accordo che Gautieri avesse fatto il suo tempo, ma la scelta del successore ci aveva obiettivamente sorpreso. Lo 0-0 di Padova, senza brillare, consente comunque di mantenersi a distanza non siderale dalla vetta, mentre il SudTirol conferma che si può fare gran calcio e ambire alla vittoria pur senza grandi nomi. Quanto al girone C, stiamo assistendo alla fuga della Ternana favorita dal solito Bari altalenante.

La sfida tra i pugliesi e l’Avellino potrebbe essere decisiva per mister Auteri, anche perché si avvicina il mercato e molte società approfittano spesso della sosta per riflettere sulla guida tecnica. Non vincere la C nemmeno quest’anno sarebbe un fallimento per la famiglia De Laurentiis. La Casertana ha un ottimo progetto per lo stadio, ma è l’unica magra consolazione di un 2020 da dimenticare: i risultati sportivi non arrivano e si sta facendo tanta fatica così come a Cava, laddove Maiuri non è riuscito a dare la scossa necessaria. A Potenza c’è aria di crisi. Il presidente si è detto pronto a lasciare dopo l’ennesima contestazione, per la prima volta dopo lustri non si vede la mano di Ezio Capuano che non sta facendo il proverbiale miracolo e ha purtroppo collezionato soltanto sconfitte, anche se quasi sempre di misura. Chiudiamo con una notizia: la serie C arriva negli Stati Uniti, nell’America Latina, in Argentina e in Australia. E’ stato firmato, infatti, l’accordo con Mister C per distribuire le partite in tutto il mondo con la collaborazione della piattaforma Eleven Sports che, evidentemente, ha fornito le garanzie necessarie dopo i disguidi delle scorse settimane parzialmente coperti dalla possibilità di assistere alle gare successive gratuitamente anche tramite youtube. Un progetto forse unico nella storia del calcio della Lega Pro che potrebbe consentire alle società di avere una visibilità straordinaria e di attirare qualche sponsor in più, senza dimenticare la vetrina internazionale per tanti giocatori di belle speranze. Sia solo l’inizio verso una serie di riforme e iniziative che valorizzino il brand di una Lega Pro falcidiata dal Covid, in crisi da tempo, ma che forse chiude l’anno con una boccata d’ossigeno inaspettata.