LIVORNO E LECCE, COME ROVINARSI IL FINALE DI STAGIONE. PADOVA PROFUMO DI FESTA. L'AKRAGAS SALUTA: ECCO IL SUO INSEGNAMENTO

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
02.04.2018 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
LIVORNO E LECCE, COME ROVINARSI IL FINALE DI STAGIONE. PADOVA PROFUMO DI FESTA. L'AKRAGAS SALUTA: ECCO IL SUO INSEGNAMENTO

Archiviati pranzi, cene, scampagnate e amenità varie del giorno di Pasqua, la Serie C si rimette in modo per chiudere il turno di campionato con Reggiana-SudTirol di questo pomeriggio. Un match, questo che potrebbe proiettare la formazione di Eberini a -2 dalla Sambenedettese, seconda ma con una gara in più. E' infatti la piazza d'onore l'unico obiettivo d'alta classifica ancora raggiungibile perchè il Padova sembra aver dato lo strappo finale con il 3-0 sul Pordenone. Ai ragazzi di Bisoli manca ormai veramente poco per coronare il sogno di tornare in Serie B a quattro anni dall'ultima volta, coincisa con il fallimento del club.

Lo stesso discorso, fino a qualche settimana fa, sarebbe valso anche per il Livorno di Aldo Spinelli. Gli amaranto, invece, nelle ultime dieci giornate hanno dissipato praticamente tutto il vantaggio accumulato nella prima parte di stagione, favorendo la risalita della Robur Siena oggi a -2, anche se con una gara in più rispetto ai rivali. Tutto probabilmente si deciderà al fotofinish con gli scontri diretti andati in scena nelle scorse settimane (entrambi a favore degli amaranto) che potrebbero rivelare decisivi.

La situazione più complessa, però, fra le tre squadre in vetta ai gironi di Serie C, la sta vivendo il Lecce. Da macchina pressoché perfetta, la compagine di Fabio Liverani si è trasformata in una squadra impaurita, quasi congelata, con il timore di fallire il ritorno in Cadetteria che cresce di ora in ora. Catania e Trapani sono ad un passo e con una gara da recuperare rispetto ai salentini. Curiale e il sorprendente Barisic da una parte, il tandem Evacuo-Murano dall'altra, guidano un assalto che potrebbe vedere davvero il proprio azimut nello scontro diretto fra le due compagini siciliane fissato per la terzultima giornata di campionato.

Intanto, però, un primo verdetto ufficiale è già arrivato. L'Akragas è retrocesso in Serie D alla fine di una stagione drammatica sotto tutti i punti di vista. Dalla mancata possibilità di utilizzare l'Esseneto, l'impianto di casa, per inadeguatezze strutturale, passando per i problemi economici della proprietà e le moltissime trattative per la cessione del club. Un fallimento annunciato? Per alcuni lo è, ma la riflessione che deve nascere dalla retrocessione dell'Akragas è un'altra. Quale futuro potrà mai esserci per piccole realtà come quella del Gigante nella Serie C del futuro? Ha senso tentare lo sbarco fra i Pro, resistere per un paio di stagioni massimo e poi sparire di nuovo nell'anonimato? A questo quesito toccherà rispondere a Gabriele Gravina, numero uno della Lega Pro, e a tutto il movimento calcistico nei prossimi mesi. La Serie C, secondo i rumors che circolano, si appresta a vivere una profonda rivoluzione con, ad esempio, l'ingresso delle squadre B. Servono dunque regole certe e ferree per garantire un nuovo corso, corretto, pulito e con il minor numero di "retropensieri" possibile. Tutelare tutti, grandi e piccoli. Anche a costo di scelte impopolari ma assolutamente necessarie.