Mercato finito, è tempo di bilanci: promossi, bocciati e rimandati. Intanto buon campionato a tutti!

03.09.2022 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Mercato finito, è tempo di bilanci: promossi, bocciati e rimandati. Intanto buon campionato a tutti!
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Il calciomercato è terminato, finalmente nel weekend il pallone tornerà a rotolare ma è anche il tempo per fare i primi bilanci. Nel girone A riteniamo che Triestina, Vicenza e Novara si siano mosse bene. Stiamo parlando di tre squadre che hanno vissuto storie diverse: c'è chi rischiava di non iscriversi e ha trovato una nuova società in extremis, chi deve smaltire le scorie della retrocessione e chi ha già cambiato allenatore, eppure i direttori sportivi hanno avuto la capacità di disimpegnarsi egregiamente e di investire con oculatezza e sana ambizione il budget a disposizione. Arzignano, Pro Patria e Pro Sesto, al contrario, hanno affidato ai rispettivi allenatori delle rose incomplete, imbottite di giovani semisconosciuti che avrebbero bisogno di elementi d'esperienza per poter crescere gradualmente senza grosse responsabilità sulle spalle. La Pro Patria, in particolare, già da un po' di tempo sembra avvicinarsi verso un ridimensionamento che rischia di offuscare l'ottimo lavoro fatto nelle annate precedenti e che ha consentito ai biancoblu di disputare gli spareggi promozione. Del Padova abbiamo detto e scritto tutto nelle settimane precedenti: è assolutamente fisiologico che un presidente, dopo anni di spese milionarie senza ottenere il grande salto, voglia far quadrare i conti e pensi principalmente al bilancio. In tempi di crisi economica e con tanti club che sono falliti è un atto di responsabilità e di consapevolezza, toccherà alla piazza accettare di non essere la squadra da battere e di dover convivere con qualche difficoltà. Non è detto, ovviamente, che la B sia un miraggio: giocare all'Euganeo è sempre complicato per tutti e, a gennaio, ci sarà tempo per aggiungere i tasselli che mancano. Nel girone B applausi alla Reggiana che, con Montalto, ha chiuso alla grande. Un super colpo che alza il livello e che consentirà di battagliare alla grande con un Cesena che ha perso Bortolussi, ma che ha un undici di base sicuramente interessante. Il Gubbio di Braglia, dopo un mese di luglio in sordina, ha invece ingranato le marce giuste e merita un voto molto alto. Flop? Montevarchi, San Donato Tavernelle e Imolese.

Anche in quest'ultimo caso tantissime scelte rischiose, palese ridimensionamento e obiettivo prioritario che non può non essere evitare l'ultimo posto. La delusione è l'Alessandria, ma vale lo stesso discorso fatto per il Padova. Se scendi dalla A alla B prendi soldi a palate, se retrocedi in C sono dolori e devi obbligatoriamente pensare a disfarti dei contratti più onerosi. I grigi dovranno pensare anzitutto a mantenere la categoria senza patemi d'animo.
Nel raggruppamento C super colpo della Turris con Maniero, abbinato alla riconferma di un top player come Giannone. Il potenziale offensivo è "tanta roba" per la categoria, tanta gente che l'anno scorso ha chiuso in doppia cifra. Non dimentichiamo Santaniello e Leonetti. Benissimo Catanzaro (laddove ora Vivarini non ha alibi e dovrà vincere qualcosa), Crotone, Foggia e Monopoli, mentre le due neopromosse Giugliano e Gelbison non avevano tanti soldi da investire e faticheranno tantissimo. Non poter giocare in casa è altro fattore da prendere in considerazione. Maluccio anche l'Andria, mentre la delusione è l'Avellino che ha collezionato rifiuti a iosa per buona pace di una tifoseria già insoddisfatta. Bene Aya, Trotta è una incognita, sulla carta la promozione diretta è utopia mentre il Pescara può essere la mina vagante. La sorpresa potrebbe essere la Viterbese. Chiudiamo con un in bocca al lupo alla classe arbitrale ben guidata dal signor Maurizio Ciampi. Soprattutto quando la A si fermerà per due  mesi, la C sarà attenzionata da migliaia e migliaia di persone e sarà necessario sbagliare il meno possibile portando avanti, parallelamente, la battaglia sull'uso della tecnologia.