Pordenone, una storia italiana. Playoff belli ma troppo lunghi: che attesa per le big

29.05.2023 00:30 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Pordenone, una storia italiana. Playoff belli ma troppo lunghi: che attesa per le big
TMW/TuttoC.com

Si avvicina l'estate e la temperatura aumenta. Tautologico, ma in questo caso il termometro riguarda le patate bollenti che, di anno in anno, la Lega Pro si ritrova per le mani. Colpisce, di questi tempi, il rischio fallimento del Pordenone. Per certi versi, per la programmazione e i risultati ottenuti negli anni, l'ultima società della quale ci saremmo aspettati di doverci preoccupare. È per questo che fa più rumore, anche se non è certo l'unica: su e giù per lo Stivale, per i vari presidenti è il momento di bussare alla porta delle varie realtà civili per ottenere nuovi investimenti, nuove boccate d'ossigeno.

Quella del Pordenone è una storia molto italiana, intesa come espressione perfetta del nostro calcio. Non c'è bisogno di emettere giudizi - spetteranno a chi di dovere - né di apostrofare con considerazioni improbabili uno come Lovisa, che nella società ha sempre messo soldi e anche idee. Non è uno dei tanti avventurieri che popolano il nostro pallone, ci mancherebbe altro. Semmai, conferma che nel nostro pallone le cose funzionano in un certo modo: finché si riesce a pompare soldi, tutto bene. A un certo punto, però, arriva il conto. Anche per chi ha sempre fatto lavorare bene chi gli stava intorno e ha raggiunto risultati importanti. Poi ci saranno le particolarità, ogni caso ha le sue specificità, ma è il giocattolo a essere difettato. Si legge di sostenibilità, la realtà è che, fatte le debite proporzioni, il calcio è ancora troppo spesso un affare a perdere. A proposito, di tutte le considerazioni lette in questi giorni, ha colpito chi scrive proprio una di Lovisa, relativa ai 9 milioni che varrebbe la promozione in Serie B. Corretto, per carità, ma ha senso solo se poi si cambia modello. Altrimenti la crescita a tutti i costi diventa una bolla. Ultima: certo, colpisce che in B si discuta di debiti, pagamenti di stipendi, accuse di irregolarità incrociate. Ecco, non è la C il problema. Nè il Pordenone.

Mentre teme per il futuro, il Pordenone corre nei playoff.  Una formula che, dopo qualche stagione, inizia a poter essere oggetto di alcune valutazioni. Partiamo da un presupposto: il giudizio resta ampiamente positivo. Gli spareggi con una formula super-ampia hanno ridotto in maniera drastica (azzerato solo nel mondo dei sogni) il rischio che squadre rivali si scambiassero le caramelle nel finale della regular season. Detto questo, si può sempre migliorare: i playoff restano bellissimi, ma le big entrano in gioco dopo quasi un mese di inattività. La storia dice che questo non pesa tanto, il cervello che può comunque essere un elemento di riflessione per progredire ancora.