Top e flop del mercato di riparazione: bene il Catanzaro. La strana storia di Bocalon e il rischio esonero di Grassadonia

Top e flop del mercato di riparazione: bene il Catanzaro. La strana storia di Bocalon e il rischio esonero di Grassadonia
sabato 5 febbraio 2022, 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Finalmente si torna a parlare di calcio giocato: il covid, facendo tutti gli scongiuri del caso, sta concedendo un pochino di tregua dopo la tempesta di dicembre e gennaio e le squadre sperano di potersi giocare le proprie chance in condizioni quanto più normali possibile. E così l'editoriale di oggi si apre inevitabilmente con un punto sul calciomercato che, il 31 gennaio scorso, ha chiuso definitivamente i battenti. In attesa di capire se qualche società attingerà dal lungo elenco degli svincolati e con il Trento che può finalmente accogliere Riccardo Bocalon dopo un iter alquanto tortuoso (dal gol decisivo per la promozione in A del Venezia alla Lega Pro per non retrocedere, come sa essere strano e crudele questo gioco), ecco i nostri giudizi. Nel girone A bisogna fare i complimenti al SudTirol che, con l'innesto di un calciatore esperto e di qualità come Galuppini, avrà la possibilità di credere fino alla fine nel salto diretto di categoria e di tener testa ad un Padova che ha scelto di rinunciare definitivamente a Moro (realizzando, però, un'ottima plusvalenza) e di cambiare direttore sportivo in pieno mercato. Considerando che alcune operazioni praticamente chiuse sono saltate, vien da chiedersi se sia stata una scelta corretta. Sarà, comunque, un testa a testa entusiasmante, ancor più bello rispetto alla passata stagione. Non è rimasto a guardare nemmeno il Piacenza che, con l'esperienza di Cosenza e la freschezza di Munari, proverà a scalare posizioni in classifica al pari del Mantova del ritrovato Galderisi che, ora, ha più scelte anche in panchina grazie all'arrivo di Bruccini dall'Alessandria e Monachello, subito a segno nello scorso fine settimana. E' stato bravo il direttore sportivo Battisti che, con un budget non elevatissimo, si è mosso con oculatezza senza gravare sul bilancio.

Flop senza dubbio il Seregno che, contrariamente a quanto paventato nel recente passato, ha smantellato tutto. Perdere un portiere come Fumagalli e un attaccante come Cernigoi è un ulteriore handicap per una rosa già turbata dalle vicende di cui abbiamo parlato nelle settimane scorse e che faticherà molto per mantenere la categoria. Toccherà al mister tenere alto il morale, ma il rischio di un girone di ritorno in apnea è elevatissimo. Stesso discorso per la Virtus Verona e il Lecco. Nel primo caso sembrano lontani anni luce i tempi del grande nome preso nel mercato di riparazione: ora la rosa è giovane, c'è un Nalini che fatica a tornare sugli standard abituali e ci sarà da combattere. A Lecco, invece, erano stati chiari: ci sono problemi societari e sarebbero partiti i migliori. L'addio del non rimpiazzato Iocolano conferma questa tendenza, per buona pace di un gruppo che ha fatto quadrato e che sta ottenendo comunque risultati dignitosissimi. Nel girone il Modena ha fatto un mercato oculato, con la consapevolezza di non dover turbare gli equilibri dopo una prima parte di stagione eccellente. Piacentini, Magnino e Longo consentiranno a mister Tesser di avere alternative valide in tutti i reparti e proseguirà il testa a testa con una Reggiana che ha puntato, a sua volta, su D'Angelo, Arrighini e Porcino. Due organici che, forse, lotterebbero a testa alta anche per la salvezza nella categoria superiore e che sono spinti da due tifoserie che hanno ritrovato entusiasmo. Lo spettacolo offerto nello scontro diretto di pochi giorni fa è un toccasana per il calcio, la sincera commozione del presidente Ghirelli certifica un graduale ritorno a quella normalità che tanto era mancata.

Tornando al mercato, il Cesena non ha ceduto bomber Bortolussi ed è un merito enorme in tempi di crisi economica in cui le tentazioni potevano essere irresistibili. Bravissimo anche il nuovo direttore sportivo del Siena Giuseppe Cannella: ottimo il colpo Ardemagni, rivitalizzata anche gente d'esperienza come Laverone e Paloschi, da partente certo a uomo decisivo nel 2-1 sul Teramo. La Viterbese ha rifatto tutto d'accapo dopo l'addio con Mauro Facci, una rosa rivoluzionata che potrà contare su Semenzato, Mungo, Polidori e altri calciatori di indiscusso valore. Gli scenari sono radicalmente cambiati, occhio ai laziali in questa seconda parte di campionato. Tra i Flop male Teramo e Pistoiese, due club che prima o poi dovranno spiegare ai tifosi cosa vorranno fare da grandi. Di questo passo la salvezza sarà difficilissima, si continuano a perdere partite anche in modo netto senza inversione di tendenza al netto di ribaltoni tecnici. Delude anche il Pescara che, per tanti motivi, manda via Valdifiori e Galano e non li ha sostituiti adeguatamente. Cernigoi, fino a pochi anni fa, era considerato top in Lega Pro, ma negli ultimi anni ha pagato a caro prezzo infortuni in serie ed è, dunque, una incognita. Il presidente Sebastiani, che ormai parla più di cessione societaria che di pianificazione, deve capire che in questi playoff allargati il blasone e un grande pubblico non saranno sufficienti. La regina del mercato nel raggruppamento C è per distacco il Catanzaro, con Sounas, Biasci, Bjarkason e Iemmello che arricchiscono una rosa già forte. Rinnoviamo i complimenti alla proprietà che, in tempi di crisi economica, ha avuto coraggio e forza di allargare i cordoni della borsa. Forse è troppo tardi per sognare la promozione diretta, ma ai playoff sarà osso duro per tutti specialmente tra le mura amiche. L' Avellino ha preso due calciatori funzionali come Murano e Kragl, giunto in extremis e già incisivo nel derby con la Juve Stabia. Se l'esterno tornerà quello di Foggia è un colpo grosso per gli irpini.

Il Bari ha acquistato Maiello e Galano, mettendo in mostra un direttore sportivo con gli attributi e che ha saputo essere chiaro con alcuni calciatori riconfermati ma non titolari e anche duro con quel Marras che non si è lasciato benissimo e che ha preferito i bassifondi della B ad un primato in Lega Pro. Un'avventura in cui non ha lasciato il segno. 7 anche alla Virtus Francavilla, e può sembrare un paradosso visto che non ci sono stati nè arrivi nè partenze. Se, però, non vendi e non acquisti in inverno significa che hai operato bene a tempo debito. E non ci stancheremo mai di dire che le squadre si formano a luglio ed agosto, chi rivoluziona a gennaio rischia e non poco sotto tutti i punti di vista. Stiamo parlando di una piacevole realtà, come testimonia una classifica inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Reggerà? Lo vedremo. Ma merita comunque un elogio. Paganese flop, purtroppo era una bocciatura annunciata soprattutto perchè è stato "sbugiardato" il progetto estivo. Perdere tanti over di grande personalità e, in extremis, anche un elemento esperto come Piovaccari (girandolo al Messina, diretta concorrente) ridimensiona ancora una volta i piani per buona pace di una tifoseria stanca di vivere in perenne situazione di anonimato. Nubi anche sulla panchina di Grassadonia che, perdesse anche la prossima, potrebbe essere messo seriamente in discussione e sarebbe un'altra tegola in una carriera purtroppo contraddistinta da quattro retrocessioni su quattro in B e da una serie di alti e bassi che non gli consentono di consacrarsi definitivamente pur essendo un professionista serio e indubbiamente preparato.

Il Catania ha perso Ceccarelli e Maldonado, tratterrà Moro fino a fine anno e non è arrivato nessuno in grado di determinare. Piazza sfiduciata, ma erano noti i problemi societari e non ci si poteva aspettare diversamente. Delusione totale anche la Juve Stabia che, in virtù di risultati buoni in casa e negativi in trasferta, avrebbe bisogno di esperienza e personalità. Invece, Ceccarelli a parte, poco o nulla s'è mosso e il giudizio non può che essere mediocre. Passiamo ora all'argomento arbitri, sempre molto gettonato e caldo. Sta lavorando bene il nuovo designatore Maurizio Ciampi, alcuni fischietti stanno crescendo settimana dopo settimana e saranno protagonisti in categorie superiori a stretto giro di posta. E' stato molto ben diretto il derby emiliano tra Reggiana e Modena da parte del signor Daniele Perenzoni di Rovereto. Stile, personalità, nessuna mania di protagonismo a cospetto di una platea prestigiosa e vicinanza all'azione frutto anche di una condizione atletica ottimale. Bene così. Meno appariscente, ma comunque molto valido anche il collega Rutella di Bari, stato scelto per il derby campano tra Avellino e Juve Stabia. Anche per lui si spalancano le porte della B, dopo alcuni mesi dello scorso anno, non proprio sufficienti.