TOP&FLOP DEL MERCATO DI GENNAIO

06.02.2020 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
TOP&FLOP DEL MERCATO DI GENNAIO
TMW/TuttoC.com

Il mercato è andato in archivio dopo la kermesse all'Hotel Sheraton San Siro di Milano ed è ora tempo di valutazioni per coloro che hanno operato nelle varie trattative, piazzando colpi o vedendo svanire sul filo di lana operazioni già impostate. Alla stregua di un pagellone scolastico abbiamo messo in fila i dirigenti del campionato della terza serie, stilando le nostre valutazioni. A scuola finisce il primo quadrimestre e molti studenti vengono rimandati in alcune materie, sperando di ribaltare il primo verdetto entro la fine dell'anno. Sui banchi di scuola abbiamo messo gli operatori di mercato di Lega Pro che si sono distinti nel bene o nel male. Spazio ai promossi dal 7 in su e a coloro che non sono riusciti a strappare il 6. C'è chi può vantare giudizi d'encomio, altri che si arrabattano per strappare la sufficienza e pertanto rimandati a fine campionato, il tutto in attesa del verdetto indiscutibile del campo...

TOP

ADRIANO GALLIANI&FILIPPO ANTONELLI (Monza): il tandem brianzolo ha calato colpi da Novanta per la categoria. Gente come Mota Carvalho e Machin può fare la differenza anche in B. Morosini è straripante in Lega Pro. Per l'estate poi sono iniziate già le grandi manovre per costruire la squadra che dovrà trionfare in B e portare il Monza per la prima volta. Operazione 2021 già partita: Silvio Berlusconi sogna il derby col Milan. Al Brianteo i sogni stanno diventando realtà. VOTO 9

PASQUALE LOGIUDICE (Catanzaro): in questo mercato si giocava molto, visto che in tanti direttori nelle ultime settimane avevano fatto pervenire il proprio CV a Noto. Logiudice risponde alla grande sparando botti degni di Capodanno: Tulli, Contessa, Di Piazza, Corapi, Carlini, Atanasov e Bleve rappresentano il segnale giusto per vivere una seconda parte di stagione da protagonisti e non semplici comprimari. Bravo anche a correggere l'errore Grassadonia (inadatto ai calciatori in rosa) con il ritorno di Auteri. VOTO 8,5

SEAN SOGLIANO (Padova): gli diamo mezzo voto in meno per aver temporeggiato nell'avvicendamento in panchina. Da fine novembre Sullo aveva perso le redini della squadra e l'avvento di Mandorlini ha immediatamente dato la scossa giusta. Nicastro è già mattatore, Litteri è abituato a lottare per vincere e Hallfredsson è giocatore di almeno due categorie superiori, nonostante l'età avanzata. Per il primato è tardi, ma ci sono tutti gli ingredienti per vincere i playoff. VOTO 8

MAURO MILANESE (Triestina): suo l'ultimo affare della sessione invernale, ovvero Sarno in prestito con obbligo di riscatto dal Catania. Contratto depositato alle 20.00 e 54 secondi dall'agente Willy Arciello e operazione valida per un soffio. Nei giorni precedenti si era assicurato Signorini, Lodi e Laverone, Elementi che rappresentano un lusso per la categoria. VOTO 8

GIUSEPPE MAGALINI (Vicenza): in estate non ha sbagliato una mossa e a gennaio doveva solo ritoccare leggermente l'organico, aggiungendo una pedina di qualità davanti. Bravo a resistere alle offerte di categoria superiore per Vandeputte, Last minute dopo le richieste esose del Perugia per Melchiorri (600mila euro per il cartellino) piazza l'affondo per Nalini. Uno che - se sta bene fisicamente - può giocare in A. VOTO 7,5

LUCA DI MASI (Alessandria): quando si accende d'entusiasmo, il giovane presidente dei Grigi può infiammare il Moccagatta con i suoi acquisti. Martignago-Gonnelli-Di Quinzio è un bel tris. In panchina Scazzola ha deluso, ma il ritorno di Gregucci rappresenta una sfida affascinante. L'uomo giusto al posto giusto visto il legame con la città. I piemontesi sono un po' attardati ma davanti vanno piano e gli sforzi di Di Masi meritano un secondo/terzo così da provare a recitare il ruolo da big anche negli spareggi promozione. VOTO 7,5

CESARE ALBE' (Giana): il Ferguson della Martesana non vuole retrocedere dopo 25 anni di Giana, Per questo insieme al dg Colombo ha iniziato a rivoluzionare l'organico da novembre. Grandi manovre e nomi eccellenti (Manconi su tutti) che sono valsi il salto dall'ultimo al terz'ultimo posto. Cuore-Mente-Anima di Gorgonzola: Cesarone vuole regalarsi un'altra impresa. VOTO 7+

FABIO MASSIMO CONTI (Fermana): alzi la mano chi si sarebbe immaginato un acquisto del calibro di Neglia da parte dei marchigiani. Vedere per credere la magia che ha steso lunedì sera la Samb. Merito del giovane dirigente che in questi anni ha creato rapporti importanti con club di categoria superiore. Salvarsi senza passare dai playout sarebbe l'ennesimo capolavoro. Quando la forza delle idee vale più del budget. VOTO 7

MATTEO SABBADINI (Ravenna): dopo l'intuizione Esposito dell'anno scorso ci riprova con altri due ragazzi inesplosi ma di indubbie qualità come Zambataro e Gavioli. Anche stavolta può vincere entrambe le scommesse, Senza dimenticare un usato sicuro come il califfo Mokulu in avanti. VOTO 7

ERMANNO PIERONI (Arezzo): comprare quando si ha il portafoglio gonfio è facile, ma come insegnano i totem del calciomercato Walter Sabatini e Pantaleo Corvino la bravura di un dirigente la si vede nelle uscite. Vendere - quando sei costretto a farlo - è tremendamente complicato, eppure Pieroni se la cava alla grande: 12 cessioni a fronte dell'arrivo di tre ragazzini con ingaggi low-cost. Monte stipendi tagliato per la gioia di La Cava, che ha messo la società in vendita. VOTO 7

GIANLUCA ANDRISSI (FeralpiSalò): i gardesani si rifanno il look sulle fasce con due giovani come Vitturini ed Eguelfi che hanno anche assaggiato la massima serie. A Salò possono trovare l'ambiente giusto per rinascere. Bene anche l'innesto di Miracoli a completare il reparto d'attacco. VOTO 7

IMOLESE&GOZZANO GRANDI FIRME: devono salvarsi ma possono farcela con calciatori di spessore. Gli emiliani del diesse Ghinassi hanno ingaggiato due punte del livello di Andrea Ferretti e Matteo Chinellato, gente abituata a fare gol pesanti e che valgono i primi posti. Se trovano l'habitat giusto, possono fare sfracelli. La coppia Casella-Musumeci, invece, ha puntellato la difesa del Gozzano con Figliomeni e Garofalo. La scommessa Barreto si è rivelata un flop, ma i due innesti per la retroguardia possono aiutare i piemontesi a risollevarsi. VOTO 7

FLOP

AVELLINO: la pantomina degli ultimi giorni è qualcosa di stucchevole oltre che preoccupante tra veti incrociati e direttori bloccati quando avrebbero dovuto recarsi a Milano per condurre le trattative. Episodi degni di barzellette grottesche, ma c'è poco da ridere e i tifosi sono, giustamente, inferociti. Avellino merita rispetto e progetti chiari. Ci sono o no i soldi? Chi comanda in società? Martone è ancora operativo o è già sull'uscio? Troppa confusione tra Izzo, Circelli e Riccio. Anche perchè il rischio altrimenti è quello di bruschi risvegli. Ben peggiori di quelli di mercato, quando venivano trattati Evacuo e Castaldo e poi sono arrivati - con tutto il rispetto - Ferretti e Pozzebon... VOTO 4

FRANCO FEDELI (Samb): il vulcanico patron ci sta molto simpatico. Premessa d'obbligo per chi da anni non lesina investimenti e dice sempre quello che pensa, a costo di prendere posizioni scomode. Ecco perche questo gennaio senza grandi acuti ci ha un pò deluso, Ci aveva abiutato troppo bene e non vorremmo che il calo della squadra provochi il solito copione dell'allenatore defenestrato. Montero tocchi ferro... VOTO 5

PIETRO LO MONACO (Catania): ovviamente la partita più importante si gioca extra-campo, ma da un vecchio bucaniere del mercato quale l'ormai ex ad rossazzurro (nelle scorse ore è stato formalizzato dal Cda catanese il cambio di carica) ci aspettavamo qualche zampata delle sue. Invece oltre alle numerose cessioni sono arrivati ragazzini che potrebbero non bastare per blindare il pass playoff. Lavoro doppio per Cristiano Lucarelli, che nelle difficoltà però si esalta. VOTO 5

ANDREA IACONI (Teramo): il dg teramano buca il 31 gennaio l'acquisto che avrebbe dovuto rimpiazzare i partenti Martignago e Cianci: il prescelto era Rocco Costantino, che ha poi preso la via di Bari. Una beffa che potrebbe pesare nella griglia playoff e costringere Tedino agli straordinari. VOTO 5

STEFANO GIAMMARIOLI (Gubbio): da un diesse scafato come Giammarioli era lecito attendersi di più. Il tentativo per Cacia (che aspetta la B) ha lasciato i rossoblù col cerino in mano. Adesso trovare una punta di buon livello tra gli svincolati non sarà semplice... VOTO 5

ANGELO MAIOLO (Lecco): i tanti cambiamenti dirigenziali dei mesi scorsi e la rosa extra-large non hanno aiutato, però il mercato delle uscite non ha funzionato e l'organico resta in sovrannumero. Ventinove calciatori in C sono davvero troppi e nel giudizio pesano i troppi svincolati tesserati in Autunno, alcuni dei quali già ai margini. Si poteva fare meglio. VOTO 5 

FILIPPO FUSCO (JUVE U23): un giorno bisognerà capire e ci dovranno spiegare bene quali sono le finalità delle Seconde Squadre. In Italia l'ha fatta solo il club bianconero, che l'anno scorso però non ha centrato neppure i playoff e nessuno dei calciatori di quella squadra oggi giocano in A come accade in Spagna. Tradotto: il serbatoio per la Prima Squadra non è, almeno ad oggi, l'Under 23. I giovani che giocano in C possono essere utili come pedine di scambio sul mercato o per plusvalenze di bilancio al massimo. La rivoluzione offensiva di gennaio non muta granchè gli scenari stagionali. Playoff alla portata, ma in posizioni di rincalzo. Per salire di categoria la squadra non è attrezzata e fa strano pensare a una Juve, che ha nel Dna il motto "vincere è l'unica cosa che conta", accontentarsi di un ruolo da figurante. VOTO 5,5

ORLANDO URBANO (Novara): le premesse erano ben altre. Al momento dell'avvento della nuova proprietà a Novara si parlava di 3-4 colpi per provare a centrare il secondo posto. Tribuzzi e Panico sono stati inseguiti a lungo e non centrati. Il cambio Lanni-Marchegiani a oggi non sembra aver rinfrozato gli azzurri. Strechie può essere una bella sorpresa, ma davanti Cisco non basta. I tentativi di vendere subito il gioiellino Barbieri per monetizzare non sono un grande segnale per il futuro. VOTO 5+

LUCA LEONE (Ternana); più che una bocciatura è un non giudicabile. Qualcuno ha avuto segni di vita dai rossoverdi a gennaio? Tranne Verna mercato pressochè inoperoso. Sarà stata la scelta giusta o forse sarebbero serviti un paio di innesti di peso per inseguire la promozione? Il campionato ce lo dirà, anche se personalmente avremmo optato per un mercato sulla falsa-riga delle rivali Reggina e Bari. VOTO SV