Tra cavalli di ritorno e scommesse: inizia il valzer degli allenatori. Catanzaro, la stucchevole polemica per motivi...geografici

28.05.2022 00:10 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Tra cavalli di ritorno e scommesse: inizia il valzer degli allenatori. Catanzaro, la stucchevole polemica per motivi...geografici
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Editoriale di oggi che si apre con il Palermo che, anche grazie alla sapiente guida di Silvio Baldini, ha ipotecato la finale battendo per 3-0 un'ottima FeralpiSalò. Questo conferma quanto abbiamo sempre detto: è vero che prendere pochi gol è sinonimo di garanzia, ma sono gli attaccanti a fare la differenza. Floriano e Brunori hanno letteralmente trascinato la compagine siciliana a suon di gol, assist e giocate spettacoli e il loro futuro sarà senza dubbio in una categoria superiore a prescindere da come finirà questa stagione. E' vero che nel calcio le sorprese sono sempre dietro l'angolo e che nessuno regala nulla, ci mancherebbe, ma ipotizzare un ribaltone nel match di ritorno a cospetto di 33mila spettatori appare utopistico, pur riconoscendo alla Feralpi enormi meriti per essere arrivata quasi fino in fondo e di aver messo sotto una corazzata come la Reggiana indicata da tutti come la favorita negli spareggi. Quanto al valzer delle panchine, ha fatto discutere la scelta dell'Avellino di affidarsi non ad un tecnico esperto ma a un allenatore giovane come Roberto Taurino che, dopo un percorso più che positivo con la Virtus Francavilla, oggi ha la chance della grande piazza. Dovrà dimostrare di avere personalità e spalle larghe per reggere le pressioni di una tifoseria incisiva, calorosa, ma allo stesso tempo vogliosa di lottare per il vertice. E' chiaro che il popolo biancoverde non dovrà far "pagare" a chi è appena arrivato lo scotto per la delusione del recente passato fatto di sconfitte ed eliminazioni: Taurino è un buon mister e avrà bisogno di tempo per imprimere il suo marchio di fabbrica. Del resto anche il Bari ha stracciato il campionato con quel Mignani indicato da molti addetti ai lavori come papabile all'esonero, ma capace di tapparsi entrambe le orecchie e di proseguire dritto per la propria strada a testa altissima. In attesa di capire se Caneo firmerà con la Juve Stabia (si chiuderebbe un ciclo da sogno con la Turris), è invece ufficiale il divorzio di Zeman con il Foggia. Scelta nell'aria da settimane, la recente eliminazione dai playoff ha soltanto anticipato i tempi. Il boemo ha lavorato benissimo, tra mille difficoltà e con situazioni di contorno tutt'altro che agevoli che potevano incidere in negativo.

Invece il suo Foggia ha conquistato gli spareggi, ha ben figurato anche contro avversarie di livello e ha espresso un ottimo calcio mettendo in vetrina giovani talenti destinati ad un futuro di spessore. A Francavilla, invece, torna Calabro, ma la storia insegna che i cavalli di ritorno non sono sempre scommesse vincenti. Nell' ultima esperienze, inoltre, il tecnico ha collezionato l'esonero di Catanzaro, chissà che tornare in un ambiente a lui molto familiare non possa consentirgli di ingranare di nuovo le marce giuste e rimettersi in pista. Intanto complimenti a tutte le squadre che hanno vinto la D e che rivedremo nel professionismo. Per la prima volta la serie C accoglierà Recanatese e Gelbison, con i campani che hanno prevalso in un girone di fuoco al termine di un testa a testa entusiasmante con la Cavese. Gli aquilotti sperano in un posto al sole tramite ripescaggi, ci sono già alcune realtà che stanno facendo i conti con l'emergenza e c'è il solito rischio che calendari, classifiche e gironi vengano riscritti a tavolino invalidando il verdetto del campo. Consueto copione estivo che, talvolta, rende gli spareggi anche meno avvincenti. Chiudiamo con una riflessione su una grande piazza come Catanzaro ove, di recente, si è registrata una polemica per la presenza in campo di un assistente di Palermo. Ma si può pensare a male per motivi geografici? Per Atalanta-Salernitana, in A, fu scelto Guida di Torre Annunziata, Sozza di Seregno ha diretto Inter-Roma. Si vince buttando la palla in porta, fare tutti questi ragionamenti non aiuta e fornisce alibi ai calciatori. Per fortuna il VAR ha messo a tacere ulteriori polemiche, si spera in un salto di maturità generale che spinga ad analizzare uno sbaglio come semplice e fisiologico errore umano senza retropensieri che non servono a nulla.