VICENZA VOLA: L'ENNESIMO SHOW DEL MAGO. MATRI...MONIO A MONZA. GLI OCCHI DELL'ATALANTA SU UN TALENTO DI LEGA PRO. UN'OMBRA MONDIALE A CESENA

05.12.2019 00:00 di  Nicolò Schira  Twitter:    vedi letture
VICENZA VOLA: L'ENNESIMO SHOW DEL MAGO. MATRI...MONIO A MONZA. GLI OCCHI DELL'ATALANTA SU UN TALENTO DI LEGA PRO. UN'OMBRA MONDIALE A CESENA
TMW/TuttoC.com

Da quasi due decenni lo chiamano il Mago. D'altronde portare il Mantova dalla modesta C2 a un passo dalla Serie A nell'arco di un triennio (2003-2006) non poteva che valere a Giuseppe Magalini un appellativo del genere. Con l'esperto direttore sportivo c'era in terra virgiliana un giovane allenatore, battezzato in panchina proprio dal Mago: Mimmo Di Carlo. Da allora sono passati quasi tre lustri, ma il feeling è rimasto intatto. Tanto che in estate Renzo Rosso ha realizzato l'impresa di riunire Magalini e Di Carlo a Vicenza. Un binomio micidiale che ha riacceso in poche settimane l'entusiasmo di una piazza reduce da un decennio di delusioni e tornata ora a sognare in grande. Merito di una proprietà solida (citofonare a Mister Diesel), ma pure di un dirigente tra i più capaci e competenti della categoria. Magalini tra B e Lega Pro ha ottenuto risultati brillanti con diversi club (Grosseto e Alessandria, con quest'ultimi arrivando a una storica semifinale di Coppa Italia contro il Milan), sfiorando in più occasioni l'opportunità di arrivare in Serie A. Lo avevano cercano, in momenti differenti, il Chievo per il post Sartori (il suo maestro) e la Sampdoria. Chissà, magari quella massima serie tanto sognata la raggiungerà con il Vicenza nel giro di qualche anno. D'altronde anche la scelta di un tecnico navigato come Di Carlo (contratto triennale) in panca certifica le ambizioni e i progetti di alto livello della famiglia Rosso. E se il buongiorno si vede dal mattino, a Vicenza hanno di che gioire. In estate Magalini ha acquistato calciatori importanti (Rigoni e Marotta) e funzionali (Vandeputte e Bruscagin) al nuovo corso biancorosso. Il titolo di Campioni d'Inverno sarebbe il primo traguardo centrato. Con l'obiettivo di riconfermarsi a maggio davanti a tutti. Missione assolutamente possibile per il Lane, come lo chiamano i tifosi vicentini. D'altronde con un Mago dalla tua parte è più facile scoprire l'incantesimo per vincere. 

Gennaio si avvicina ed è già tempo di calciomercato. Silvio Berlusconi è pronto a piazzare sotto l'albero un altro regalo per Cristian Brocchi. Un colpo da Novanta per questa categoria che riabbraccerebbe a distanza di oltre 13 anni uno dei suoi figli prediletti. Quell'Alessandro Matri che proprio dalla Serie C (prima a Prato e poi a Lumezzane) spiccò il volo verso il grande calcio, arrivando a vincere ben 3 scudetti con la Juventus. Adriano Galliani è in pressing per portarlo al Monza: già avviati i contatti con l'agente del centravanti lodigiano, Tullio Tinti. Le parti stanno discutendo di un possibile accordo per 18 mesi, con Matri che sarebbe il goleador al quale i biancorossi si affiderebbero  per il girone di ritorno, ma sopratutto nella prossima stagione per trionfare anche in Serie B. La promozione, infatti, dalla C alla cadetteria non appare minimamente in discussione, nonostante proprio l'attacco brianzolo abbia fornito un contributo minimo ai successi della capolista del girone A. Solo 2 centri per Ettore Marchi che a gennaio potrebbe essere ceduto (la Giana si è già mossa). Futuro in bilico anche per Gliozzi, ancora a secco e tra le poche delusioni stagionali del Brianteo. Mentre su Andrea Brighenti (appena 2 reti pure per lui) verrà presa una decisione in estate. L'unico destinato alla riconferma in B sembra pertanto Mattia Finotto, top scorer tra le punte di Brocchi con 4 segnature. Troppo poche comunque per chi in B vuole essere solo di passaggio. Ecco perché in estate Berlusconi e Galliani piazzeranno due grandi acquisti nel reparto offensivo. Con Mitra Matri che potrebbe essere solo un gustoso antipasto...

A proposito di mercato: la Lega Pro resta un bacino inesauribile di talenti che dalla terza serie prendono la rincorsa verso l'Olimpo del calcio italiano. L'ultimo gioiello che potrebbe spiccare il volo dalla C verso la Serie A si chiamano Dario Saric. Il centrocampista croato è il leader della mediana del Carpi. Prestazioni super per tenere la truppa di Riolfo nei quartieri alti del girone B e che al tempo stesso hanno attirato le attenzioni di parecchi club. Ciclicamente al Cabassi hanno fatto capolino diversi scout di A e B. In particolare a mettere gli occhi sul classe 1998 è stata l'Atalanta, che potrebbe bloccarlo già a gennaio per poi portarlo a Zingonia in estate. Con l'obiettivo di farlo crescere in B e tenerlo sotto diretto controllo per il futuro. Nato e cresciuto in provincia di Ferrara, dove i genitori si era rifugiati per scappare dalla guerra in Bosnia, Dario ha la passione per la cucina e l'NBA. Saric va veloce e come i suoi idoli Le Bron e Doncic è pronto a saltare in alto per acciuffare la strada di Bergamo.

Tra le delusioni di questa prima parte di stagione non possiamo non annoverare il Cesena. Pubblico caldissimo, da Serie A e ambizioni di alta classifica che stridono con i risultati ottenuti finora. I romagnoli, infatti, languono mestamente al dodicesimo posto. Fuori dalla zona playoff che rappresenta l'obiettivo minimo stagionale. Ecco perché la panchina di Francesco Modesto appare tutt'altro che stabile, nonostante la crescita delle ultime settimane (7 punti nelle ultime 3 gare). L'innesto del terzino Zampano può essere utile, ma a gennaio serviranno altri tasselli per risalire la classifica. Da capire se ci sarà ancora l'ex Rende al timone. Decisive in tal senso le prossime gare da qui alla sosta natalizia. La Curva Mare sogna il grande ritorno di Pierpaolo Bisoli, anche se l'artefice della storica scalata dalla C alla A tra il 2008 e il 2010 - nonché di un'altra promozione nella massima serie targata 2014 - sembra aspettare una chiamata dalla Serie B. In città sta circolando con insistenza un altro nome suggerivo: quello di Mauro German Camoranesi. Il Campione del Mondo 2006 ha superato a pieni voti il Master a Coverciano e aspetta una panchina italiana, pronto a scendere come l'amico ed ex compagno di tanti trionfi juventini, Paolo Montero (Samb), anche in Lega Pro. Insomma, l'italo-argentino non ne fa una questione di categoria. Sotto osservazione ci sarebbe anche la posizione del diesse Alfio Pelliccioni, con - in caso di ribaltone - Giorgio Zamuner e Moreno Zocchi tra i possibili papabili all'eventuale successione. Si preannuncia un dicembre caldo per i romagnoli, tra conferme e rivoluzioni l'imperativo resta uno solo: vietato sbagliare e perdere ulteriore terreno dalle posizioni che contano della classifica.