ESCLUSIVA TLP - Entella in B. Il ds Superbi: "Un sogno che diventa realtà. In settimana abbiamo scacciato gli incubi vercellesi. Ecco a chi dedico la promozione..."

ESCLUSIVA TLP - Entella in B. Il ds Superbi: "Un sogno che diventa realtà. In settimana abbiamo scacciato gli incubi vercellesi. Ecco a chi dedico la promozione..."
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domenica 4 maggio 2014, 21:20Interviste TC
di Nicolò SCHIRA

In viaggio da Cremona verso Piazza Mazzini a Chiavari, dove sono già in corso i festeggiamenti che si protrarranno sino a tarda notte. Attesi calciatori e dirigenti per scatenare al massimo il tripudio. Matteo Superbi è orgoglioso dell'ennesima impresa centrata. In sei anni ha pilotato l'Entella dall'Eccellenza alla Serie B. Una scalata poderosa e straordinaria che si è completata quest'oggi con il successo allo Zini. Dopo una settimana di spettri e incubi, la Virtus ha scacciato i fantasmi con una grande vittoria. La cadetteria è realtà e il diesse biancazzurro ne parla in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

Direttore, alla fine è Serie B...

"Abbiamo sofferto fino all'ultimo, ma mai come quest'anno c'è stata una promozione meritata. Siamo rimasti in vetta per ventinove giornate su trenta. Nelle ultime giornate ci siamo complicati la vita un po' da soli. Si vede che era destino che dovessimo lottare fino all'ultimo minuto...".

La Pro Vercelli a fine primo tempo (piemontesi in vantaggio 2-0 ed Entella sotto a Cremona ndr) credeva nella clamorosa remuntada...

"Meritano anche loro la cadetteria. Sono stati gli avversari più duri e faccio loro un plauso per l'ottima stagione. Aspetto la Pro Vercelli fra un mese in B...".

Ha mai temuto la clamorosa beffa?

"Questa settimana ho avuto paura che ci sfuggisse la B. E' stato l'unico momento dell'anno in cui temevo possibili sorprese negative. Abbiamo subìto un contraccolpo psicologico durissimo dalla sconfitta nello scontro diretto con la Pro Vercelli. Ciò poteva costarci caro".

Come avete ovviato alle difficoltà delle ultime settimane?

"Ci siamo isolati a Piacenza in ritiro da martedì. Siamo stati bravi a non pensare alla sconfitta di domenica, bensì al campionato strepitoso fatto sinora puntando al salto di categoria. I ragazzi hanno pensato che l'occasione di oggi era incredibile e non poteva essere sprecata. Dovevamo vincere a tutti i costi".

Un finale thrilling: sotto all'intervallo e la grande rimonta della ripresa...

"Siamo sempre stati portati di più ad attaccare e fare la gara, piuttosto che difenderci. A Cremona in questo siamo stati favoriti rispetto a sette giorni fa. Abbiamo subìto lo svantaggio in avvio, ma abbiamo continuato a fare la nostra gara. Nella ripresa abbiamo meritato il successo".

Cosa è mutato da un tempo all'altro?

"Sono stati bravi i ragazzi a non disunirsi, nonostane lo svantaggio. Ero convinto di noi, anche se un po' di paura dopo il gol di Caracciolo l'abbiamo patita...".

In sei anni ha trascinato la squadra dall'Eccellenza alla cadetteria: sensazioni?

"La B nell'anno del Centenario è un sogno che diventa realtà. A inizio anno volevamo arrivare ai Playoff per cercare di scrivere una pagina storica per la città di Chiavari. Tutto è andato in maniera straordinaria. In sei anni dall'Eccellenza alla Serie B: ancora è incredibile a ripensarci".

Tutto ciò senza tradire il vostro credo calcistico.

"Esatto. Abbiamo giocato con una squadra dall'età media inferiore ai venticinque tutto l'anno, dimostrando come si possano crescere e valorizzare talenti nel nostro club. Anche a Cremona siamo partiti con due ragazzi del '93 titolari dal primo minuto".

A chi dedica il salto in Serie B?

"Dedico la promozione alla mia famiglia. Il lavoro da direttore sportivo ti porta spesso lontano dalla famiglia e dai propri cari: i miei tre figli Filippo, Lucrezia ed Elisabetta sono stati cresciuti, soprattutto, da mia moglie Lara, visto che in questi anni non sono mai stato in casa, ma sempre sui campi. Ci tengo a dir grazie a tutti loro con questo piccolo gesto. Oggi fra l'altro sarebbe stato anche il compleanno di mio padre, l'ho perso quando avevo otto anni. Evidentemente era destino che le cose dovessero andare bene. L'ho sentito vicino da lassù e questo grande traguardo è anche per lui...".