ESCLUSIVA TLP - FeralpiSalò, Pinardi: "Cambio ruolo per questo progetto. Età media: cosa dirò un giorno a mio figlio?"

ESCLUSIVA TLP - FeralpiSalò, Pinardi: "Cambio ruolo per questo progetto. Età media: cosa dirò un giorno a mio figlio?"TMW/TuttoC.com
Alex Pinardi
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
domenica 18 agosto 2013, 14:00Interviste TC
di Sebastian DONZELLA

Oltre 300 presenze con più di 50 gol tra Serie A e B. Il curriculum di Alex Pinardi è di tutto rispetto e, per questo, la FeralpiSalò ha deciso di puntare su di lui. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il regista classe '80, ex tra le altre di Atalanta, Lecce e Cagliari.  

Dopo piazze storiche, una squadra giovane. Perché?

"Ho scelto Salò perché la società è piccola ma compatta: rispetto ai team più grandi e blasonati c'è molta meno confusione e tanta voglia di fare. Qui si lotta tutti uniti verso un unico obiettivo. La FeralpiSalò ha dimostrato di voler credere in me, io ho deciso di ridurmi l'ingaggio per loro. Diciamo che ci siamo venuti incontro. Ringrazio per questo il DS Eugenio Olli e il presidente Giuseppe Pasini. Non li conoscevo ma ho scoperto che sono ottime persone con in testa un progetto serio. Il mio contratto è annuale, anche se sul piatto c'era anche il secondo. Ma io non amo essere un peso sulle spalle di una società: la prossima stagione ci sarò solo se me lo merito".

A proposito di obiettivi. Quello principale saranno gli spareggi promozione?

"Per il campionato è troppo semplice parlare di play off. Metà delle squadre vi accederanno e senza retrocessioni ci proveranno un po' tutte. Noi dobbiamo essere consapevoli che siamo allo stesso livello delle altre: solo Cremonese, Virtus Entella e Vicenza mi sembrano un gradino sopra".

Sarai uno degli uomini più esperti in campo. Ne sentirai il peso? 

"Spero di poter trasmettere la mia esperienza ai più giovani. Sarebbe una soddisfazione per me, anche perché alla FeralpiSalò da anni si punta su ragazzi molto interessanti con un futuro che potrebbe essere anche nelle serie superiori. Comunque anch'io sto imparando tanto. Quest'anno cambierò ruolo in campo. Mister Scienza mi ha chiesto di arretrare davanti la difesa, non di giostrare intorno alle punte. Per ora mi sto trovando bene ma bisogna rodare meglio i meccanismi". 

Dopo la parentesi a Cremona nell'anno passato continua la tua esperienza in Lega Pro. Differenze con le altre serie?

"Rispetto a Serie A e B ce ne sono molte. Questo inserimento dell'età media non consente alle squadre di mettere in campo la migliore squadra possibile. Rimangono fuori tanti bravi giocatori mentre in campo ci vanno dei ragazzi il cui unico merito è quello di avere un'età bassa. Sono poche le squadre come la FeralpiSalò che puntano sui giovani perché bravi e non per i contributi. Io sono stato fortunato a trovare squadra ma per tanti non è stato così. Per questo sono favorevole allo sciopero e alle eventuali altre iniziative che verranno portate avanti dall'AIC. Tra Coverciano e Novarello, quest'anno, c'erano circa 100 disoccupati. Tutti buoni giocatori, con carriere sparse tra Serie A, B e C. Eppure di loro solo uno o due hanno trovato contratto. Un numero insostenibile se si pensa a quanti di loro hanno famiglia".

L'obiettivo della Lega è di diventare il vivaio d'Italia...

"Credo sia l'opposto. Questa battaglia va fatta proprio per i giovani. I più grandi rimangono fuori ora, i più piccoli usciranno dal giro della Lega Pro crescendo. Non mi va che un giorno mio figlio scenda in campo solo perché giovane anagraficamente. Cosa potrei dirgli io, da padre? Non credo sia il metodo giusto per far crescere i nostri giovani".