Fontana: "Le outsider non mancano, lavoro e programmazione fanno la differenza"
Gaetano Fontana, tecnico di grande esperienza e profondo conoscitore della Serie C, analizza ai microfoni di TuttoC.com l’andamento dei tre gironi, tra certezze, sorprese e prospettive per la seconda parte di stagione.
Una giornata strana: Trento ferma il Vicenza?
"Il Vicenza sta disputando un campionato di altissimo livello, da capolista solida e consapevole, con cinque lunghezze di vantaggio su Lecco e Brescia. Il pareggio di Trento non è un passo falso: è un risultato che conferma la forza del gruppo e la difficoltà di mantenere sempre un percorso netto. Il Trento, pur avendo un organico inferiore, è una squadra organizzata e con valori importanti: uscire indenni da quella trasferta resta comunque un segnale positivo."
Livorno sconfitto a Perugia: cosa succede ai labronici?
"Il Livorno è ancora alla ricerca dei propri equilibri. La qualità non manca, ma serve tempo per costruire una struttura stabile e per far sì che il lavoro dell’allenatore porti frutti concreti. È una fase di transizione, nella quale la continuità può arrivare solo attraverso la pazienza e la fiducia nel progetto."
Terzo cambio in panchina per il Perugia: la situazione si è davvero risolta?
"Con l’arrivo di Giovanni Tedesco il Perugia ha ritrovato la vittoria, e questo è già un passo avanti importante. È chiaro che non tutti i problemi spariscono da un giorno all’altro, ma ripartire da un successo significa ridare fiducia a un ambiente che aveva bisogno di certezze."
Brescia e Lecco ancora in corsa per il primo posto?
"Sì, entrambe stanno facendo un ottimo lavoro. L’obiettivo è restare vicine alla capolista Vicenza, senza perdere terreno. Il campionato è lungo e gli equilibri possono cambiare rapidamente."
Il Lecco può essere definito la sorpresa del girone?
"Sicuramente sì. È una squadra che ha saputo costruirsi un’identità precisa e che gioca con entusiasmo e solidità. Rappresenta una delle realtà più interessanti di questa stagione."
Una Serie C che regala molte sorprese anche nei tre gironi, con realtà emergenti come il Casarano nel Girone C.
"Sicuramente le outsider non mancano. Ogni anno spunta qualche squadra capace di andare oltre le previsioni, dimostrando che il lavoro e la programmazione possono fare la differenza. Il Casarano è un esempio concreto: ha saputo ricostruirsi, fare un mercato intelligente e oggi si sta ritagliando con merito un posto in zona playoff."
La tecnologia può davvero aiutare il calcio?
"A mio avviso sì, e non poco. Il problema è culturale: nel nostro Paese c’è ancora resistenza verso il cambiamento, anche quando porta benefici evidenti. Nel mondo lo sport si evolve grazie alla tecnologia, ma noi restiamo troppo legati alle vecchie abitudini. Dobbiamo imparare a seguirne il passo."
Quanta voglia ha di tornare in panchina?
"Mi manca molto il campo, ma oggi è una mia scelta. Diverse società mi hanno contattato, ma non ho ancora sentito la spinta giusta. Aspetto un progetto che mi stimoli davvero: quando arriverà, sarò pronto a ripartire con l’entusiasmo di sempre."
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