Grillo: "Triestina? Servono più controlli da parte delle autorità competenti"

Il direttore sportivo Simone Grillo, ex dirigente della Triestina, ha analizzato a TuttoC.com l'attuale situazione della terza serie partendo proprio dagli alabardati: "Il problema della Triestina è quello di tante squadre che vediamo sparire ogni anno. Se ci fossero più controlli da parte delle autorità competenti non si arriverebbe sempre all'ultimo con situazioni traballanti. Ok i punti di penalizzazione, ma da scontare nella stagione in corso, perché scontandoli nella stagione successiva penalizzi i giocatori che arrivano, lo staff, l'allenatore e i dirigenti che faranno parte della nuova squadra. Ma il problema va comunque affrontato a monte: bisogna intervenire in tempo e non all'ultimo, quando si fa la corsa contro il tempo per iscriversi ed evitare la penalizzazione".
Infatti il dilemma è come riuscire ad affrontare una stagione con la consapevolezza di una pesante penalizzazione che andrà ad aggiungersi a quella già ricevuta?
"Quando arrivano certe penalizzazioni sono tanti punti e sembra quasi una condanna averli ad inizio stagione. Significa non poter fare un campionato da primi posti e la Triestina merita almeno la parte sinistra della classifica mentre negli ultimi anni è stata costretta ad arrancare nei bassifondi, anche se con l'arrivo di mister Tesser ha avuto un andamento molto positivo, 'da Triestina'. Chi non ce la fa, è giusto che si faccia da parte".
Era tutto fatto per Gorgone in panchina, ma la firma non è arrivata...
"Quando subentrano certi problemi va messa da parte la voglia di cominciare l'avventura con una maglia storica, che potrebbe fare la differenza in Serie C e guardare la realtà. Non sarà facile costruire una rosa all'altezza con questi problemi perché i giocatori importanti non andranno in una società in cui la situazione non è chiara. Se ci fosse chiarezza, come spero facciano, si potrebbe già affrontare il problema".
L'addio del ds Delli Carri?
"Non è un segnale positivo, non conosco le sue motivazioni e non sta a me giudicare, ma va preso atto e compreso che ci sono difficoltà. Da uomo, invece, di stare a pensare al contratto, ci si tira fuori ed è solo da apprezzare il gesto. Ripeto però che non conosco la situazione interna, da quello però che si evince e si legge posso solo apprezzare il gesto del collega".
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