Football Video Support, il rodaggio è appena iniziato. Maxi-recuperi, effetto collaterale inevitabile: ci abitueremo mai?

Il debutto del Football Video Support (FVS) in Serie C ha acceso i riflettori su una rivoluzione tecnologica che promette giustizia, ma a caro prezzo: i "maxi-recuperi" che stanno cambiando il volto delle partite. Con la prima giornata conclusa stasera, poco dopo le 23, e due chiamate a disposizione per squadra, il FVS ha generato una pioggia di revisioni, discussioni e, soprattutto, tempi di recupero mai visti prima in categoria. Ma siamo davvero pronti a questo nuovo calcio?
Il FVS ha fatto il suo ingresso trionfale già nel primo tempo di Perugia-Guidonia Montecelio, con la prima chiamata storica al Curi: l’allenatore ospite Ginestra ha chiesto e ottenuto un rigore, ribaltando l’ammonizione iniziale dell’attaccante Zuppel. Un successo che ha conservato la sua "card", mentre il collega Cangelosi ha sprecato la sua per un penalty non concesso su Joselito. Al Picchi, il big match Livorno-Ternana è stato un vero festival del FVS: dal rosso richiesto da Liverani (trasformato in giallo) alla lunga revisione di 3 minuti sul gol di Marchesi, fino alla testata punita con l’espulsione dopo una seconda chiamata produttiva. Non sono mancati momenti di confusione, come quando l’allenatore del Livorno, Formisano, si è visto negare il FVS per un fischio precedente che aveva interrotto il gioco.L’episodio più controverso, però, arriva da Carpi-Juventus Next Gen. Qui il tecnico Cassani ha sfruttato una lacuna del protocollo, chiedendo una revisione per un presunto rosso diretto al suo stesso giocatore, Lombardi, per far cancellare un secondo giallo. Una mossa strategica che ha funzionato, ma che ha spinto il designatore Orsato a intervenire d’urgenza, vietando da ieri chiamate FVS contro la propria squadra. La FIFA, si dice, discuterà presto di queste "zone grigie". Nelle gare serali, poi, la Salernitana di Raffaele ha aggiunto un altro tassello alla casistica: alla mezz'ora del primo tempo contro il Siracusa, il FVS ha confermato un fallo su Capomaggio in area, con l’arbitro che ha assegnato il rigore poi trasformato da Knezovic.
Le revisioni FVS, spesso lunghe, hanno fatto lievitare i tempi di recupero in modo impressionante. I dati della prima giornata parlano chiaro: 9 minuti nel secondo tempo di Livorno-Ternana, 10 in Latina-Atalanta U23, addirittura 12 in Virtus Verona-Cittadella. Anche il primo tempo ha visto picchi significativi, come i 9 minuti di Salernitana-Siracusa e i 7 di Ravenna-Campobasso. Tra le gare serali, spiccano gli 8 minuti di recupero nel secondo tempo di Salernitana-Siracusa e i 7 di Casertana-Team Altamura. Su 30 partite disputate, la media dei recuperi nel secondo tempo si attesta intorno ai 6,5 minuti, con alcune gare che superano abbondantemente i 10 minuti totali tra primo e secondo tempo. Un cambiamento epocale rispetto ai classici 2-3 minuti delle stagioni passate, frutto non solo delle revisioni FVS, ma anche di una nuova sensibilità arbitrale nel calcolare il tempo effettivo.
Questi numeri, però, sollevano una domanda: i tifosi si abitueranno a finali di partita che si protraggono così a lungo? Se da un lato il FVS garantisce maggiore precisione – come il rigore concesso alla Pro Patria o il rosso corretto a Virtus Verona – dall’altro le pause prolungate e le incertezze regolamentari, come visto a Carpi, rischiano di spezzare il ritmo del gioco e di disorientare il pubblico.
Con la prima giornata ormai in archivio, il FVS si conferma un’arma a doppio taglio. Le chiamate strategiche, le revisioni negate, le lunghe attese al monitor: tutto questo fa parte di un rodaggio che durerà probabilmente l’intera stagione. L’episodio di Salernitana-Siracusa, con il rigore assegnato dopo una chiamata FVS, dimostra che la tecnologia può fare la differenza, ma i casi controversi di Carpi e Livorno-Ternana evidenziano quanto ci sia ancora da limare. Intanto, i maxi-recuperi sono destinati a diventare la nuova normalità, almeno fino a quando non troveremo un equilibrio tra giustizia arbitrale e fluidità del gioco. La Serie C è appena entrata in una nuova era, e il viaggio, con le sue luci e ombre, è solo all’inizio.
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