INTERVISTA TC - Cicchetti: "Mi attendo un mercato diverso dal solito"

31.12.2020 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
INTERVISTA TC - Cicchetti: "Mi attendo un mercato diverso dal solito"

Ultimi giorni di questo  2020, anche per il calcio molto problematica e ricca di difficoltà per un mondo messo a dura prova dalla pandemia. Tuttavia è tempo di bilanci, dando uno sguardo alla sessione invernale di calciomercato che prenderà il via a partire dal prossimo 4 gennaio. Per parlare di questo e molto altro in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com è intervenuto l'agente Fifa Gianfranco Cicchetti:

Cosa dobbiamo attenderci dalla prossima sessione di mercato?

"Sarà un mercato largamente condizionato dalle ristrettezze economiche e dalla presenza delle liste, che di fatto limiterà il numero di trasferimenti. Prevedo un'ampia ricerca di attaccanti e tanti scambi tra i club, che proveranno soprattutto a fare mercato in uscita, piazzando altrove gli esuberi. Mi attendo una sessione diversa del solito, per i noti motivi che attanagliano il sistema e con il nuovo regolamento delle liste chiuse. Mi aspetto diverse squadre protagoniste, le più attive mi sembrano Padova, Avellino, Palermo, Arezzo e Piacenza, ma tutte proveranno a rinforzarsi per puntare ai rispettivi obiettivi".

Anche i suoi assistiti sono destinati a cambiare casacca?

"Qualcuno potrebbe cambiare squadra. Non sono un amante dei trasferimenti a stagione in corso. Credo siano utili o necessari solo per un drastico miglioramento economico o di categoria o perché non si trova spazio nel club di appartenenza. Bruno Vicente (centrocampista Catania), Giovanni Graziano (centrocampista Pro Vercelli) e Danilo Giacinto Ventola (attaccante Imolese) potrebbero cambiare casacca durante questa sessione. Valuteremo le eventuali proposte e possibilità che offrirà il mercato, nell'intento di fare la scelta giusta. Per gli altri sarà il momento di approfondire ogni singola situazione e valutare eventuali interessamenti, anche in chiave mercato estivo. Ad esempio i babies Vitale (2001, Foggia) e Samele (2002, Monopoli), due tra i più giovani maggiormente utilizzati della serie C. Normale che abbiano catalizzato interesse per la loro comprovata prospettiva futura. 

Finora il campionato di serie C sta rispettando le aspettative della vigilia, oppure ci sono delle sorprese?

"Il Renate è sicuramente la sorpresa non solo del girone A, ma dell'intera serie C. Insieme al Pontedera e al Matelica, sono tra i club più virtuosi della terza serie, nel rapporto qualità/spesa. Complimenti a questi tre club per la loro programmazione. Nel girone B mi aspettavo quest'equilibrio e credo sarà così fino all'ultima giornata, mentre nel girone C, sinceramente non mi sarei aspettato che la Ternana facesse il vuoto in questo modo. Direi soprattutto per meriti propri più che per demeriti degli avversari"​​​​​.

A suo avviso come ha gestito la Lega Pro il campionato, vista la situazione legata al covid?

"Direi molto bene. Il protocollo e l'organizzazione hanno retto nella stragrande maggioranza dei casi, il campionato ha avuto finora un andamento molto regolare, con pochi recuperi ancora da disputare. Visto quanto sta succedendo, direi che si possa considerare una piccola vittoria".

Spesso si parla di sostenibilità della serie C soprattutto adesso, secondo lei ci sono soluzioni per favorire la sopravvivenza di questa categoria così importante?

"Il discorso sarebbe molto lungo, impossibile riassumerlo in poche righe. Il sistema è palesemente in sofferenza, un dato emerso già prima dell'emergenza Covid-19. Servono interventi rapidi e profondi, incentivare ancor di più lo sviluppo dei vivai e l'utilizzo dei giovani. La terza serie deve tornare ad essere sostenibile e appetibile, ma soprattutto il serbatoio del nostro calcio. Non dimentichiamoci che tanti Campioni del Mondo della Nazionale del 2006 erano prodotti della serie C. E' un dovere tornare a scovare e sfornare altri nuovi campioni".