INTERVISTA TC - Condò: "Pro Sesto rivelazione ma vedo favorita un'altra squadra"

10.03.2023 12:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Condò: "Pro Sesto rivelazione ma vedo favorita un'altra squadra"

Il direttore sportivo Luigi Condò, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com, ha analizzato la situazione del Girone A di Serie C:

La Pro Sesto non molla il vertice della classifica.
"Credo che sia la vera rivelazione del girone. Una squadra molto giovane, che gioca un buon calcio. Farà sicuramente i playoff, non so se riuscirà a tenere questo passo fino alla fine, ma è la vera sorpresa perché nessuno immaginava potesse fare questo tipo di campionato".

Chi vede favorita per la promozione?
"Fino alle ultime due giornate sarà una bagarre. Ci sono tante squadre in pochi punti. Fino alla fine non sarà facile pronosticare chi vincerà, tra poco inizierà il caldo. Conterà con quali condizioni fisiche e mentali arriveranno le squadre alla fine. Per organico il Vicenza è superiore alle altre, ma lo stesso Pordenone lo è. La Feralpi ha un'ottima squadra e dirà la sua. È difficile pronosticare la vittoria finale, sebbene io veda favoriti i biancorossi, nonostante i 4 punti di ritardo. Credo nell'importanza dell'organico e con un filotto di vittorie può far suo il torneo. Non è semplice perché il girone è equilibrato e chi sta davanti continua a vincere".

A proposito del Pordenone, settimana particolare con il cambio in panchina.
"L'esoneri di Di Carlo è stata una decisione che ha colto un po' di sorpresa. Parliamo di un tecnico con esperienza, che poteva servire in questa fase del campionato. Chiaro che la società se ha deciso così non può essere giudicata dall'esterno. Di Carlo ha dimostrato il suo valore in carriera, nonostante i risultati recenti è inaspettato l'esonero. Una scelta rischiosa a questo punto, ma il club se l'ha fatta ha sicuramente avuto le sue ragioni". 

Cosa potrà fare mister Stefani?
"Un tecnico alla prima esperienza tra i professionisti, subentra in un momento così delicato e ovviamente non ha l'esperienza di Di Carlo. Ma conosce l'ambiente e gran parte dei giocatori. Quello potrebbe facilitargli il lavoro".

A Padova si vocifera di un addio di Mirabelli. 
"Il Padova per blasone, quest'anno sta venendo meno rispetto alle aspettative di inizio stagione. Una squadra in ritardo rispetto ai programmi iniziali della società credo, dispiace vederla in quella situazione di classifica. Mirabelli è un direttore sportivo con un'esperienza importante, normale che in questa categoria abbia mercato".

E in parallelo potrebbero esserci novità anche a livello societario.
"Il club ha appeal, una società gloriosa con un grande passato. Sicuramente ha una storia sulla quale poter investire, una piazza con un seguito importante di pubblico. C'è stata una smentita e quindi l'attuale proprietà vuole andare avanti. Se riesce a costruire una buona squadra e azzeccare l'annata, per la quale ci vuole una discreta percentuale di fortuna, può salire di categoria. Non è una società che merita di stare a lungo in Lega Pro".

La Triestina continua a stazionare nella zona bassa della classifica. 
"Un dispiacere vederla lì. Parliamo di una piazza bellissima, che vive di calcio, con una passione paragonabile a quella che troviamo al Sud. Una piazza gloriosissima che ha scritto pagine di storia del calcio italiano. Sono passati da Trieste grandi allenatori, giocatori e dirigenti. All'inizio si pensava potesse fare un torneo di alta classifica e questa annata è una grande delusione. Mi auguro che a Trieste si possa tornare a fare calcio in un certo modo e che torni nelle categorie che le competono".