INTERVISTA TC - Dg Pontedera: "Felici di rappresentare una eccezione"

20.07.2018 06:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Paolo Giovannini
TMW/TuttoC.com
Paolo Giovannini

Prenderà il via oggi con il raduno in città la stagione 2018/19 del Pontedera. Per conoscere progetti e ambizioni della formazione granata, TuttoC.com ha intervistato il direttore generale Paolo Giovannini, alla sua settimana annata consecutiva nella città della Vespa.

Che squadra si presenterà ai nastri di partenza del campionato?
"La nostra sarà una squadra molto rinnovata. Abbiamo cambiato tanti giocatori e avremo una età media ancora più bassa, visto che come over avremo tre classe '94 come Calcagni, Pinzauti e forse l'attaccante che dovrebbe essere Zamparo, se verrà. Una squadra molto giovane ma come sempre con grande voglia di stupire e mettere in vetrina qualche ragazzo, come facciamo ogni anno".

Sul mercato avete centrato tutti gli obiettivi che vi eravate prefissati?
"Sì, siamo felici delle operazioni concluse. Abbiamo rinnovato ma quelle che abbiamo preso erano tutte prime scelte: un mix di giocatori arrivati in prestito e qualcuno di nostra proprietà che cercheremo di valorizzare negli anni ma per noi è una soddisfazione anche veder passare da qui giocatori che poi si affermano in categorie superiori. Chiaramente ogni anno è sempre più dura, perchè non cambiamo mai modo di lavorare e su 23 giocatori che partiranno ci sono 17/18 under, in un campionato così difficile dove c'è tanta voglia di emergere, playoff allargati e squadre sempre più competitive. Prima per noi era un vanto affrontare squadre come Pisa, Livorno o Lucchese, oggi rappresenta la normalità, al di là delle differenze di ambizioni e di programmi".

Dobbiamo attenderci altri movimenti nelle prossime settimane? Per Zamparo ci sono novità?
"La squadra è quella che partirà oggi, con l'aggiunta di Zamparo che deve ancora arrivare. Stiamo aspettando l'evolversi della situazione del Cuneo. Francamente non sappiamo nemmeno con chi dobbiamo parlare, c'è un ricorso in atto. Col procuratore ci siamo sentiti ma per correttezza non abbiamo ancora fatto niente".

Calcagni e Gargiulo continueranno a vestire la maglia granata?
"Entrambi hanno qualche richiesta però restano volentieri a Pontedera. Gargiulo è ancora un '96 e ha fatto trenta partite da titolare la scorsa stagione. Per noi non ci sono problemi, se ci sarà una loro partenza ci saranno dei nuovi arrivi altrimenti resteremo così. Dispiace un po' per Gargiulo, perchè sembrava tutto fatto con la Salernitana, poi sono nate delle questioni con il procuratore, che non hanno permesso il trasferimento, anche se io nutro stima per entrambi, sono convinto che si presenterà in ritiro senza mal di pancia perchè a Pontedera si sta bene e questi sono due profili che sarebbero difficili poi da sostituire. Non farò niente per trattenerli qualora ci fossero delle possibilità importanti però i ragazzi hanno mandato segnali di distensione. Sono felici di sposare la causa. Partiranno con noi e poi vedremo".

Nella crisi economica che sta flagellando la Serie C il Pontedera rappresenta una piacevole eccezione. Qual è il vostro segreto?
"In sette anni il bilancio preventivo è sempre stato rispettato, anzi il più delle volte è stato chiuso in attivo rispetto alle condizioni iniziali. Siamo sempre molto prudenti. La nostra forza è che di fronte alle difficoltà non ci siamo mai spaventati, abbiamo sempre continuato a lavorare con fiducia, senso di responsabilità e autocritica. Spesso le società si fanno prendere la mano, cambiando allenatori e modificando la rosa, inserendo over per aggiungere esperienza. Noi possiamo dire di aver raggiunto sempre gli obiettivi senza aver mai cambiato un allenatore, cercando di vendere a fine stagione i pezzi pregiati. In questo rappresentiamo veramente una eccezione. E siamo felici di questo. Difficilmente si trovano società che dopo aver raccolto due punti in sette partite, o tre punti in otto come avvenuto l'anno prima con Indiani, tengono in sella l'allenatore e vanno avanti con lo stesso gruppo, cercando di risolvere i problemi col lavoro settimanale, senza fare ribaltoni o trovare per forza dei capri espiatori".