INTERVISTA TC - Ds Sudtirol: "Galuppini? Ecco come stanno le cose"

17.01.2022 21:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Sudtirol: "Galuppini? Ecco come stanno le cose"
TMW/TuttoC.com

A tutto mercato. Con un occhio alle tante, forse troppe, partite in poche settimane. TuttoC.com ha intervistato Paolo Bravo, direttore sportivo del Sudtirol, capolista del Girone A.

Iniziamo dal nome caldissimo, Galuppini. Sembra sempre a un passo da voi ma poi l'ufficialità non arriva mai...
"Credo sia una cosa molto difficile, stiamo valutando altri profili. Il giocatore ha espresso il suo gradimento ma il Renate, come è giusto che sia, fa le sue valutazioni. Il club lombardo ha le sue aspettative e le rispetto".

Quanto tempo durerà ancora la trattativa?
"Credo che il tempo sia già andato tanto oltre, diciamo che fino a metà settimana aspetterò. Anche perché spero di concludere l'arrivo della punta, nel caso non sarà Galuppini, entro fine settimana".

Tantissimi i nomi accostati all'attacco altoatesino.
"Smentisco tutti i nomi usciti, a parte ovviamente Galuppini. Ci sono altri due attaccanti che stiamo trattando, preferisco non fare nomi: entrambi due profili di C funzionali al progetto".

Nemmeno Murano?
"Credo sia inarrivabile per noi: a livello economico non è un affare da Sudtirol, anche se ovviamente resta un giocatore davvero forte".

Intanto oggi avete ufficializzato l'arrivo di Mawuli dalla Lucchese. Altra trattativa lunga...
"Non è stato facile ma giustamente la Lucchese fa i propri interessi. Alla fine tutti hanno fatto un passo avanti tagliandosi qualcosa e siamo arrivati a dama. Parliamo di un giocatore di prospettiva, sono contento di averlo preso. Era giusto fare un’operazione di questo genere, un'operazione da Sudtirol".

Resta aperta anche la questione terzino.
"Ne cerchiamo uno giovane: Noce dell'Ancona e Renault dell'Atalanta sono due profili che ci piacciono. Ma non sono i soli".

Capitolo uscite: Candellone e Fischnaller che faranno?
"A me piacerebbe continuare con tutti i ragazzi con cui ho iniziato il campionato. La rosa non è ampia: ho 21 giocatori con Beccaro che sta rientrando dopo 3 mesi. Questo significa che devo rimpinguare la squadra. Per questo Candellone e Fischnaller potrebbero rimanere, il Sudtirol aspetta segnali dal campo. Che segnali? Entrambi non hanno fatto benissimo finora, aspetto che mi diano segnali importanti per non avere dei dubbi".

Non è la prima volta che il Sudtirol staziona così in alto. Ma è la prima volta che conduce un mercato per salire in B.
"Rispetto agli altri anni il mercato è cambiato anche perché la dimensione societaria è cambiata. Il progetto va avanti da anni e dopo la creazione del centro sportivo e il rinnovamento dello stadio, con una squadra sempre più competitiva di anno in anno adesso si è arrivati a pensare al salto di categoria".

Paradosso finale: la Coppa Italia da obiettivo può diventare un grosso impedimento.
"Per noi la Coppa Italia è e resta un evento positivo: sia per la valenza del trofeo sia per il fatto che siamo fermi da tanto, causa Covid, e non abbiamo potuto fare amichevoli. Diciamo che dovremo giocare tante gare ravvicinate e, senza voler far polemica, spero tanto di non dover giocare con la Berretti nella semifinale di ritorno di Coppa con l'Andria perché mi tocca dar precedenza al campionato".

Con una pandemia così imprevedibile, però, quale potrebbe essere la soluzione?
"Credo che allungare il campionato di 15-20 giorni sia una ipotesi che avrebbe soddisfatto tutti, mettendo tutte le squadre in condizione di prepararsi al meglio per il girone di ritorno. E lo dico pur essendo in una situazione migliore di altri, dal momento che il focolaio nel nostro spogliatoio c'è già stato d è ormai passato. Onestamente chiamando tutte e 60 le società, la maggior parte avrebbe optato per lo slittamento del finale di stagione. Ma, e su questo voglio essere chiarissimo, ci adeguiamo alle decisioni della Lega".