INTERVISTA TC - Fiorin: "Nel Monza stesso pensiero positivo del Milan"

22.06.2020 19:00 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Fiorin: "Nel Monza stesso pensiero positivo del Milan"
TMW/TuttoC.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

L'ex allenatore dell'Ascoli, Fulvio Fiorin, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com. Il tecnico lombardo, in questa stagione alla guida del Milano City in Serie D, ha detto la sua sul successo del Monza.

Conosce bene il Milan e il Monza avendo allenato nei settori giovanili di entrambe. Vede analogie?
"Sì, conosco molto bene queste realtà. Ho iniziato a lavorare nel 1988/89 a Monza sotto il presidente Giambelli nella gestione Marrtta-Terraneo. Dopo un paio d'anni sono passato al settore giovanile del Milan. Quello che accomuna soprattutto il contesto culturale di Monza e della Brianza con il Milan di allora è il pensiero positivo basata sul saper fare, su un'organizzazione mosse da grande passione e grande ambizione". 

Si può dire che Galliani e Berlusconi trasformano tutto in oro?
"Galliani e Braida iniziarono a Monza prima di aprire un ciclo con Berlusconi al Milan. Penso che ancora oggi abbiano voglia di fare e di dimostrare, nonostante facciano parte di un'altra generazione. Ma hanno voglia di lasciare ancora qualcosa al calcio. Ecco perché sono riusciti e vorranno fare ancora bene". 

Brocchi che mister è stato fin qui?
"Lui ha iniziato proprio nel settore giovanile il suo percorso da allenatore, quando avevamo impostato un modello formativo e propositivo di calcio, che sicuramente ha influito sul suo pensiero calcistico. E' uno di quei nuovi allenatori che hanno dei principi di gioco che è riuscito ad applicare anche in Serie C". 

Una programmazione che coinvolge anche il giovane direttore sportivo Antonelli.
"Cristian si è trovato al posto giusto e al momento giusto, ha avuto a disposizione una bella quantità di risorse che gli hanno messo a disposizione per un progetto tecnico ambizioso. Progetto condiviso con un direttore sportivo che, seppur giovane, conosce molto bene la categoria e quindi ha favorito questa condivisione per arrivare al risultato finale. Il connubio è stato vincente. Le risorse economiche hanno fatto la differenza ma vanno abbinate a conoscenza e capacità". 

Ci si muove già per il futuro: si fanno i nomi di diversi ex Milan e di altri giocatori importanti per la categoria. 
"Il Monza sicuramente non si fermerà qui e punterà subito al salto di categoria, magari con l'aiuto proprio di qualche ex Milan e qualche giocatore di categoria superiore, attratto sicuramente dal progetto societario di Berlusconi e Galliani e tecnico di Brocchi e Antonelli. Chiaro che l'esempio del Monza non può valere per tutti i club di Serie C che magari hanno la stessa organizzazione, ma non le stesse risorse economiche. Avere i bilanci a posto è primario, fare passo dopo passo e impostare una metodologia che influenzi i prodotti del settore giovanile, che dovrebbe essere il sostentamento per le società". 

Il futuro di mister Fiorin?
"Ho qualche contatto ma voglio prima valutare le effettive capacità di poter sostenere un progetto tecnico nel quale riuscire a valorizzare le mie competenze e la mia esperienza. C'è soprattutto la voglia di far bene e di lasciare qualcosa di importante. Voglio muovermi a 360 gradi e trovare la giusta opportunità. Magari un progetto di prima squadra che però comprenda anche un contatto diretto col settore giovanile, cosa che è all'esterno è prassi normale ma che qui in Italia si fa fatica a mettere in pratica. O per esempio un progetto importante di settore giovanile professionistico che intenda lavorare su metodologie propositive e sistemiche che portino a livello europeo il nostro calcio, che fa fatica. Potrei tornare a fare il metodologo, che ho ricoperto per primo in Italia insieme a Pippo Inzaghi, figura già presente all'esterno ma non qui da noi. Mi piacerebbe anche fare formazione, l'allenatore degli allenatori, aspetto fondamentale per portare avanti un discorso. Gli allenatori sono cresciuti molto sul "cosa fare", poco sul "come fare" sul campo".