INTERVISTA TC - Foschi: "Turris e Montevarchi realtà interessanti"

17.11.2021 14:00 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Luciano Foschi
TMW/TuttoC.com
Luciano Foschi
© foto di Federico Gaetano

Il tecnico Luciano Foschi, attualmente senza contratto è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com per dare un suo parere sulla stagione di terza serie, dando un suo giudizio sui gironi, non sottraendosi ad esprimere il suo pensiero su tematiche più generali

Mister parliamo analizzando il girone A, all'inizio del torneo tutti hanno indicato come favorita il Padova adesso però in testa alla classifica c'è il SudTirol che ormai non può essere considerata una sorpresa. Come vede la lotta per la Promozione?

"Sicuramente la compagine veneta per struttura, rosa e guida tecnica resta la principale candidata alla Promozione in serie B tuttavia il SudTirol sta facendo molto bene. Sono ormai anni che la compagine dell'Alto Adige cresce, lo ha fatto a livello di strutture ed organizzazione. Credo non ci siano club in terza serie ad essere strutturati come loro, riguardo al loro campionato stanno approfittando di alcuni passaggi a vuoto del Padova anche se è ancora molto presto. Non sorprende il Renate, altro club dove si fa calcio in maniera razionale con grande rispetto dei ruoli di ciascuno. Ricordo fui il primo a portarli ai playoff, da allora sono cresciuti ulteriormente. Rispetto alle indicazioni della vigilia, probabilmente Mantova e Pro Vercelli stanno andando al di sotto delle aspettative, mi piace il Trento per il resto c'è tanto equilibrio. Ci sono squadre con valori anche nella parte bassa della classifica".

Nel girone B si sono staccate al momento Reggiana, Modena e Cesena si può parlare di fuga o c'è ancora spazio per possibili rientri di altre squadre?

"Il vantaggio è rilevante soprattutto perchè stiamo parlando di squadre di grande spessore, alla lunga ritengo che Reggiana e Modena abbiano qualcosa in più rispetto al Cesena in quanto a profondità della rosa. All'inizio del campionato mi attendevo di più da Siena, Virtus Entella e Pescara, certo possono recuperare ma onestamente è difficile lo possano fare verso tutte e tre le squadre di testa, bisognerebbe ci fosse un crollo verticale di tre squadre. Probabilmente c'è ancora più equilibrio in questo raggruppamento, basti vedere la minima distanza tra playoff e playout di sole tre lunghezze. Fra le squadre che mi piacciono fino a qualche settimana fa c'era l'Imolese che però nelle ultime settimane ha fatto registrare qualche passaggio a vuoto, mentre voglio sottolineare il cammino dell'Aquila Montevarchi. E' la squadra più giovane dietro alla Juventus Under 23, va a corrente alternata ma riesce ad esprimere un calcio di eccellente fattura, credo che nel girone di ritorno possano fare anche meglio, togliendosi delle soddisfazioni".

Nel girone C anche quest'anno il Bari è favorito ma sembra avere una concorrenza nutrita

"Sulla carta è la squadra ad avere le maggiori potenzialità ma alle sue spalle ci sono squadre del livello e blasone di Palermo e Avellino in grado di impensirirla. Voglio spendere una parola per la Turris, la squadra di Caneo mi piace molto soprattutto per quello che esprime in fase offensiva, è fonte di isprirazione per noi tecnici, è un tipo di calcio che emoziona. Prende anche tanti gol ma quando uno vede giocare la compagine corallina sicuramente si diverte".

Ad inizio di ogni campionato la parola più gettonata è progetto, poi però i molti cambi di allenatore che avvengono ad ottobre e novembre fa capire che si cambia idea rapidamente: cosa ne pensa a riguardo?

"Il concetto è molto ampio ed articolato, l'azienda calcio è diversa dalle altre in cui ad ogni uscita corrisponde una entrata. Inizialmente bisogna spendere poi potranno arrivare delle entrate. Ci deve essere consapevolezza del materiale umano che si ha disposizione, spesso si esonera i colleghi per valutazione erronee. Certo maggiore è il potenziale economico, più si ha la possibilità di acquisire elementi di qualità ed avere ambizioni in linea con quanto speso. Non sempre questo accade quindi accadono molte situazioni di cambi di panchina".

Altro argomento è quello delle seconde squadre, se ne è parlato molto anni fa ma l'unico club ad aderire è stata la Juventus. Cosa ne pensa? era una riforma da pensare in maniera diversa?

"All'estero viene fatto con regolarità ma non so onestamente quali sono le regole. Tuttavia noi in Italia come nostra consuetudine prendiamo le cose e poi le applichiamo a modo nostro. Ci vuole chiarezza di regole, e soprattutto permettere ai giocatori delle seconde squadre di andare in prima squadra anche nella Juventus non mi ricordo di calciatori passati dall'under 23 alla formazione militante in serie A, se non in sporadici casi di assenze dei titolari".

Discorso similare si può fare sui giovani, gli ultimi risultati non positivi della nazionale azzurra ha fatto tornare in voga il tema

"Anche in questo caso in serie C si fanno giocare i giocatori giovani per avere il contributo legato al minutaggio e non in quanto meritevoli di scendere in campo. Probabilmente è un fatto di mentalità, ma su questo se vogliamo crescere c'è ancora tanto da lavorare. Se un calciatore ha qualità deve esser fatto giocare senza soffermarsi alla carta d'identità".