INTERVISTA TC - Graziani: "Monza ha due squadre, Pontedera top"

07.04.2020 17:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Graziani: "Monza ha due squadre, Pontedera top"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Gabriele Graziani, a lungo giocatore professionista e attuale allenatore della Governolese tra i dilettanti, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare la situazione odierna.

In questo momento che sei a casa quanto ti manca il calcio?
"Molto, mi sento un leone in gabbia. Le cose che più mancano sono sicuramente il contatto con i ragazzi, lo stare insieme, gli allenamenti, il viverli con loro. E l'adrenalina del prepartita, la partita in se stessa, quello che comporta tutto l'evento della domenica. Queste sono le cose che mi mancano di più". 

Hai vestito tre maglie di club in C: Arezzo, Pistoiese e siena. Che ricordi conservi? 
"Bellissimi di tutte e tre le piazze. Chiaramente Arezzo è anche la mia città, dove sono cresciuto, dove la mia famiglia vive. E sentivo sicuramente una responsabilità maggiore, proprio perché venivo da quell'ambiente che conoscevo benissimo. Con Cosmi abbiamo vinto il campionato di C2, giocare per la città dove sei cresciuto è un privilegio importante. A Pistoia è stato un anno bellissimo, sebbene ci siamo salvati ai playout e quindi sportivamente non è stato il massimo. Ma all'interno dello spogliatoio si son cementate amicizie veramente importanti. Siena è stata personalmente e di squadra un'annata difficile. Un peccato perché era un'ottima squadra con una buona società e una bellissima città. Però è stato un anno da dimenticare". 

Che momento stanno vivendo?
"Sicuramente in linea con i progetti che si sono prefissati. L'Arezzo era partito male ma si è ripreso alla grande, sono contento perché Di Donato è un amico e gli auguro tutto il bene. Così come a Dal Canto a Siena che sta facendo molto bene, soprattutto fuori casa ha un rendimenti incredibile. La Pistoiese ha balbettato un pochino ma secondo me è in linea con quello che la squadra può dare". 

Che giocatori ti hanno impressionato nelle tue esperienze?
"Ad Arezzo ho avuto la fortuna di giocare in coppia con Bobo Pilleddu, un attaccante completo anche e soprattutto nel sapersi sacrificare, aiutare la squadra e trascinarla nei momenti di difficoltà. Era veramente completo a 360 gradi, in campo e nello spogliatoio. Secondo me è stata una pedina fondamentale. A Siena il più talentuoso era D'Ainzara, che aveva già esordito in Serie A con l'Ascoli, aveva grande tecnica con un mancino devastante, un giocatore di grande talento che secondo me ha fatto un po' meno di quelle che erano le sue potenzialità. A Pistoia ricordo il povero Imbriani, Legrottaglie, i due fratelli Zenoni. Come professionalità mi ha colpito Stefano Pioli con la sua grande intelligenza sia calcistica che umana". 

Del Girone A possiamo considerare il Pontedera come sorpresa?
"Secondo me sì, sono contento che lo sia. Mister Maraia è un tecnico intelligente e competente e la società ha dimostrato che con le idee si può arrivare dove magari economicamente non si hanno chissà che risorse. Ma con la programmazione e le idee il Pontedera sta facendo grandi cose e ha portato avanti un progetto che sta dando i suoi frutti. Una sorpresa nata da una programmazione e da un modo di far calcio intelligente, ne sono contento". 

Monza la super-certezza.
"Sono convinto che il Monza con questa squadra arriverebbe nella metà alta della classifica in Serie B. Ha a disposizione due undici di grande qualità, non ha badato a spese, a scegliere qualità, è una super corazzata. Dal primo minuto della prima giornata non ha avuto il minimo problema. Può veramente dire cose importanti in Serie B".