INTERVISTA TC - Pro Sesto, Castella: "6 risultati di fila? Importante è salvezza finale"

Domenica scorsa c'è stato il derby del cuore di Carmine Castella, socio e dirigente della Pro Sesto ed ex presidente del Seregno. I microfoni di TuttoC.com lo hanno raggiunto per carpire le sue emozioni dopo che i biancocelesti sono riusciti a fare il blitz in casa degli azzurri, conquistando il sesto risultato utile consecutivo e abbandonando l'ultimo posto in classifica: "E' come quando incontri una vecchia fidanzata che ti piace ancora. Ma abbiamo vinto noi e ne sono rimasto contento: mi dispiace solo per i tifosi del Seregno, ma a noi servivano quei punti, erano troppo importanti. Il pareggio non avrebbe accontentato nessuno, quindi era inevitabile che qualcuno ne uscisse scontento. Mi è dispiaciuto che sia capitato a loro, era meglio se fosse capitato ad un'altra squadra".
Parole da cui si evince ancora del sentimento nei confronti del Seregno.
"Sì, c'è. Il Seregno è la squadra in cui ho giocato da piccolino e ne sono stato presidente. Essere andati via non vuole dire che non ci sia più affetto, anzi c'è sia per la società sia per i tifosi".
Come già evidenziato era però troppo importante il successo della sua Pro Sesto.
"Ora amo un'altra squadra, dove sei devi cercare di fare bene, di fare più punti possibile, ma non si rinnega mai il passato: se sei stato innamorato di una persona non puoi rinnegare l'amore che hai provato. Spero che anche loro possano riprendere a macinare punti da domenica prossima e sono contento di averli fatti io domenica scorsa. Il Seregno d'altronde meritava qualcosa in più, ma il calcio è crudele e al primo errore commesso abbiamo fatto gol noi. Quando prima loro hanno preso una traversa, c'è stato un gran salvataggio di Ghezzi, forse - ahimé! - c'era pure un mezzo rigore, ma il calcio si compensa".
Anche perché è stato il vostro sesto risultato utile di fila, oltre che la seconda vittoria esterna.
"La squadra è stata costruita molto bene dal direttore sportivo Jacopo Colombo e sta dimostrando grandi valori. Abbiamo cominciato il campionato in modo sfortunato, con gli episodi che hanno sempre girato al contrario. Ora stiamo raccogliendo qualcosa in più di prima, ma la realtà è che siamo gli stessi di prima: non siamo né più né meno bravi di prima. Il cammino è ancora lungo e non mi soffermerei su questi sei risultati di fila. Io sono sempre stato abituato a stare in squadre di bassa classifica (a Seregno così come a Monza), abbiamo sempre fatto campionati 'difficili' e il risultato non è quello della battaglia ma quello della guerra. Il nostro obiettivo è quello di essere ancora in categoria a maggio. Un punto in più o in meno oggi fa poco, l'importante è arriva a 43 a maggio".
Ad inizio campionato si parlava di avere come obiettivo una salvezza più tranquilla della scorsa stagione, quindi che non arrivasse all'ultima giornata...
"Se mi salvo all'ultima, alla penultima o alla terzultima non cambia niente. Il finale del film deve essere quello: l'importante è salvarsi. Ma i risultati li vogliamo fare noi come anche gli altri. Bisogna anche essere fatalisti: a noi va bene la salvezza, comunque arrivi. Si può passare anche dai playout, anche se noi non li vogliamo fare, non è che ci accontentiamo. Anche se guardando la classifica oggi siamo in zona playout: io oggi dico che l'importante è essersi salvati a fine campionato. La società - nelle persone di Ferrero, Albertini, Fraschini, Castella Pezzetti, Colombo - fa lavorare serenamente la squadra e non alza mai i toni. Siamo una società dal profilo basso e serio: questo aiuta molto e aiuterà in futuro i ragazzi a lavorare in modo sereno. Soprattutto a capire che i risultati non sempre sono positivi, bisogna essere bravi quando sono negativi, mantenendo la calma e la serenità per cambiare il trend. Ora non mi pongo problemi".
Ad inizio stagione, però, la situazione non era così buona: siete partiti con l'handicap di una serie negativa.
"La serenità non vuole dire fare o meno punti, la serenità è ciò che la società trasmette ai suoi dipendenti. Purtroppo nelle prime sei partite non ci girava niente, infatti secondo me siamo stati sfortunati. Prima o poi, però, per la legge dei grandi numeri doveva cambiare il trend: le squadre che lottano per la salvezza è statisticamente provato che vivono un saliscendi, per cui oggi vado bene io per 3-4 giornate, domani vado male io e va bene il mio avversario, dopodomani ancora bene io. Alla fine per la legge della compensazione i punti da fare sono quelli. Abbiamo avuto la sfortuna che nelle prime giornate ci fosse un gol regolarissimo annullato contro la Pro Vercelli e sarebbe stato 2-2, contro la Pergolettese vincevamo 1-0 e poi ci sono stati due 'infortuni' che poi non abbiamo più commesso, col Fiorenzuola abbiamo fatto una buona gara e abbiamo pareggiato, col Renate abbiamo dimostrato manifesta inferiorità: è più forte di noi e dobbiamo ammetterlo, con la Giana un rigore all'87' dopo che avevamo un paio di palle-gol. Se uno tira, prende il palo e va dentro poi vince te lo ricordi; se invece prende il palo e la palla va fuori la bella azione te la dimentichi. Gli episodi pesano sulla bilancia di un campionato, ma io non voglio analizzare gli errori, voglio analizzare il percorso da qua in poi, nonché la serietà che la società sta dimostrando, oltre la maturità dei dirigenti, dei ragazzi e degli addetti ai lavori che sta premiando con i punti che stiamo facendo. Ma non dobbiamo essere bravi oggi, dobbiamo essere bravi dalla prossima partita".
Prossima partita che vi vedrà impegnati contro la capolista Südtirol.
"Noi da Cenerentola che siamo ci inchineremo davanti alla Regina Elisabetta, in questi casi non puoi che fare quello e dire vediamo. Noi giochiamo 90', si parte da 0-0, 11 contro 11, con una palla e poi chissà come finisce? Magari siamo bravi e strappiamo mezzo punto. Magari non abbiamo niente da perdere e la usiamo come nostro punto di forza. Loro sono un'armata che ha dimostrato di essere in assoluto la più brava con il Padova. Che cosa abbiamo da perdere? Andiamo in campo e vinca il migliore. Eppure con il Padova abbiamo già dimostrato che proprio proprio inferiori non siamo, infatti abbiamo pareggiato 2-2".
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