INTERVISTA TC - Procopio: "Questo è l'anno giusto per il Bari"

25.12.2021 14:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Gianluca Procopio
Gianluca Procopio
© foto di TC

Ex tecnico dell'Agropoli in D, nonché collaboratore tecnico in C nel Rimini di mister Petrone, mister Gianluca Procopio vanta un passato vincente sulla panchina sammarinese de La Fiorita (conquistò il double, con scudetto e coppa del Titano) e tanta gavetta nelle giovanili del Catanzaro e del Santarcangelo. Ora però è da un paio d'anni nelle giovanili della Salernitana, dove sta guidando con discreto successo la Primavera granata e ai microfoni di TuttoC.com - oltre a raccontarci questa esperienza - non ha lesinato un'analisi completa dei tre gironi di terza serie: "Abbiamo chiuso il girone d'andata con un ottavo posto, speriamo di fare bene anche nel ritorno quando sarà tutto un altro campionato, anche a livello di giovanili. Abbiamo portato tre ragazzi in prima squadra, sono stati infatti convocati per la sfida di Coppa Italia con il Genoa. Stiamo lavorando per la loro crescita, con l'obiettivo di portarne sempre di più in prima squadra, al di là dei risultati di classifica".

Anche in C si è appena concluso il girone di andata e si è già disputata anche la prima giornata di ritorno prima della sosta. Che valutazione dà dei tre raggruppamenti?
"Vedendo gli ultimi risultati penso che nel Girone A la lotta sarà fino alla fine tra Südtirol e Padova. Nel Girone B anche lì il duello vedrà come protagoniste Reggiana e Modena. Mentre nel Girone C il Bari difficilmente quest'anno si lascerà sfuggire l'opportunità  di essere promosso: le altre stentano nella continuità di risultati. Quest'anno è l'anno giusto per il Bari".

Tra tutte le realtà del Girone C lei conosce bene quella del Catanzaro: come vede la situazione in casa giallorossa? 
"E' una situazione strana, anche col cambio di allenatore i risultati sono altalenanti, dal pari con la Vibonese in casa alla sconfitta di Francavilla. Penso che dovranno intervenire nel mercato di riparazione cercando 4-5 profili di categoria che possano fare la differenza. Altrimenti sarà difficile".

Forse c'è stata troppa frenesia, anche nella decisione di allontanare il tecnico?
"E' la troppa pressione della piazza che non lascia lavorare in tranquillità. Sappiamo che al Sud, nelle grosse piazze, la pressione è tanta. Ma ripeto: manca anche qualcosa e nel mercato di riparazione bisogna far fare alla rosa il salto di qualità. E' una buona squadra, ma ci vuole ancora qualche elemento di spessore se si vuole puntare alla B".



Chi l'ha delusa di più?
"Non mi aspettavo la Vibonese fanalino di coda, ma anche il Messina nella zona calda e lo stesso Potenza. Spesso si vuole lavorare coi giovani, senza rendersi conto delle difficoltà di questo tipo di campionato".

In passato lei ha avuto modo di lavorare anche nel Girone B con il Rimini: quale è la sua analisi più dettagliata di questo raggruppamento?
"Non mi aspettavo di trovare il Teramo nelle parti basse della classifica, anche in considerazione di quanto fatto nella scorsa stagione in un girone più complicato come quello meridionale. Poi mi stupisce il Pescara: era stato costruito per vincere ed invece è a metà della zona playoff, anche se nell'ultimo periodo sembra aver ritrovato una certa continuità. Anche il Siena mi sento di dire che è una delusione".

Chiudiamo col Girone A?
"Secondo me quelle nei piani bassi erano abbastanza preventivabili. Sicuramente ci si aspettava qualcosa in più dal Mantova, che per importanza della piazza e per blasone non merita di lottare solo per la salvezza: credo che il tifo sia più esigente e non ci si accontenti".

E nelle ultime settimane è tornato anche l'incubo Covid un po' in tutte le categorie...
"Noi in Primavera cerchiamo di dire ai ragazzi di uscire il meno possibile, anche se con l'età che hanno è difficile, ma bisogna far loro capire che il virus ancora circola e che non bisogna essere superficiali. Anche un solo contagiato in uno spogliatoio rischia di far esplodere una situazione incontrollabile. Siamo vaccinati ma sappiamo che questo non impedisce di essere contagiati, per cui ci vuole l'impegno di tutti".