INTERVISTA TC - Scalese: “Monopoli? Vi spiego com’è andata. E sul Girone C…”

Manuel Scalese, ex direttore generale del Potenza ed ex direttore operativo della Fidelis Andria, ai microfoni di TuttoC.com ha analizzato il suo percorso in terza serie, dopo esser stato vicino al Monopoli in queste settimane.
Com’è andata con i gabbiani?
“Per valutazioni di natura personale non è stato possibile proseguire insieme, sono grato al Monopoli Calcio per avermi cercato e voluto. Ho trovato professionisti importanti e con un profondo spessore umano. Nel calcio quel che non può essere oggi può accadere un domani. Gli auguro di raggiungere i successi che meritano”.
Sulla precedente esperienza di Andria?
“Ci tengo a ringraziare e salutare l’ex Presidente Roselli, l’ex Vice Presidente Catapano e l’A.D. Lamorte. Devo ringraziare inoltre tutti gli andriesi, i tifosi della Fidelis e i tanti amici che ho trovato per l’accoglienza e l’affetto ricevuto. Non dimenticherò mai gli ingressi in campo al Degli Ulivi con la curva gremita. Spero che la nuova gestione riporti la tifoseria nei campionati più consoni al suo blasone”
Sul Potenza?
“Mister Raffaele ha valorizzato il lavoro di tutti, abbinando il maggiore contributo per il minutaggio ai risultati. La Società ha deciso però di virare su Colombo, un ottimo tecnico, molto quotato, che se messo in grado di lavorare farà ben figurare i rossoblu in un campionato cosi difficile”.
Quest’anno ci aspetta un super girone C.
“Il girone C ha sempre avuto il suo fascino con grandi club e città prestigiose. Almeno quattro le squadre obbligate a vincere per risorse investite, bacino d’utenza, blasone della tifoseria e importanza della piazza. Occhio a Cerignola e Picerno che si sono mosse molto bene sul mercato e vorranno confermarsi ai vertici. Sarà difficile far punti su ogni campo e chi troverà maggior continuità potrà fare la differenza”.
Dando un’occhiata ai giovani, bisogna parlare dell’abolizione del vincolo sportivo.
“E’ senza dubbio uno spartiacque, solo in futuro potremmo analizzare l’impatto della riforma. Se da un lato stiamo assistendo ad una razzia di under 15 da scuole calcio e settori giovanili da parte dei Club professionistici, dall’altro vedremo debellati quei pietosi ricatti operati sulle famiglie intente ad ottenere lo svincolo del figlio. Questa manovra inciderà sul futuro del nostro calcio, ma solo il tempo ci dirà con quali effetti”.
L’introduzione dell’apprendistato?
“In passato avanzai agli organi preposti l’introduzione di un istituto che potesse permettere alle Società professionistiche di mandare in prestito gli under 23 in serie D nonostante il contratto. L’apprendistato verrà incontro a quanto invocato, permettendo al ragazzo di giocare con continuità in prestito pur restando legato al prorprio club, che non sarà più costretto a perderlo per l’obbligo del contratto al termine dell’addestramento tecnico”.
Che futuro per Scalese?
“Smanioso di rituffarmi nella stagione dividendomi tra campo e scrivania, che di questi tempi procedono ormai di pari passo. Il calcio è sempre più impresa e per essere un dirigente completo non si può prescindere nè dal ramo azienda, nè da quello sportivo. C’è fermento, si attende il giusto progetto per quella che sarebbe la sesta stagione nei professionisti”.
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