Banchieri: "Controlli non adeguati. Serve copertura totale budget annuo depositato in Lega"

Simone Banchieri, tecnico ex Novara, Vis Pesaro e Messina tra le altre, è stato ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61 condividendo le sue riflessioni sulla terza serie.
Come sta vivendo questi mesi di attesa, dopo l’esperienza a Messina? Forse un po’ di ossigeno serviva dopo una stagione intensa.
"A Messina sono stato benissimo: una piazza fantastica con tifosi eccezionali e un seguito da Serie A. Quando sono arrivato, c’erano 4 mila persone allo stadio; quando sono andato via, 12 mila che tifavano per il Messina. È stata un’esperienza unica in un posto magnifico come lo Stretto di Messina. Sul campo abbiamo giocato bene, migliorato la squadra e ottenuto risultati importanti da gennaio. Ora uso questo momento per aggiornarmi: vedo partite, conosco nuovi giocatori e mi tengo al passo, un aggiornamento sempre utile".
La complessa situazione societaria del Messina si ripete quest’anno con Rimini e Triestina (Trapani stabilizzato nonostante penalità). Perché in Serie C si arriva sempre a questo punto? Chi ci rimette di più sono i tifosi e i dipendenti.
"Il mio dispiacere è per le tifoserie, le piazze blasonate e soprattutto i dipendenti: persone fantastiche che lavorano 12-13 ore al giorno per passione, non per soldi. Da Novara a Messina, Trieste e Rimini, ci sono staff dietro le quinte senza esposizione mediatica. Succede perché i controlli non sono adeguati: servirebbe una copertura totale del budget annuo depositato in federazione o lega, per garantire un anno sportivo intero, non mensile. I budget sono chiari in professionismo, con spese impreviste ma prevedibili. Anche in Serie D servirebbero più controlli, perché è quasi professionismo".
Che tipo di progetto le piacerebbe sposare nel futuro imminente?
"Allenare con passione sul campo, migliorando giocatori e squadra in una piazza ambiziosa che voglia vincere partite. È quello che cerco da 22 anni: giocatori bravi da far crescere. Ho avuto la fortuna di allenare in piazze importanti come Novara e Messina, e talenti come Barbieri, Bellich, Schiavi, Fonseca (in Nazionale Uruguay con Bielsa), Pablo Gonzalez, Bortolussi e Luciani. Aiutare i calciatori a un livello superiore beneficia la squadra".
Non è sempre facile con progetti solidi, che spesso vengono dimenticati.
"Il nostro ruolo è portare avanti la settimana e la partita della domenica: il calcio va veloce, il risultato conta tutto in Italia. Bisogna essere ambiziosi, competenti e motivati. Non si può pretendere altro; dobbiamo adeguarci".
Il risultato è l’unica cosa che conta in Italia, ma ripartire dalla programmazione aiuterebbe il sistema.
"È utopistico: negli anni ’80-’90 sì, ma nel 2025 il calcio va veloce. Bisogna guardare avanti, aggiornarsi e essere pronti alla quotidianità. Lo sport è la prossima partita, fare risultato ogni volta. In Serie C è ancora più veloce: è più semplice fare la Serie A che la Serie C".
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