Triestina, il cuore dei calciatori per superare l'ostacolo penalizzazione. Che errore sottovalutare il Cosenza per la promozione diretta!

Triestina, il cuore dei calciatori per superare l'ostacolo penalizzazione. Che errore sottovalutare il Cosenza per la promozione diretta!TMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un focus sulla Triestina, gloriosa squadra con trascorsi in categorie superiori che, da qualche anno a questa parte, non riesce a trovare serenità. Il direttore sportivo Michele Franco, che va elogiato per aver avuto il coraggio di mettersi in discussione in un contesto tutt'altro che semplice, ai microfoni di TuttoSalernitana ha lanciato un messaggio ai suoi calciatori: "Sono molto orgoglioso del lavoro che stanno facendo, si sta creando il clima giusto e, sul campo, abbiamo conquistato molti punti. Arrivare a giocarci la salvezza tramite playout sarebbe un grosso risultato, posso assicurarvi che la nuova società ha idee ambiziose e un progetto serio. Non è facile isolarci dalle problematiche che esulano dalle nostre responsabilità, ma ci stiamo riuscendo". Va detto, però, che i guai potrebbero non essere finiti qui. Come se non bastasse il pesantissimo -20 iniziale, la società biancorossa potrebbe subire una nuova penalizzazione di uno o due punti: se ne parlerà il prossimo 23 ottobre, deferimento che comunque la nuova proprietà si aspettava e che rischia di incidere sulla testa di un gruppo altamente professionale e che meriterebbe l'appoggio incondizionato della piazza. Se estendiamo il discorso anche a Ternana, Rimini e Trapani possiamo dire che, in C, siamo partiti davvero con il piede sbagliato: oltre 40 punti di penalizzazione complessivi e altre realtà che convivono con una situazione d'emergenza come certificato da mercati al risparmio e allenatori che avevano rassegnato le dimissioni salvo poi tornare sui propri passi. Insomma, per il futuro c'è da tenere le antenne dritte sperando che non ci siano ulteriori stravolgimenti che metterebbero a rischio la regolarità del torneo.

Quanto all'aspetto tecnico, nel girone A tutto come previsto. Il Vicenza, approfittando anche di un livello più basso rispetto al recente passato, fa la voce grossa e avvia la prima fuga stagionale. Il Lecco, pur ben allenato da Valente, non ha - sulla carta - le potenzialità per reggere il passo dei biancorossi, mentre il nuovo Brescia paga inevitabilmente lo scotto di una estate rovente e di un mercato fatto in ritardo per colpe ovviamente non ascrivibili alla società. In basso difficoltà enormi per il Cittadella, capiremo tra poche settimane se sia stata giusta la scelta di riconfermare Iori o se era il caso di affidarsi ad una guida tecnica di maggiore esperienza. Certo, il legame speciale del mister con la piazza potrebbe consentirgli di toccare le corde giuste per dare un calcio alla crisi. Nel raggruppamento B un plauso incondizionato ad Arezzo, Ravenna e Ascoli: calcio propositivo, entusiasmo e solidità difensiva sono le caratteristiche sin qui messe in campo da tre blasonate che sognano il grande salto senza passare dagli spareggi. Molto male la Torres, con Pazienza che rischia un altro flop dopo le esperienze negative di Avellino e Benevento. Nel girone C si continua colpevolmente a sottovalutare quel Cosenza che ha mantenuto l'intelaiatura della passata stagione e che ora ha aggiunto Beretta al reparto offensivo. Per il primo posto riteniamo che ci siano anche i rossoblu, soprattutto se la tifoseria deciderà di tornare sugli spalti. La Salernitana, spinta da un pubblico che aggiunge sempre tanti punti alla classifica, segna molto e subisce tanto. Senza solidità difensiva si rischia di vanificare un grande avvio di campionato e il buon lavoro di Raffaele: alla società il compito di mettere mano al portafoglio dopo due anni basati sul "prima cedere e poi acquistare". Il Catania gioca male, ma ha la rosa più completa e competitiva al pari di un Benevento chiamato a rialzarsi dopo l'inatteso scivolone di Latina. Delude l'Atalanta23: se i giovanotti terribili di Bocchetti non si caleranno nella realtà di una categoria paragonabile a una B2 si rischia di lottare davvero per non retrocedere.