Ferrarese: "Inter U23 sorpresa positiva, Brescia poteva fare di più. Nel B lotta a 3"

Claudio Ferrarese, direttore sportivo con una lunga esperienza in Serie C, ospite di 'A Tutta C', trasmissione di TMW Radio e Il 61, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della terza serie.
Come stai vivendo questi mesi di attesa da disoccupato?
"Chiaramente non fa piacere, ma fa parte del calcio attuale. Sto andando a vedere tante partite per tenermi aggiornato e valuterò eventuali opportunità quando arriveranno".
Dopo quanto fatto l’anno scorso a Lucca, è strano che né tu né mister Gorgone abbiate una collocazione...
"Il calcio va a una velocità non sempre compatibile con la realtà, ma è così".
In Serie C ci sono stati solo quattro esoneri finora, più quello del Picerno. Rispetto alla scorsa stagione è più contenuto, ma tante panchine sono in bilico. Perché dopo nove giornate c’è già questo marasma? Cosa porta ai ribaltoni, come un possibile secondo esonero a Perugia?
"Fa parte del calcio, soprattutto in Serie C, dove arrivano 40-45 esoneri su 60 squadre. I presidenti temono retrocessioni e fallimenti degli obiettivi, spesso consigliati male. Succedono ribaltoni con due o tre allenatori in un anno, una situazione delicata. E in tale contesto, non condivido la regola che permette a un allenatore di passare da un girone all’altro, allenando più volte in una stagione".
La paura può spiegare esoneri e scelte conservative?
"Hai ragione, c’è tanta paura e si rischia poco. Gli allenatori invece rischiano tanto, preferendo esperti a giovani in partite delicate. C’è la regola del minutaggio che aiuta i giovani a giocare, ma se un giovane è bravo gioca comunque. Bisogna bilanciare: squadre che puntano a vincere usano esperti anche per appeal nei confronti dei tifosi, senza minutaggio".
I giovani hanno bisogno di guide esperte, non solo l’allenatore, ma compagni che li guidino per crescere.
"Esatto, gli esperti devono aiutare i ragazzi che si affacciano al professionismo vero, dove ci sono rischi per tutti. Con guide giuste si crea qualcosa di positivo per i giovani".
Che stagione stai vedendo in Serie C dopo nove giornate? Ci sono sorprese nei gironi?
"Una bellissima stagione, piena di emozioni e sorprese. Nel Girone A, il Cittadella fatica rispetto ai pronostici, la Triestina parte con handicap. L’Inter U23 è una sorpresa positiva, il Brescia poteva fare di più, ma siamo agli inizi. Nel Girone C, Salernitana e Benevento sono favorite come previsto. Nel Girone B, Arezzo, Ascoli e Ravenna stanno facendo qualcosa di straordinario, con Ravenna come sorpresa".
Il Girone B vede già un terzetto in vetta staccato, con nove punti tra terza e quarta.
"Sì, Arezzo, Ravenna e Ascoli marciano forte, verso una lotta a tre. Negli altri gironi c’è più equilibrio".
Il Perugia nel Girone B sta faticando troppo per la squadra che ha, con cambio proprietà e possibile secondo esonero. È deleterio?
"Sì, è una sorpresa negativa. Ambiente difficile, rischio per l’allenatore. Troppi cambi destabilizzano e fanno sembrare che la società non controlli. Mi dispiace per Perugia, una grande piazza che merita di più. Auguro che esca dalla crisi".
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