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Giovanni Pagliari: “Perugia, ora serve compattezza. Il Livorno è in crescita"

Giovanni Pagliari: “Perugia, ora serve compattezza. Il Livorno è in crescita"TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com
Oggi alle 18:20Primo piano
di Laerte Salvini

Alla vigilia di Livorno–Perugia, gara in programma questa sera alle 20:30, il tecnico Giovanni Pagliari, ex allenatore di L’Aquila e Recanatese e figura storica del calcio umbro, ha analizzato la difficile situazione del Grifo e l’equilibrio del girone di Serie C nel corso del programma "A Tutta C" su TMW Radio. 

Tre allenatori in pochi mesi e il ritorno di Tedesco: scelta giusta?
“Ce lo auguriamo tutti i tifosi del Grifo, perché la situazione non è bella. Giovanni conosce bene l’ambiente, è un’operazione di compattezza, più che una scelta solo tecnica. Accanto a lui ci sono persone come Gaucci e soprattutto Walter, che conosco bene e che sapranno consigliarlo per il meglio. Il Perugia ha bisogno di unione per uscire da un momento pesantissimo, con sette sconfitte consecutive. Mi auguro che inizi subito col piede giusto, anche per ridare morale a una piazza depressa.”

Che partita si aspetta contro il Livorno?
“Il Livorno, pur essendo neopromosso, ha dimostrato solidità. La vittoria con la Sambenedettese lo conferma. Formisano era da settimane sulla graticola, ma la squadra lo segue e questo è un segnale forte. Quando c’è sintonia tra allenatore e gruppo, è giusto dare fiducia. Sarà una partita difficile e tesa, con il Livorno rinvigorito dal successo dell’ultimo turno. Mi auguro però che il Perugia cominci una nuova avventura, perché perdere ancora significherebbe cadere in un pozzo molto difficile da risalire.”

Il Girone B resta apertissimo. Come vede la corsa in vetta?
“L’Arezzo ha fatto un grande punto contro la Ternana, che è fortissima. Non lo considero un passo falso, anzi: ha dimostrato continuità. L’Ascoli ha vinto ma ha sofferto molto, e anche la Ravenna ha segnato al 95’. Sarà un campionato equilibrato: queste tre squadre – Arezzo, Ascoli e Ravenna – sono, sulla carta, le più forti e lo stanno confermando. La chiave sarà dare continuità di prestazioni e risultati. Parliamo di club con piazze importanti e tifoserie calde: tutti elementi che fanno la differenza.”

Un parere anche sugli altri gironi: chi vede favorito?
“Nel Girone B la lotta sarà bellissima, anche per la qualità degli allenatori: Toscano, Auteri e Raffaele sono tutti tecnici esperti e vincenti. Nel Girone A, invece, vedo il Vicenza come super favorita: è due anni che sfiora la promozione e ha una rosa di altissimo livello.”

Cittadella in ripresa dopo un avvio difficile?
“Sì, ma era prevedibile. Dopo una retrocessione, la stagione successiva è sempre la più complicata: bisogna metabolizzare. Il Cittadella ha fatto cose straordinarie in Serie B, addirittura sfiorando la A, e ora sta ritrovando fiducia. Un’altra vittoria potrebbe dargli la spinta definitiva. È una squadra giovane, con un tecnico che ha bisogno di entusiasmo e morale.”

Massimo Brambilla, ex suo giocatore, sarà sulla panchina della Juve mercoledì. Che effetto le fa?
“Una bella soddisfazione per lui, anche se sarà solo un traghettatore. È una gioia infinita poter guidare la Juventus, anche solo per una partita. Non credo sarà il nuovo allenatore bianconero – si parla addirittura di Spalletti – ma è un’esperienza che lo arricchirà molto.”

Ha le qualità per arrivare in Serie A?
“Penso che Brambilla sia più adatto a lavorare con i giovani. Lo ha dimostrato all’Atalanta e ora con la Next Gen: sa valorizzare i ragazzi e dare equilibrio. Anche quando la squadra stava andando male, lui ha saputo risollevarla. In futuro, questa esperienza gli servirà per affrontare nuove sfide fuori da Torino.”