Lecco, Valente: "Tutti ci aspettavamo gara diversa. Io preoccupato? No, inca**ato"

Al netto di una prestazione non brillante, con qualche giocatore con le gambe imballate e una sconfitta non prevista, in casa Lecco si sta creando una frattura coi tifosi della Nord che già ieri contro l'Ospitaletto hanno mandato un messaggio chiaro: sembra infatti che stia finendo la pazienza, considerando anche le sconfitte nelle finali della scorsa stagione: "Mi dispiace per i tifosi che oggi (ieri, ndr) sono venuti a sostenerci - ha esordito in sala stampa mister Federico Valente. - Tutti ci aspettavamo una gara diversa. È nostro dovere continuare il percorso iniziato. La partita non mi è piaciuta, mancava la velocità di palla che avevo richiesto. Sono stato chiarissimo con la squadra: hanno capito che dobbiamo cambiare qualcosa. Faccio i complimenti all’Ospitaletto per averci battuto in casa, ma sinceramente, se fosse finita 0-0 e fossimo andati ai rigori, sarebbe stato un risultato più giusto"
Il tecnico cerca di spiegare la sconfitta: "Non penso che qualcuno sbagli apposta. Analizzare questa partita ora rischia di mettere fuoco sotto il tetto, ma non ho problemi a farlo. Quattro giorni fa, dopo una buona prestazione in precampionato, sembravamo fenomeni. Questa sconfitta mi dà fastidio, ma so cosa abbiamo fatto finora e cosa ci aspetta. Non tutto è stato negativo, così come in una vittoria non tutto è positivo. Non ho ancora visto i dati sulla fisicità, ma sono sicuro che siamo arrivati bene a questa partita. Sull’intensità e le seconde palle, devo rivedere la gara prima di esprimermi. Quando vai sotto 1-0, con il peso sulle gambe, non è facile recuperare. Vedremo nelle prossime settimane".
Sabato il Lecco ritroverà l’Ospitaletto: "La palla deve viaggiare più veloce, le scelte dei giocatori devono essere più rapide, ci vuole più sostegno da dietro e pressione in avanti. Serve una marcia in più".
A chi gli chiede se è preoccupato per il ko, Valente risponde sicuro: "No, non sono preoccupato, sono incazzato. Non è la stessa cosa. Sono incazzato soprattutto per i tifosi, so cosa hanno dovuto fare per avere i biglietti. Stiamo provando di tutto per costruire un legame con la tifoseria. Questa era una gara ufficiale, volevo vincere la Coppa. Mi aspettavo che andassimo in campo a duemila, ma ci abbiamo messo troppo con la palla e ci siamo fatti spegnere dall’Ospitaletto, che voleva fare proprio questo. Loro sono stati bravi a sfruttare le ripartenze. La cosa più difficile è rimanere lucidi e attivi per tutta la partita. Se non sei al 100%, è complicato su un campo di 65 metri. Non è una questione di preparazione atletica o agonismo, ma di percezione del pericolo. Io, in primis, sono responsabile per non aver trasmesso alla squadra ciò che serviva per vincere".
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