Cerignola da urlo, favola senza lieto fine ma solo applausi. SOS Cosenza, il disperato grido d'allarme di mister Buscé. Tensione già alta a Salerno?

Cerignola da urlo, favola senza lieto fine ma solo applausi. SOS Cosenza, il disperato grido d'allarme di mister Buscé. Tensione già alta a Salerno?
Oggi alle 00:00Il Punto
di Marco Pieracci

L’ultimo weekend senza campionato scivola via, dal prossimo si torna a fare sul serio in Serie C con l’opening day del Picchi fra Livorno e Ternana ad aprire le danze di un'altra lunga cavalcata fino che si concluderà a giugno con poche fermate durante il cammino. Le prime gare ufficiali della stagione sono servite principalmente per affinare la condizione fisica e fornire ai tecnici alcune indicazioni preliminari sullo stato di salute generale, da prendere comunque con le pinze, trattandosi pur sempre di calcio d’estate e con due settimane di mercato ancora da sviluppare nelle quali alcune formazioni potrebbero cambiare totalmente fisionomia, in modo migliorativo o peggiorativo.

Un dato però non può passare inosservato, ossia l’eliminazione immediata delle tre retrocesse dalla B sul campo: Cittadella, Salernitana e Cosenza fuori al primo colpo, seppur con modalità diverse. La parabola del figliol prodigo Iori non è iniziata col piede giusto, ma non è detto che uno schiaffo del genere non possa rivelarsi salutare. Battuta d'arresto da non sottovalutare, senza tuttavia fare drammi, per la squadra guidata da Raffaele che in un girone iper-competitivo come quello di quest'anno parte in ogni caso come una delle grandi favorite per la promozione anche se, al netto di alcuni acquisti di spessore già conclusi, l'impressione è che manchi ancora qualcosa. L'allenatore siciliano nel post-partita non ha perso occasione per ribadire il concetto, ricevendo in cambio la risposta un po' stizzita della società. Normale gioco delle parti? Forse sì, ma sarà bene chiarire subito per evitare pericolose incomprensioni.

Ben più preoccupante è invece la situazione nella quale versano i Lupi della Sila: il disperato grido d’allarme lanciato dal tecnico Buscé sulla necessità di rinforzi in tempi brevi non deve restare inascoltato. L’indifferenza generale con cui ormai viene accolto da una delle tifoserie più passionali della categoria è qualcosa che fa riflettere sulle responsabilità da attribuire all'attuale proprietà, con queste cattive premesse si rischia di vivere un altro calvario. Urgono innesti già pronti all'uso per velocizzarne l'inserimento e dare un segnale di discontintuità col precedente ciclo, lasciando andare chi evidentemente non ha le motivazioni per rimanere.

La favola più bella e incredibile stava per scriverla il Cerignola: dopo essersi qualificata ai trentaduesimi di finale di Coppa Italia sovvertendo il pronostico nel match contro l’Avellino, è andata a un passo dall’impresa arrendendosi soltanto ai calci di rigore, di fronte a un avversario di due livelli superiore. Dal dischetto la maggior fredezza del Verona ha impedito il lieto fine, ma gli oltre 4mila assiepati sugli spalti di un Monterisi sold out si sono goduti una serata storica.