Morrone: "Playoff? Vedo favorito il Pescara. Ma grande stagione Cerignola"

Alfonso Morrone, presidente di ADICOSP, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare i temi caldi del calcio italiano, dalle seconde squadre di Serie A in Serie C e D al caso Brescia, fino ai playoff e al futuro del calcio professionistico, con uno sguardo al suo ruolo internazionale in FIDS.
Partiamo dalla confusione a cui si sta assistendo in questi giorni, col caso Brescia: quali gli scenari possibili?
"Il Caso Brescia deve farci riflettere su come evitare di dover gestire una situazione del genere a campionati conclusi e con un Play Out da giocare. Non voglio entrare nel merito perché sarà la giustizia sportiva e poi credo quella amministrativa a far emergere eventuali responsabilità. La mia riflessione va sul fatto che parliamo delle scadenze di metà febbraio che solo ora sono al vaglio della giustizia sportiva. Ho letto che le lungaggini in sede di indagini sono state dovute al ritardo delle verifiche dell’Agenzia delle Entrate riguardo la veridicità dei crediti di imposta. Bisogna trovare il modo di cristallizzare la classifica finale e metterla a riparo da sorprese di varia natura. La Lega di serie B ha fatto bene a rinviare i Play Out pur sapendo di costringere tre società, Frosinone, Salernitana e Sampdoria a continuare a svolgere le sedute di allenamento fino a oltre metà giugno. Come per le acquisizioni societarie e per le iscrizioni, la Figc troverà le misure giuste per evitare casi del genere nel futuro. Credo che sarebbe opportuno creare una Task Force per studiare tutte le misure affinché i campionati non vengano più alterati".
Contro il tempo anche per salvare il calcio a Lucca.
"Purtroppo una bellissima e blasonata piazza calcistica come quella lucchese sta vivendo per la quarta volta in poco tempo una situazione delicata con l’ennesimo fallimento. Approfitto di nuovo per fare i miei complimenti al Direttore Sportivo Claudio Ferrarese ed al Mister Giorgio Gorgone che tra mille difficoltà e penalizzazioni varie hanno salvato sul campo la serie C permettendo così di lasciare ancora delle speranze per ripartire dai professionisti. Con le nuove regole che chi subentra deve garantire il debito pregresso, con le procedure dell’asta fallimentare e con le scadenze imminenti per iscriversi in serie C, sarà una corsa contro il tempo ma se alla prima asta già c’è il soggetto con la dovuta solidità economica credo che ci sia ancora il tempo per salvare il calcio professionistico a Lucca".
Sarà un'estate calda tra riammissioni e ripescaggi.
"Leggendo situazioni critiche per diverse club di Lega Pro ahimè prevedo una estate calda anche virtù delle norme più rigide per iscriversi al campionato di terza serie. Aggiungo io giustamente più rigide. Questo permetterà di fare una prima selezione su chi possa affrontare una stagione senza patemi d’animo. Dico però che questo non basta perché a volte un bravo commercialista è sufficiente ad aggiustare poste di bilancio a giugno ma poi di fronte alla gestione se non si hanno le adeguate risorse i nodi vengono tutti al pettine. In tal senso con la verifica ante e non più post acquisizione su chi voglia acquisire una società e con le garanzie del debito pregresso questo è già un bel passo avanti nel selezionare chi deve entrare nel movimento. Si dovrebbero studiare forme di garanzie più restrittive anche per chi già gestisce un club. Il Salary Cup sicuramente, se adottato a pieno regime, può essere un primo deterrente ma non basta. Serve una forte politica di ricavi per rendere sostenibile il sistema. Su questi temi non bastano da sole le istituzioni calcistiche ma la politiche deve dare il suo apporto adottando misure strutturali a favore del sistema calcio".
La retrocessione della Sampdoria è stata il culime di un campionato disastroso.
"Vedere la Sampdoria retrocedere in Serie C è un colpo al cuore per tutti gli sportivi italiani perché parliamo di un club che ha contribuito a valorizzare il calcio italiano con i suoi successi in Europa e con una finale di Champions alle spalle. Rimanendo nel perimetro sportivo e’ palese che è stata un’annata fallimentare. Il suo contesto naturale è la Serie A. Al netto delle conseguenze legate al caso Brescia auguro alla società e a tutti i tifosi blucerchiati una pronta salita nella categoria che le compete: appunto la Serie A".
La Giana Erminio è stata la bella sorpresa dei playoff.
"La Giana Erminio è sicuramente la rivelazione dell’intera Serie C. Arrivare nello stesso anno in finale di Coppa Italia e ai quarti dei Play Off c’è da dire soltanto chapeau. La Giana è il classico modello di una società che coniuga perfettamente importanti risultati sportivi con una gestione oculata. Evidentemente a Gorgonzola le competenze specifiche all’interno del Club hanno grande rilevanza.".
Chi la spunterà nei playoff?
"Devo dare atto che non mi aspettavo questa cavalcata post regular season del Pescara che adesso vedo come favorita. A prescindere da come finiranno questi Play Off è giusto sottolineare la grande stagione del Cerignola che tra le quattro semifinaliste è la meno blasonata ma che ormai è considerata una big della terza serie. Le sorprese nel passato in questo mini torneo non sono mancate. Basti pensare a un anno fa quando a trionfare fu la Carrarese di mister Calabro. Comunque in bocca al lupo alle quattro ancora in corsa. In virtù dei risultati vedo appunto favorito il Pescara ma la partita Vicenza-Ternana sarà come una finale Play Off importante ed incerta fino alla fine".
ADICOSP parteciperà ad un evento internazionale in Portogallo.
"Parteciperò all’evento internazionale che si terrà il 30 e 31 maggio in Portogallo come Presidente della Federation Internationale des Directeurs Sportifs (FIDS). Celebreremo i 30 anni della Associazione portoghese dei direttori sportivi (ANDIF) che ha organizzato questa splendida manifestazione con addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Sono orgoglioso di aprire il summit il giorno 30 maggio e di partecipare il 31 ad un panel internazionale dove interverrà per l’Italia l’amico e il grande Direttore Pierpaolo Marino. Essere presidente di Fids, eletto dalle varie nazioni affiliate, mi riempie di orgoglio perché rappresento nel mondo la categoria dei Direttori Sportivi. Qui in Italia c’è una regolamentazione molto definita della categoria mentre all’estero è molto vaga ed in molti paesi è inesistente. Il nostro impegno è per il riconoscimento del ds da parte delle istituzioni calcistiche internazionali".
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