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Orsi: "Ternana, situazione delicata. La C cresce. Scettico sul VAR a chiamata"

Orsi: "Ternana, situazione delicata. La C cresce. Scettico sul VAR a chiamata"TMW/TuttoC.com
Fernando Orsi
Oggi alle 19:45Primo piano
di Valeria Debbia

Fernando Orsi, ex allenatore ed ex portiere della Lazio, è intervenuto nel corso di 'A tutta C' in onda su TMW Radio e il 61, fornendo un'analisi approfondita sulla Ternana e sul panorama della Serie C. Orsi ha discusso la recente riorganizzazione della squadra, guidata da Liverani e il ritorno del DS Mammarella, in un contesto di transizione societaria e sfide economiche. Si è parlato anche delle prestazioni di giovani talenti come Plizzari, portiere del Pescara, e delle ambizioni dell'Arezzo nel campionato. Inoltre, si è affrontatp il tema del VAR a chiamata, un esperimento che potrebbe cambiare le dinamiche del gioco. 

Parliamo della Ternana, che si sta riorganizzando intorno alla figura di Liverani. In realtà, è stato richiamato il direttore sportivo Mammarella, in una fase di transizione societaria non proprio chiarissima. La squadra sta liberando alcuni giocatori, riducendo gli ingaggi e cercando di ricostruire dopo una stagione sfortunata, culminata con la sconfitta ai rigori nello spareggio contro il Pescara. Che ne pensi?
"Sì, la stagione passata è stata davvero sfortunata. Con l’arrivo di Liverani, la Ternana sembrava aver trovato una nuova energia, perché l’allenatore precedente aveva fatto un ottimo lavoro ed era molto apprezzato dalla squadra. Liverani è entrato in sintonia con il gruppo, portando la squadra meritatamente in finale. Purtroppo, i rigori e altri fattori hanno deciso diversamente. La permanenza in Serie C, però, potrebbe aver creato più svantaggi che vantaggi. Ora la situazione è inaspettata: dopo la sconfitta per 4-0 contro l’Entella in Coppa Italia, Liverani ha dichiarato di voler parlare con la squadra per capire chi vuole restare. È una situazione delicata, che l’allenatore e la società devono gestire con attenzione. La Ternana è una piazza importante, sarebbe un peccato se non riuscisse a replicare quanto fatto l’anno scorso".

Esatto, la sconfitta per 4-0 con l’Entella è stata pesante. A proposito, ti volevo chiedere una curiosità su Plizzari, il portiere del Pescara, che si è distinto, specialmente nell’ultima partita. Secondo te è un fuoco di paglia o ha davvero qualità, magari emerse un po’ in ritardo?
"Plizzari ha avuto un exploit un po’ tardivo. All’inizio sembrava un vero talento, ma forse la pressione di essere sotto i riflettori da giovane lo ha penalizzato. È un classe 2000, quindi a 24 anni ha ancora tempo per crescere. È un portiere valido e ora, con il passaggio al Venezia, ha un’ottima opportunità. Venezia è una società che punta sui giovani, protegge i giocatori e concede loro la possibilità di sbagliare senza troppe pressioni. Se confermerà quanto di buono fatto l’anno scorso, potrà fare un bel salto di qualità".

Tornando al girone B, dove milita la Ternana, sembra esserci molto equilibrio. Nel girone A ci sono squadre come Cittadella, Vicenza e Trento che potrebbero replicare la sfida dello scorso anno tra Padova e Vicenza. Nel girone C ci sono big come Benevento, Salernitana, Crotone e Catania. Nel girone B, invece, l’Arezzo, la tua ex squadra, sembra tra le favorite con Bucchi in panchina e un mercato importante. Che ne pensi?
"Sì, nel girone B c’è grande equilibrio. L’Arezzo, però, sta lavorando molto bene. Ho molti amici e contatti che seguono la squadra da vicino, e mi dicono che il DS Manzo sta costruendo una rosa competitiva per puntare direttamente alla Serie B. Hanno fatto acquisti importanti, come Cianci, un attaccante di spessore, e hanno sfoltito la rosa eliminando qualche giocatore con personalità ingombrante. L’Arezzo parte tra le favorite, ma la Serie C è un campionato insidioso, dove la continuità è fondamentale. Squadre come Ascoli e Perugia, invece, sembrano un po’ in difficoltà, impantanate da problemi gestionali e finanziari".

Infatti, la Serie C è piena di piazze storiche, ma anche di difficoltà economiche, come stipendi arretrati o costi di gestione elevati rispetto ai ricavi. Come vedi questa situazione?
"È vero, la Serie C è un campionato complicato. Piazze come Perugia e Ascoli hanno un grande potenziale, ma quando non raggiungi la promozione, spesso devi azzerare tutto e ripartire. Gli ingaggi pesanti della Serie B diventano un problema in C, dove i contributi economici sono minori. Tuttavia, la Serie C sta crescendo molto a livello mediatico, grazie alla copertura di Sky, che trasmette quasi tutte le partite. Ci sono piazze importantissime, come Catania e Benevento, con un grande seguito. Questo dà visibilità, ma i problemi economici restano una sfida".

A proposito di piazze storiche, Livorno torna tra i professionisti. Tu hai allenato lì in passato. Che aspettative ci sono?
"Livorno è una piazza che ha sofferto tanto, con difficoltà economiche che hanno rischiato di farla scomparire. Dopo anni in Serie D, grazie a Indiani, un tecnico esperto, è tornata in C. È una squadra che può essere una mina vagante. Giocare all’Ardenza non è semplice per nessuno, e la città ha una gran fame di calcio. L’allenatore, Formisano, è molto giovane – credo sia ancora tra i più giovani in categoria – ma ha dimostrato di essere valido. La Serie C, però, è imprevedibile: anche una squadra come la Triestina, guidata dall’esperto Tesser, ha dovuto fare i conti con difficoltà enormi. Servono continuità e gestione oculata".

Un’ultima domanda, Nando. In Serie C si sperimenterà il VAR “light”, con due chiamate a partita e poche telecamere, per questioni di sostenibilità. Cosa ne pensi di questo esperimento?
"Sono un po’ scettico sul VAR a chiamata. Il rischio è che si crei un’ossessione per ogni episodio, come un fallo di mano, che poi magari non è tale. Bisogna essere certi quando si chiama il VAR, altrimenti si rischia confusione. Però, se gestito bene, con sole due chiamate a partita – che non si consumano se hai ragione – potrebbe essere interessante. È un esperimento che, se funziona, potrebbe essere portato anche su palcoscenici più grandi. Vedremo come andrà".