Pres Ascoli: "Non mi piace partecipare e basta, voglio vincere. Non solo la B"

Bernardino Passeri, da questa estate proprietario e presidente dell'Ascoli, ha concesso una intervista ai colleghi del Corriere dello Sport palesando sogni e obiettivi per i bianconeri: "Vivo per sognare, non per campare. Un passo alla volta, abbiamo grandi obiettivi". La squadra marchigiana è la miglior difesa d’Europa, 0 gol subiti in 7 giornate: "Passatemi la battuta, visto il dato: siamo i più forti d’Europa, quantomeno a difendere...". Inevitabile pensare alla promozione diretta: "Piedi per terra, ma siamo ambiziosi. Non mi piace partecipare e basta, voglio vincere. Si vive per sognare, anche puntando “cose” lontane. Non solo la B". Allusione alla A come sogno a lungo termine: "Si inizia dal basso. Anzi, dal piano terra, io nasco costruttore. Abbiamo gettato le fondamenta, ora siamo al solaio, proveremo ad arrivare al 2º e 3º piano, infine all’attico. Sognare è imprescindibile".
Passeri ha spiegato anche quando ha deciso di rilevare il club: "Era notte. Avevo partecipato a diverse riunioni con Pulcinelli (ex presidente, ndc) e con altri imprenditori che volevano comprare l’Ascoli, a cui avevo promesso il mio sostegno economico. Sono uscito dagli incontri insoddisfatto, non li vedevo all’altezza del progetto. A quel punto, di notte, ho chiamato Pulcinelli e gli ho detto: “La prendo io!”". E anche come nascono le scelte di Patti ds e Tomei allenatore: "Si parte dalla filosofia di mio figlio Andrea. Volevamo puntare su un ds giovane, onesto e competente. Uno che non lavora perché “amico di”. C’è piena collaborazione col mister".
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