Baldini: "La città deve unirsi alla Turris e regalarsi una favola"

Fabrizio Baldini, ex difensore della Turris, parla dei biancorossi e del loro percorso stagionale al quotidiano Metropolis: “L’emozione inizia a crescere ora dopo ora, non vedo l’ora di poter riabbracciare la città e soprattutto entrare per la prima volta da tifoso in quello che era il mio stadio. In questi anni ho sempre seguito la Turris. Devo ammettere che facevo fatica a trovare notizie quando questo club sprofondò tra le categorie minori. Ricordo perfino che cambiarono la denominazione. Leggendo poi i risultati, vedevo che si perdeva contro squadre con le quali noi di solito si faceva allenamento. Non accettavo questo, tanto è vero che mi arrabbiavo di brutto esclamando, con il mio tipico fare toscano: “Ma che stanno combinando? Si rendono conto cos’è quella squadra per la città?”.
Sul confronto con l'Avellino aggiunge: “Torre ha rappresentato l’apice della mia carriera, lì sono esploso e finito come calciatore. Andai poi all’Avellino dove feci una trentina di presenze ma avevo già gravi problemi fisici. Certamente sono più legato ai corallini per una serie di motivi. Torre è un ambiente molto particolare. Ho vissuto sulla mia pelle i cambi d’umore di una piazza passionale ma difficile da gestire. A noi furono messi striscioni capovolti in segno di protesta ad inizio stagione, c’era un clima davvero pesante. Fummo bravi a compattarci riuscendo a portare tutti dalla nostra parte. Ora la città deve unirsi intorno a questi ragazzi, l’obiettivo è fare in fretta questi punti che mancano alla salvezza per regalarsi una favola”.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
