Mascara: "Catania? Amore e rispetto reciproci. Rapporto speciale con Lo Monaco"

L'ex calciatore del Catania Giuseppe Mascara ha ricordato i suoi trascorsi in rossazzurro in un'intervista concessa ai colleghi de La Sicilia: "Non mi sento prigioniero di quel gol segnato al volo da 40 metri contro il Palermo, ma le altre 148 reti non le ricorda nessuno. A Udine, la settimana dopo, segnai ancora da lontano. Tendenziamente non rivedo le partite, ma un po' mi manca giocare anche se ho 45 anni e zero rimpianti. Non ripenso a quello che ho fatto, da calciatore mi divertivo e riuscivo a fare divertire: oggi il ruolo è cambiato. Da allenatore sto cercando un progetto serio. Quando sono stato chiamato dal direttore Lo Monaco, ho allenato la Primavera del Novara e alla fine la prima squadra: mi hanno dato fiducia perché avevano visto come ho lavorato. In Serie C ho conquistato l'accesso ai Playoff. Ho allenato in Eccellenza, in D, ho trovato una squadra splendida a Novara. Quando arrivi dalla periferia e hai tutto quello che un allenatore può chiedere, lavori meglio. Con Lo Monaco ho un rapporto speciale, mi ha tirato su come persona e come uomo: ci siamo sempre tenuti in contatto e tra noi c'è grande rispetto".
Prosegue Mascara: "La disponibilità che la gente di Catania ha avuto verso di me è stata eccezionale e io penso di aver ricambiato in campo. Non me la sono mai tirata, resto un uomo del popolo. Mi sono fermato a vivere qui con la mia famiglia, mi hanno accettato in città come un catanese: l'amore e il rispetto sono reciproci. Guardo poco calcio in tv, non mi diverte: tutto è diventato schenatico. C'è sempre poco tempo per insegnare ai bambini le cose che contano, vogliamo tutto e subito: le altre nazioni schierano i talenti anche ad alto livello, noi li mandiamo in tribuna".
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