Zaccagno: "Crisi mi ha tagliato fuori. Ma fatte anche scelte sbagliate"

24.09.2021 10:45 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Andrea Zaccagno
TMW/TuttoC.com
Andrea Zaccagno
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Dal Mondiale Under 20 al fianco di Barella e Pessina all'essere senza squadra: questa la parabola del portiere Andrea Zaccagno, che ora si sta allenando con la Primavera del Padova e ai colleghi de Il Mattino racconta la sua storia. "Dal 2018 mi è capitata un serie di disavventure. La più grave nell’estate 2019. In ritiro con il Torino, durante un uno contro uno con Zaza, mi rompo la spalla destra. Devo operarmi, sto fermo a lungo ma anticipo il rientro visto che mi voleva l’Entella in Serie B. Una scelta sbagliata perché subisco una ricaduta e mi devo bloccare ancora. Dopo essermi ripreso dall’infortunio riesco a guadagnarmi la fiducia di Bisoli (alla Cremonese, ndr) che mi lancia da titolare. Peccato che dopo la mia prima partita il mister venga esonerato. Arriva Pecchia che si porta come portiere Carnesecchi e io non gioco più. A fine stagione di comune accordo con la società non rinnovo il contratto per cercare una soluzione in C dove poter giocare. Non avrei mai pensato di ritrovarmi a piedi".



Difficile darsi una spiegazione anche se "la crisi di questi ultimi anni ha portato la maggior parte delle società di Serie C a puntare su portieri molto giovani. Per contenere gli ingaggi e guadagnare contributi. Sono rimasto tagliato fuori ma spero entro gennaio di trovare una sistemazione. Fisicamente sto bene, ho ancora tanto da dare e sono sicuro che tutta la rabbia accumulata in questo periodo si trasformerà in cattiveria agonistica".

Zaccagno riconosce gli errori fatti: "Non avrei dovuto accettare la chiamata della Pro Piacenza nel 2018. Arrivavo da un campionato da titolare con la Pistoiese, la Pro sembrava avere grandi ambizioni e invece fallì a stagione in corso. Con il senno di poi non avrei dovuto accelerare il rientro dopo l’infortunio. Avessi saputo che un mese dopo si sarebbe scatenata la pandemia…".