Cavagnis: "Sarà mercato senza colpi eclatanti. Ravenna ha mentalità giusta"
L'esperto direttore sportivo Alberto Cavagnis è stato ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e il61, per un'analisi approfondita dell'ultima giornata di Serie C e delle dinamiche del calciomercato di gennaio.
Stiamo arrivando all’ultima giornata del girone d’andata, prima della sosta natalizia e soprattutto prima del calciomercato di gennaio – che un tempo si chiamava “di riparazione”, ma ora spesso è di rivoluzione o rinnovamento. Si cambia tantissimo in molte squadre, non solo in Serie C ma anche in A e B. Lei che conosce bene la Serie C e ha lavorato in club più grandi, che mercato si aspetta per la terza serie?
"Quando si parla di mercato significa che qualcosa forse non è andato come previsto, ma a volte serve anche a consolidare quanto ottenuto nel girone d’andata. Penso al Vicenza, per esempio: probabilmente farà qualcosina, ma partono da una posizione che tutti vorrebbero. Sarà un mercato che potrà dare occasioni in più a chi proverà a vincere il campionato o a mantenere la categoria. Non è facile trovare i profili giusti per difficoltà contrattuali e societarie. Mi aspetto un mercato non eclatante, senza colpi importanti: più scambi o situazioni utili alle società in questo momento".
L’andamento della Serie C mostra tre gironi con storie diverse: A con una dominatrice unica, B con testa a testa Arezzo-Ravenna, C con bagarre pura. Da quale di queste big in lotta per la promozione ci si aspetta mosse in più a gennaio?
"Sicuramente il Vicenza, perché il suo direttore ha detto che intende fare qualcosa. Il Ravenna mi sembra costantemente attivo: l’ultimo arrivo di Nicola Viola porta nelle file giallorosse un giocatore di altissimo livello per la C. Nel girone C, squadre come Catania, Salernitana e Benevento – che provano a vincere – hanno possibilità e disponibilità per colpi. Il punto è trovare chi sia davvero funzionale: prendere tanto per prendere non vale la pena. Bisogna centellinare per quel giocatore che alza il livello. Il Ravenna sta operando bene: l’ho visto dal vivo 3-4 volte, ha mentalità giusta per la C, sa soffrire, lotta, ha individualità che risolvono le partite. Mi è piaciuta molto. La differenza la fa trovare quell’elemento che alza davvero il livello, e non è facile".
Guardando le classifiche, nel girone A c’è una squadra con 21 punti – rendimento da playoff – ma ultima per una penalizzazione: la Triestina, partita da -23, ora a -2 con 14 punti di distacco dalla penultima. Come direttore sportivo, come si gestisce una situazione del genere per far rendere la squadra a questo livello? Con 21 punti sarebbe a pari merito con Novara, Dolomiti, Lumezzane, Arzignano, a uno dal Renate ultimo dei playoff.
"Piccola parentesi: per me è inaccettabile che una società inizi un percorso già penalizzata. Toglie spettacolo allo sport. Dal punto di vista tecnico, motiverei la squadra proprio con i punti fatti: 21 significano potenzialità per risalire. È un percorso difficile, ma l’obiettivo è partita dopo partita mettere in campo quanto servito per quei punti. L’allenatore è bravo, esperto, sa gestire situazioni complesse. La squadra ha elementi interessanti: la motivazione deve essere fare più punti possibili. Nasce come campionato di sofferenza, ma può diventare stimolo per fare qualcosa di straordinario".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati