Cuneo, rischio retrocessione con più di 40 punti: non è la prima volta

Che il Cuneo stia vivendo una stagione paradossale non lo scopriamo certo oggi. I biancorossi, causa problemi economici e societari, hanno rimediato la "bellezza" di 23 punti di penalizzazione che dovrebbero aumentare in seguito all'ultimo deferimento. Senza contare il problema della fideiussione, con l'esclusione dalla Lega Pro a campionato in corso paventata a più riprese dalla Lega stessa. Eppure sul campo i piemontesi sono stati capaci di dimenticare ogni problematica, raggranellando fin qui 40 punti in 29 gare. Numeri che, se tutto fosse stato in regola, avrebbero permesso ai biancorossi di ritrovarsi in zona playoff. Invece l'attualità si chiama playout, con le 10 vittorie e i 10 pareggi che fruttano, al netto delle penalità, la miseria di 17 punti e il penultimo posto, solo perché all'ultimo vi è il Pro Piacenza già escluso.
Ma non è la prima volta che il Cuneo, nonostante la gran mole di punti raccolta, rischia di retrocedere dai professionisti alla Serie D: accadde anche nel 2014, l'ultimo anno della 2^ Divisione. All'epoca metà club dell'ex C2 ottennero la promozione mentre l'altra metà terminò tra i dilettanti. E il club della Granda fu tra quest'ultimi: finì undicesimo con ben 47 punti e venne eliminato agli spareggi dal Porto Tolle. All'epoca fu tanta la sfortuna di capitare nel girone con più retrocessioni di sempre nella storia. Oggi, invece, è vietato parlare di sfortuna.
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