Top & Flop di Alcione Milano-Virtus Verona
Boccata d'ossigeno più che fondamentale per la Virtus Verona che alimenta le proprie speranze salvezza con una prestazione di sostanza sul campo di uno spento Alcione Milano. Serve una rete di Pagliuca al secondo tempo per far esultare la formazione di mister Fresco, che dietro rischia pochissimo e sempre per demeriti propri e davanti punge fino a che non sfonda. Male, decisamente, la squadra di casa: spenta nei ritmi e nelle idee, confermando l'evidente calo alla voce risultati delle ultime settimane. L'unico rammarico è per un'occasione sprecata malamente da Samele, che non approfitta di un regalo di Sibi che poco prima aveva messo una pezza su Ciappellano. Meglio nel complesso l'undici veneto, che pur non creando chissà quanto dimostra ottime trame e un piacevole gioco corale.
TOP
Fabio Morselli (Alcione): tiene su la squadra, cantando la messa e portando la croce anche sotto pressione. Si muove bene, svarindo per tutto il reparto offensivo senza dare punti di riferimento e calciando non appena ne ha la possibiltà. Esce dal campo fin troppo presto, forse per la stanchezza. VIVO
Marco Amadio (Virtus Verona): prestazione da leader dell'esterno che si adatta bene al ruolo dando dinamismo e qualità in ogni fase di gioco. Su quella fascia risulta praticamente imprendibile. L'assist per Pagliuca il giusto coronamento del suo pomeriggio. DECISIVO
FLOP
Luigi Samele (Alcione): "passi" la prestazione veramente spennta della squadra di casa, con i ritmi bassi e l'evidente volontà sin dalle prime fasi di non voler accelerare salvo nell'avvio di ripresa. Il goal sa di doccia gelata, con una reazione scialba, merito anche della Virtus Verona che si chiude a riccio, che è specchio nella chance sprecata dall'ex Monopoli: incredibile non centrare quantomeno la porta da quella posizione e col portiere preso controtempo. CONFUSO
Il gioco con i piedi di Sheikh Sibi (Virtus Verona): la costruzione dal basso non può e non deve essere un obbligo, soprattutto se si ha qualche incertezza. Rischia di combinare la frittata con un assist clamoroso a Samele e, più in generale, sbaglia rilanci semplici anche in situazioni tranquille peccando in forza e misura. Un peccato, considerato come tra i pali si dimostri reattivo e addirittura decisivo. Tutto bene quel che finisce bene, ma al rientro sul campo d'allenamento avrà un po' da discutere con Fresco e il suo staff. IMPRECISO
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