Pro Patria, Greco: "Contento di chi è rimasto. Cerchiamo chi vuole mettersi in gioco"

Pro Patria, Greco: "Contento di chi è rimasto. Cerchiamo chi vuole mettersi in gioco"TMW/TuttoC.com
Leandro Greco
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
giovedì 7 agosto 2025, 20:40Girone A
di Valeria Debbia

Leandro Greco, nuovo tecnico della Pro Patria, si è presentato quest'oggi in conferenza stampa: "Ringrazio il direttore (Turotti, ndr) perché mi ha dato fiducia. È stato semplice scegliere: sono una persona istintiva, che si affida alle sensazioni. Con il direttore abbiamo fatto una cena e ho avuto subito belle sensazioni. Mi ha detto chiaramente cosa aveva in testa e quale percorso si poteva costruire qui. Ci siamo trovati su molti punti. Per me questa è una grande opportunità.

Negli ultimi due anni ho iniziato con un’idea di 4-3-3, poi sono passato al 3-5-2, che mi ha dato buone risposte. Però, come dicono molti allenatori, il calcio oggi è molto flessibile: le squadre forti sono quelle che riescono a cambiare in base a ciò che la partita propone. L’idea è avere una struttura base, ma essere pronti a fare qualcosa di diverso in alcune partite, sfruttando le caratteristiche dei giocatori. Al momento ci stiamo concentrando sul 3-5-2.

Sono contento che il capitano Ferri e gli altri ragazzi abbiano scelto di rimanere. Non si tratta di convincerli, ma di avere gente disposta a mettersi in gioco. I giocatori che abbiamo scelto hanno questa caratteristica. Stiamo costruendo un percorso tecnico e tattico, ma la base deve riflettere i valori della gente e quanto successo l’anno scorso, con un’umiltà di fondo importante. Da lì possiamo costruire tutto il resto.

Sono ambizioso, ma so che per arrivare dove voglio devo fare passaggi profondi, non sfruttare l’ambiente per un obiettivo personale. Costruire significa gettare basi solide, con visione, perseveranza, qualità nei giocatori, sbagliando il meno possibile e contando sul supporto dell’ambiente, di tutti voi. Magari l’anno prossimo aggiungeremo un pezzo, quello dopo un altro ancora, e fra 3-4 anni potremo essere molto più competitivi.

Ho avuto allenatori importanti che mi hanno segnato, non solo per il gioco, ma per come si gestisce un gruppo e per i valori necessari a raggiungere certi obiettivi. Per me il calcio è uno stato d’animo, e voglio creare questo stato d’animo nel nuovo percorso. Ivan (Javorcic, ex tecnico della Pro Patria, ndr) è stato fondamentale: è stata la prima persona che mi ha permesso di trasformare il mio vissuto da giocatore in un nuovo ruolo. Ha tracciato una strada profonda in quel contesto, trasmettendomi tanto, soprattutto dal punto di vista umano".