Pro Vc, Santoni: "Mercato? Qualcosa bolle in pentola. Manca quantità"

Michele Santoni, tecnico della Pro Vercelli, è intervenuto nella conferenza stampa prepartita del primo turno preliminare di Coppa Italia tra Albinoleffe e Bianche Casacche: "Le amichevoli servono per prepararsi, ma ora inizia la competizione vera, una partita dentro o fuori. Le priorità cambiano: dobbiamo scegliere un undici titolare, fare cambi mirati per vincere, a differenza delle amichevoli dove abbiamo dato spazio a tutti".

Nelle ultime amichevoli contro Genoa e Inter Under 23 ha schierato due formazioni diverse, senza fare prove generali per la Coppa. Ha già in mente una formazione titolare?
"Non al 100%, ma un’idea c’è. Contro l’Inter, per esempio, il caldo e un avversario ostico ci hanno limitato, ma nelle altre partite, come contro Pisa e Parma, abbiamo mostrato una squadra che mette energie in campo, aggredisce alta e gioca un calcio ragionato, sfruttando le qualità dei nostri ragazzi. I primi 25 minuti contro l’Inter, per esempio, hanno dimostrato che, andando nella giusta direzione, possiamo far male a chiunque".

I suoi giocatori non sono al 100% fisicamente, ma che partita si aspetta contro l’Albinoleffe? Cosa ha chiesto ai ragazzi?
"Non essere al top a inizio stagione è normale, ma mi aspetto di vedere in campo ciò che abbiamo fatto bene finora. Voglio una squadra energica, che pressi alta e giochi con qualità. Abbiamo giovani come Ronchi, Guano, Usisa, che si stanno affacciando a questi palcoscenici. È normale che alternino prestazioni ottime ad altre meno brillanti, ma è parte del loro percorso di crescita".

Sul mercato, in chiusura ad agosto, dobbiamo aspettarci arrivi in casa Pro Vercelli?
"Sì, qualcosa bolle in pentola. Un centrocampista è in arrivo, sarà comunicato a breve, credo tra oggi e domani. Non ci manca tanto qualità, ma quantità per ampliare la rosa. Mi piace avere ogni ruolo coperto da due giocatori. Al momento, per esempio, a centrocampo offensivo abbiamo solo Mattia Rutigliano, quindi serve un rinforzo".

Dopo un mese di lavoro con questa squadra, i giocatori hanno soddisfatto le sue aspettative?
"Sono piacevolmente sorpreso, e lo è anche il gruppo dirigenziale. Nessuno si aspettava che giovani come Tarantola, Burruano e Ronchi potessero integrarsi così bene in prima squadra. Di solito, in Italia, i giovani vengono mandati in prestito, ma noi li vediamo come membri attivi della rosa. Abbiamo offerto contratti a giocatori come Angelo e Lorenzo, e Ronchi resterà qui, non come riserva, ma tra i protagonisti".

Con la sua esperienza, come valuta la maturità e la tecnica di questi ragazzi?
"Ogni giocatore ha caratteristiche diverse, ma in generale lavorano con grande impegno, sia in fase di possesso che di non possesso, il che non è scontato, soprattutto per i più tecnici. Ronchi, per esempio, ha una tecnica da “play olandese”, mentre su Burruano c’è da lavorare, ma ha altre qualità. Sono ragazzi su cui la Pro Vercelli può costruire, e se non daranno frutti quest’anno, lo faranno il prossimo. L’importante è considerarli parte integrante del progetto, non promesse future".

Le prestazioni estive, come contro Pisa e Lugano, hanno visto in campo tanti giovani. Come si sono comportati?
"Hanno tenuto botta, anche contro avversari forti. Non possiamo aspettarci che trascinino la squadra tutta la stagione, ma abbiamo un bel mix con giocatori esperti, che li aiuteranno a mantenere un livello alto per vincere le partite".

Conoscendo la Serie C, pensa che servano ancora elementi di esperienza per supportare i giovani?
"Più che esperienza legata all’età, serve equilibrio. Abbiamo preso gol evitabili contro Genoa e Inter, per esempio a sinistra, ma si tratta di lavorare. Non cerchiamo un trentacinquenne: crediamo nei giovani con esperienza, come un ragazzo di 20 anni con 70 partite alle spalle. Abbiamo stravolto il modo di allenarci e giocare, e i giovani si adattano più velocemente. Non parlo più di giovani e vecchi, ma di giocatori forti e meno forti".