Top & Flop di Juventus Next Gen-AlbinoLeffe

La Juventus Next Gen conferma l'ottimo feeling con il "Moccagatta" tornando così in zona playoff ed agguantando tre punti fondamentali al cospetto di un AlbinoLeffe sempre più in crisi: quarta sconfitta consecutiva per gli uomini di Foscarini, i quali nonostante una buona partita per 70', hanno denotato nuovamente grossi limiti nella reazione come spesso accade.
La partita nel complesso è stata piuttosto equilibrata con le due squadre, dopo i primi minuti di stallo, ad avventarsi nelle rispettive aree avversarie cercando le giuste soluzioni. Dopo una fase iniziale in cui la Juve gestisce il possesso palla, perdendo nel mentre Palumbo (oggi titolare dopo lo stop di Iocolano) che non ce la fa a causa di uno scontro a centrocampo con Piccoli e sostituito da Esposito, l'AlbinoLeffe prende anch'esso ritmo cercando di aprire gli spazi accellerando sulla sinistra con Zoma che spesso va a cercare Doumbia (oggi esterno destro nel 4-4-2 di Foscarini) bravo spesso a gestire ottimamente la pressione di Iling-Junior. Bergamaschi che al 25' provano a colpire con Cocco, il quale dai 25 metri trova spazio calciando poi dritto in porta trovando la parata lesta di Raina in due tempi. Al 28' la Next Gen sfrutta una delle solite grandi giocate viste in questa partita da Soulè, sempre decisivo (oggi presente con Iling-Junior nonostante la presenza all'Olimpico ieri), il quale serve al limite Sekulov, che da qui calcia ma trova la respinta rabbiosa di testa di Gelli.
Nel secondo tempo, almeno nella prima parte, il leitmotiv è lo stesso del primo con Brambilla a cambiare in gran parte l'attacco ponendo Cerri (fastidi per Pecorino) e Besaggio. Infatti di occasioni pericolose non ce ne sono anche perché ambedue le compagine sono sì propositive in avanti anche se poco incisive, ma allo stesso tempo molto attente nel coprire gli spazi all'interno delle proprie aree. Difatti poco o nulla a livello di spettacolo se non l'AlbinoLeffe, che al 5' vede Brentan servire ottimamente Doumbia, che posto dinanzi a Raina non ci arriva di un soffio sul pallone, e la Next Gen al 14' quando su altro cioccolatino fornito da Soulé, Besaggio, posto a pochi metri dalla porta, calcia trovando la deviazione sul'esterno delle rete. Tutto fa presagire che possa essere una di quelle partite decise dagli episodi e quindi dalle palle inattive. E così è, poiché al 26' il neo entrato Compagnon (la Juve passa dunque al centrocampo a 5 dopo il 4-3-2-1 iniziale) da corner dalla destra mette in mezzo con precisione, dove Sersanti anticipa tutti nella mischia attuando una girata con la testa, spizzando sotto la traversa ed infilando a sua volta Offredi che poco può. Una doccia fredda che non ci voleva per l'AlbinoLeffe che per l'ennesima volta fatica a reagire anche per meriti di una Juve attenta ed ordinata. Foscarini a cura di ciò mette in campo un altro attaccante come Rosso, ma la situazione non cambia: i blucelesti salgono spesso al limite ma poi si perdono. Anzi a fare la partita sono i padroni di casa che sfruttano i cross e la grande condizione di Compagnon che infatti in pieno recupero serve sulla sinistra Cerri, bravo a farsi spazio operando poi un diagonale sinistro che va a spiazzare Offredi. L'AlbinoLeffe allo scadere realizza perlomeno il gol della bandiera con corner di Giorgione dalla sinistra e colpo di testa in rete di un lesto Borghini.
Situazione sempre più seria per i seriani che comunque oggi hanno nel complesso fatto vedere miglioramenti rispetto alle ultime uscite, ma a livello di incisività offensiva Manconi è mancato: con la Pro Vercelli sarà come una finale, visto il momento, che per assurdo non è ancora così tragico visto il -1 dalla zona salvezza. La Juve invece sfrutta la propria solidità riuscendo a capitalizzare le opportunità denotando equilibrio tra i reparti e rischiando comunque poco: è di nuovo zona playoff per i bianconeri, i quali oggi hanno confermato che le tre sconfitte consecutive da cui provevanivano non signficavano la parola crisi.
TOP
Compagnon (Juventus Next Gen). Partita di gran livello quella del classe 2001, il quale entrato nel secondo tempo ha spinto con costanza sulla fascia, rendendosi grande protagonista del match, prima fornendo con precisione da corner l'assist per il vantaggio di Sersanti e poi eseguendo ottimamente il lancio sulla sponda di sinistra per Cerri aprendo le porte al 2-0 bianconero chiudendo difatti la partita. Come detto spesso, il ragazzo ha chiaramente ancora ampi margini di miglioramento ma l'incisività offerta oggi e nella maggior parte della volte che viene schierato, conferma il valore del giocatore di Remanzacco che stasera, forse, ha offerto un terzo assist: quello ad Allegri. L'HA DECISA LUI
Doumbia (AlbinoLeffe). Dopo alcune gare in cui spesso non lo si era visto brillante oggi l'italo-ivoriano, nel ruolo di esterno destro è riuscito a valorizzare le proprie qualità spesso comprendendosi molto bene con Zoma, posto dall'altra parte del campo, e tenendo palla nei pressi dell'area, tenendo a bada in certi momenti un mastino di qualità come Iling-Junior. Oggi si è vista maggior qualità nel 2003 bluceleste che messo come esterno da Foscarini con questo nuovo modulo potrebbe svoltare la sua stagione e contribuire a salvare un AlbinoLeffe che costruisce alcune delle proprie basi su talenti come il suo. PROVA MATURA
FLOP
Sekulov (Juventus Next Gen). Il trequartista piacentino non ha offerto una prestazione del tutto negativa ma a fianco di un Soulè di categoria superiore oggi non ha propriamente convinto denotando fatica nel creare spunti degni di nota, comunque cercando il colpo come in occasione del suo tiro dal limite poi respinto con la testa da Gelli. Brambilla lo ha sostituito dopo appena 45', forse perchè ormai si aspetta sempre il massimo dal giovane 2002, che dovrà utilizzare la delusione del cambio anticipato come carica per alzare il livello suo e del reparto offensivo juventino. SOLOMA SPRAZZI
La mancata reazione ancora fatale (AlbinoLeffe). Già, questa è la triste realtà. Nella prestazione della compagine seriana, la quale dopo aver disputato un ottima partita con lucidità, sembrava mancasse solo l'incisività sotto porta. Invece, al gol della Juve è mancata ancora una volta la reazione: squadra spesso in avanti ma mai pericolosa subendo anzi una Juventus Next Gen padrona del gioco e che corre rischi quasi pari a zero. Ancora peccato, poichè il 4-4-2 di Foscarini ha dato comunque buona sensazioni: nessuno ha mal sfigurato ed anche nell'atteggiamento si sono visti passi in avanti. Il lavoro di Foscarini, in modo particolare quello sotto l'aspetto mentale è solo al pilot, ed i venti minuti finali lo hanno certificato. SOLITA REALTÀ
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