Top & Flop di Novara-AlbinoLeffe

Una partita che aveva già detto molto al 6' del primo tempo e che, dopo un'ora, stava già srotolando, nella sostanza, i titoli di coda. Troppo debole oggi il Novara per provare a ribaltarla ancora una volta (forse anche troppo sotto choc, due gol nei primi sei minuti stroncano anche un toro), troppo quadrato (non diciamo ancora troppo forte) l'AlbinoLeffe per incassare due reti quando si arriva al "Piola" con la porta di Marietta immaccolata da quattro turni. Piattone di Doumbia al 2', quattro minuti dopo la contraerea di Boscolo Palo abbatte Arrighini, rigore del pisano ed è già 0-2. Ed è già qualche fischio. Poi è (quasi) solo Novara, ma se i tiri nello specchio sono vicini allo zero allora qualcosa di serio c'è e non può essere una rimonta in Brianza a mettere la polvere sotto il tappeto. Lo 0-3 finale, con un penalty trovato e trasformato da Zoma, serve solo...a Zoma, premio meritatissimo di un'altra prestazione di sacrificio. "Celeste" sempre più nella piena consapevolezza dei propri mezzi. Novara ancora fermo: no, non era solo una questione di guida tecnica.
Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questa sera allo Stadio "Silvio Piola" di Novara.
TOP:
Non serve trovare il meno peggio (Novara): questa sera indicare un meno peggio è esercizio che non serve a nulla. I fattori, se parliamo di questa sera, sono tutti negativi e trovare un 5.5 tra le insufficienze gravi sarebbe come, a parti invertite, trovare il pelo nell'uovo. Ma a che pro? Il Novara, al momento, è una squadra che non sembra riuscire a cambiare ritmo nemmeno quando si sente nelle proprie corde di volerlo fare e questo è forse anche indice di una qualità generale cui urge trovare rimedio nel mercato di gennaio. D'Orazio ha un passo diverso rispetto a tanti compagni (anche esperienza, diciamola tutta) anche se oggi ha faticato più di Meda non trovando la luce nemmeno sui calci piazzati, Donadio ha provato qualche conclusione, così come Migliardi, ma trovare oggi spunti da cui ripartire è davvero una montagna troppo difficile da scalare. Come un Novara al 6 minuto del primo tempo. IN QUESTI CASI UN DERBY ALLE PORTE AIUTA O COMPLICA?
Una partita impeccabile (AlbinoLeffe): ad agosto si capiva che questo gruppo aveva qualcosa, si intuiva che era stato costruito bene grazie ad un direttore sportivo, il (chissà perché? misteri della Serie C) sottovalutato Obbedio, che il suo lavoro lo sa fare e anche bene. Uno perché aveva mantenuto il "buono" che si era visto anche nella disgraziata scorsa stagione (e questo è un passaggio che tanti neo-arrivati evitano di fare, pensando evidentemente di fare i salvatori della patria): e dunque bene aver dato responsabilità a Marchetti e Borghini in difesa, al di là dei contratti già in essere, oggi artefici di una difesa che non incassa da 5 turni. Ma non solo in difesa: a centrocampo Brentan e Piccoli stanno crescendo, anche completandosi in mansioni differenti (regista il primo, esterno mancino il classe 2001 cresciuto a pane e AlbinoLeffe). Doumbia e Zoma sono già perennemente sotto i riflettori di quelli bravi, e dunque noi non ne parliamo nemmeno. Però è importante che l'AlbinoLeffe vinca anche per loro, perché solo i risultati collettivi implicano una valorizzazione personale: in questo senso bene pure il rigore che Zoma ha voluto con caparbietà tirare, meritandoselo più di Longo anche se è comprensibile la voglia del catanese di trovare quella scintilla che potrebbe aiutarlo ad avviare il suo di campionato. E tornando alla vita e alle opere di Obbedio, il secondo motivo per cui il suo lavoro coglie oggi i primi frutti è quello di aver comprato giocatori magari non sulla bocca dei più, ma sicuramenti funzionali a questa piazza, con queste esigenze e queste aspettative. E dunque TOP anche per Marietta (sembra dare grande sicurezza senza mai prodursi in slanci eclatanti), così come per Gatti che sembra rappresentare la soluzione giusta sul centro-sinistra in una zona che, effettivamente, lo scorso anno rappresentava un po' l'anello debole della difesa a tre. Ma TOP un po' tutti, senza eccezioni, aspettando il recupero di un uomo di qualità a centrocampo come Zanini e, a gennaio, magari il regalo di una punta dal gol facile... TORNIAMO A QUEI BEI TEMPI?
FLOP:
Un elenco troppo lungo (Novara): come sopra. Bisogna per forza scrivere dei nomi? Si può partire dal portiere, anche oggi decisivo in negativo con quell'uscita in ritardo su Arrighini così come sette giorni fa con l'impaccio su Sorrentino. Passando poi per Urso, anch'egli in una serata problematica, fino ad arrivare a Rossetti, lento nei controlli e in ritardo praticamente su ogni pallone. Ma una volta fatti i nomi? A che serve, quando la negatività ammanta praticamente ogni fase di gioco: dall'approccio choc, ad una reazione che non è riuscita a trovare continuità nella manovra, ai calci piazzati in proiezione offensiva (quanti calci d'angolo spracati!) orchestrati in maniera troppo approssimativa (e a proposito, forse a questa rosa manca qualche saltatore, al di là di Scappini). Gattuso ha risposto con il cuore ad un appello disperato, ma il lavoro che lo aspetta è davvero sfidante. In primo luogo è un Novara che deve porre attenzione agli inizi di gara, perchè quando la partita si incanala sui binari sbagliati è un gruppo che non ha (ancora) gli uomini per poterla ribaltare, se non D'Orazio (oggi comunque fumoso anch'egli) e pochi altri. E poi ribaltare costa un dispendio di energie, fisiche e mentali, non indifferenti. Che la prova odierna sia figlia anche del "fuorigiri" di sette giorni fa? Tempo ancora ce n'è e Gattuso non poteva risolvere dalla sera alla mattina. Serve pazienza (a patto di organizzare però un robusto mercato che sarà davvero "di riparazione"), la stessa pazienza che ha aiutato Lopez e l'AlbinoLeffe a godere stasera di un premio che nasce da lontano. TOCCARE IL FONDO E' QUASI UN BUON AUSPICIO
La necessità di un cambio di orizzonte (AlbinoLeffe): fino a stasera è stata una "Celeste"...in sospeso. La squadra grossomodo quadrata che più di un tot non può fare e, allora, avanti a piccoli passi, come una formichina. Alla ricerca della tranquilla salvezza. Ma se i minuti senza incassare reti cominiciano a diventare 470, i punti cominciano a diventare 16 a inizio novembre, allora è doveroso alzare l'asticella. Non lo dicono peraltro questi pur già significativi dati, ma la sensazione di avere davvero una squadra interessante cui manca "solo" l'uomo che ha nelle sue corde la stoccata davanti alla porta. Un uomo dall'investimento sicuramente non trascurabile, ma che diventerebbe lecito e quasi implicito una volta che si registra, come in queste serate, il valore complessivo di questo mix di giovani ed esperti, un mix che quest'anno sembra essere più alto rispetto alle ultime versioni. Anche solo per il fatto che ragazzi coccolati da tempo (i Piccoli e gli Zoma) stanno cominciando non solo a ricoprire le "spese" ma anche a "produrre reddito". In questo campionato che offre un livello complessivamente non eccelso, non crederci limitandosi al compitino sarebbe un vero peccato. Non per andare in B, ma un AlbinoLeffe stile-epoca Zaffaroni e la sua cavalcata playoff si può e anzi si deve. Quantomeno provarci. I tre elementi del mondo AlbinoLeffe: strutture, organizzione e risorse umane dello staff, squadra. Il terzo elemento ha sempre arrancato, negli ultimissimi anni, rispetto ai primi due che viaggiano sui livelli di altra categoria. E' ora che tutti i tre elementi parlino la stessa lingua. La lingua di una realtà che vuole rimanere fedele a se stessa, dal 1998. Unica in mezzo a tante uguali. BUONA DOMENICA
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati