Trento, Tabbiani: "Questa squadra è da playoff. La sofferenza ci serve"

Prima vittoria casalinga per il Trento, ieri nel posticipo contro la Pro Vercelli: "Quanto è bello gioire assieme ai propri tifosi? Bello, dai. Sono felice perché ci mancava da tanto e i ragazzi lo meritavano per come lavorano - ha esordito mister Luca Tabbiani in sala stampa nel post-partita. - Oggi (ieri, ndr) sono particolarmente contento per loro. Prima della gara ho detto allo staff che speravo facessero una prestazione così e raccogliessero i tre punti, perché non hanno mai staccato nonostante il periodo difficile. Abbiamo perso solo due partite grazie al loro spirito e alla lotta. Oggi non mi è piaciuta molto la gestione degli ultimi 20-25 minuti: comprensibile per la voglia di portare a casa la vittoria, che superava quella di continuare a giocare. Ora che abbiamo vissuto questa esperienza di gestire il vantaggio, dobbiamo migliorare. Sono molto contento per i ragazzi: oggi o eravamo nei playout o nei playoff, e reputo questa squadra più da playoff che da playout. Lo credevano anche loro, e dovevamo dimostrarlo in campo per starci fino alla fine".
In effetti nel secondo tempo il Trento ha sofferto più del dovuto, tenendo in gara la Pro Vercelli, mentre nel primo tempo no: "Nel primo tempo poteva finire 3-0 o 4-0, senza mancare di rispetto a nessuno, ma gli episodi ci hanno aiutato. Non credo che gli episodi aiutino a caso. Maffè ha fatto una partita mondiale, recuperando palloni importanti negli ultimi minuti; i rimpalli arrivavano a noi. Abbiamo messo un’attenzione superiore al solito, che era un nostro difetto: oggi ce lo siamo tolto. Abbiamo preso sette pali dall’inizio dell’anno, ma non credo alla sfortuna: i rimpalli ti arrivano quando sei concentrato. Ci siamo detti di ragionare così, alzando l’attenzione, e i ragazzi sono stati perfetti in cose non tattiche ma di concentrazione. Si sono meritati la vittoria. La sofferenza finale ci serve: prima o poi devi soffrire. Mi piacerebbe gestire meglio il vantaggio negli ultimi 20-25 minuti, con un possesso per perdere tempo, ma oggi è comprensibile: avevamo bisogno di vincere, diventano quattro risultati utili. Se vogliamo fare uno step, dobbiamo mantenere l’attenzione. I percorsi sono fatti di errori e crescite: non si è perfetti all’inizio, lavoriamo per diventarlo presto".
Quindi su Pellegrini: "È un ragazzo strepitoso che non deve mollare: ha fatto una partita incredibile. Nelle prime cinque partite zero tiri in porta, nelle successive quattro ha avuto tre o quattro occasioni a partita. Ha bisogno di un gol sporco, poi ne farà tanti, come i centrocampisti l’anno scorso. Quando si crea così tante occasioni, si sbloccherà. Non deve andare in “depressione calcistica”: non glielo permetto, sono contento di come gioca. È cresciuto tantissimo dalle prime partite alle ultime. Ogni partita spero faccia gol, perché se lo merita: quando arriverà, sarà decisivo e gli aprirà le porte. Ora gioca più pancia alla porta, la squadra gioca meglio e il collettivo fa crescere le individualità".
Il tecnico ha spiegato anche che benefici si aspetta ora che la squadra si è sbloccata: "Bisogna continuare ad allenarci arrabbiati, come se avessimo perso la precedente, e giocare come se avessimo vinto. Manteniamo intensità e attenzione degli allenamenti. Oggi per la prima volta ho visto una squadra che voleva il risultato per 90 minuti. Il finale non è stato fantastico visivamente, ma umano e caratteriale sì. Mi aspetto uno step in avanti: oggi abbiamo capito l’attenzione, che ci è mancata tante volte. Mostrerò video dove sono stati perfetti, gli episodi te li costruisci nei 90 minuti. Oggi esultiamo, in un campionato equilibrato, ma da domani ripartiamo con la stessa energia per il Lumezzane: quattro risultati utili, possiamo farne cinque. Dobbiamo avere questa mentalità: è una squadra buona, deve fare step e non perderli più".
Chiusura dedicata a Sangalli: "Mattia è un professionista: ha fatto l’estate in dubbio, ma gli ho detto che se resta sono contento, altrimenti poteva andare. Ha scelto di stare e conquistarsi la chance: umile, ha lavorato e si è fatto trovare pronto. Esempio per tanti. L’anno scorso non era mai stato bene fisicamente per problemi al ginocchio. Quest’anno sta bene, ha fatto gol, preso un palo, è stato determinante. Bello il suo percorso, sono molto contento per lui".
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