Triestina, Marino: "Il rosso dopo 10 minuti butterebbe giù un toro, non noi"

Geppino Marino, allenatore della Triestina, commenta il pareggio di carattere sul campo della Pergolettese: "Sicuramente la partita non si è messa subito bene, abbiamo fatto più di settantasei minuti in dieci, provando ad aggiustare qualcosa in base alle caratteristiche dei giocatori che avevamo. Quando si sceglie la formazione si cerca di dare un assetto che abbia equilibrio, siamo in una situazione nella quale dobbiamo averne e credo questo concetto sia alla base del calcio. L'espulsione di Tommaso (Silvestri, ndr) ci ha messo in difficoltà, se guardiamo le statistiche non più di tanto in quanto nel primo tempo non abbiamo preso un tiro in porta, subendo gol su una palla inattiva. La risposta dei ragazzi quindi c'è stata anche sotto questo aspetto, c'è rammarico perché qui c'è una mentalità positiva, c'è voglia di vincere e questa era una partita che volevamo a tutti i costi vincere. Sappiamo che la maratona è lunga e che il nostro obiettivo è fare più punti possibile, oggi siamo riusciti a riprenderla e leggendo meglio un paio di situazioni offensive avremmo potuto anche vincerla".
Una partita resa ancora più complicata da qualche scelta forzata: "Siamo andati un po' in difficoltà con i cambi perché in alcuni ruoli non avevo giocatori con caratteristiche adatte, ho dovuto rischiare Eetu (Vertainen, ndr) per il quale mi avevano dato una possibilità di impiego di cinque minuti, lui si è immolato per dare una mano ma si vedeva che era fermo da oltre venti giorni. Si è sofferto un po' a destra a un certo punto con Pedicillo, ma avrei dovuto inserire un difensore centrale abbassando ancora di più il baricentro e conseguentemente soffrendo probabilmente di più. Sono partite difficili nelle quali puoi tanto aiutare la squadra coi cambi così come rischiare di fare dei danni, è senza dubbio palese che un'espulsione dopo dieci minuti butterebbe giù anche un toro, ma non noi. Abbiamo giocato quasi tutta la gara con l'uomo in meno schierando due terzini che sono due esterni offensivi, con in più Anzolin che è un terzino sinistro quindi giocando di fatto con un solo centrale di ruolo, Moretti. Il messaggio che volevamo dare oggi era di essere più offensivi, di andare ad aggredirli alti, per l'ennesima volta l'avversario contro di noi ha cambiato sistema, evidentemente ci temono. Nel complesso però sono soddisfatto, il percorso è lungo e predico sempre equilibrio, ci vuole la testa giusta perché questa squadra ha le possibilità per fare risultato contro tutti".
Spiegata anche la scelta una volta in 10: "Il messaggio dato ai ragazzi oggi non togliendo subito una punta, come di solito si fa quando si resta in dieci, è stato quello di avere coraggio. E' stato un rischio che ci siamo presi ma quando si ha fiducia nei ragazzi che si hanno a disposizione, sai benissimo che qualsiasi lettura tu dai, poi il gruppo la trasmette in campo. Tenendo le due punte in ripartenza siamo infatti riusciti a dar fastidio agli avversari più di qualche volta e con lo stesso metro di giudizio avuto nei nostri confronti, l'espulsione per loro sarebbe arrivata molto prima. E' arrivata tardi, perché ci sono state almeno un paio di chiare ammonizioni non date nel primo tempo. Va dato merito alla prestazione dei ragazzi, dobbiamo essere affamati ed avere una mentalità vincente, ma questa mentalità si costruisce anche affrontando partite come quella di oggi".
L'altra nota lieta è l'apporto dato dalla ritrovata tifoseria: "Innanzitutto li ringraziamo, ovviamente c'è dispiacere per non aver potuto regalare loro i tre punti, ma ci rifaremo. Giocare in casa col supporto del pubblico e della gente è tutta un'altra cosa, ci hanno dato con la loro spinta la forza di soffrire meno e di crederci fino alla fine. Il momento è delicato vista la situazione, altrimenti per i punti che abbiamo fatto staremmo parlando di altro, dobbiamo essere bravi noi ad avere equilibrio da dentro e a riceverne anche da fuori. E' bellissimo avere i tifosi presenti allo stadio, è però fondamentale che oltre alla presenza ci sia anche il supporto".
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