Virtus Verona, Fresco: "Sul rigore non concesso Patanè è stato spinto"

La Virtus Verona si arrende soltanto al 95’, quando la conclusione da fuori di Fiordilino, deviata da Daffara, ha consegnato all’Inter U23 la prima vittoria storica tra i professionisti. Una partita equilibrata, intensa, con i rossoblù capaci di partire forte e di reggere il confronto fino al recupero, ma ancora una volta puniti da un episodio. Al termine del match, il tecnico Gigi Fresco ha raccontato la loro visione di una serata amara:"Mancavano 15 secondi e fa male perdere così – ha detto – Avevo chiamato un attaccante per dare copertura ma non m’ha sentito, poi loro hanno tirato e c’è stata la deviazione. Se prima segna Tofanin, che un minuto prima aveva avuto un’occasione clamorosa, oggi parliamo di un’altra partita. È stata una gara equilibrata, nel primo tempo abbiamo creato almeno cinque occasioni, ma loro hanno respinto due volte sulla linea con grande sacrificio. Nel secondo tempo non c’è stato molto: un’occasione per parte, la partita era finita. Bastava che l’arbitro desse quattro minuti di recupero invece che cinque".
Il tecnico ha anche espresso perplessità sugli episodi arbitrali: "Sul rigore non concesso Patanè è stato spinto, a cinque metri dal portiere un giocatore non può cadere da solo. L’arbitro ha rivisto l’azione e ha detto di no. Oggi si fischiano meno falli, ma secondo me ce n’erano due. Anche sul gol, subito prima c’è stato un fallo di mano netto, braccio aperto: ma il VAR non può tornare indietro oltre l’ultima azione. Ne ho parlato serenamente con gli arbitri, ma resta l’amarezza."
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